Thriller
Garzanti
2017
Digitale - Cartaceo
317
Il bambino bugiardo è un thriller inquietantissimo scritto da S.K. Tremayne. È la seconda volta che mi imbatto in questo autore e devo proprio dire che adoro il suo modo di scrivere. In Italia, infatti, Garzanti ha pubblicato anche La gemella silenziosa che mi sento di consigliarvi.
Il bambino bugiardo è ambientato in Cornovaglia, ma l’immagine quasi zuccherosa che avevo in mente a causa delle innumerevoli storie d’amore ambientate lì e di cui ho potuto leggere in questi anni, in questo libro è decisamente diversa. La Cornovaglia di cui ci parla Tremayne è una terra dura, impietosa e, soprattutto, piena di segreti.
A fare da sfondo a tutta la vicenda narrata, c’è Carnhallow, la grande casa della famiglia Kerthen. La casa, enorme, a tratti cadente, è collegata attraverso dei tunnel alle miniere che hanno fatto per secoli la fortuna dei Kerthen. Fortuna economica sicuramente, ma non hanno certo regalato gioia. La prima moglie di David, Nina, ha infatti perso la vita cadendo in un pozzo e il corpo non è mai stato recuperato.
Attraverso le parole di Rachel, la protagonista della storia, scopriamo come si sia perdutamente innamorata di David Kerthen, di come si sia affezionata al figlioletto James e di come sia stata felice, in un primo tempo, di entrare a Carnhallow come nuova moglie di David e come nuova padrona di casa. Ma ben presto le cose si complicheranno e Tremayne è stato veramente bravo nel far salire gradualmente la tensione, capitolo dopo capitolo, fino ad arrivare al gran finale.
I personaggi sono ben caratterizzati. Fin dall’inizio si intuisce che c’è qualcosa che non va, che ci sono moltissimi segreti che attendono solo di essere svelati e qui si vede veramente l’abilità dell’autore: Tremayne, di quando in quando, ci regala qualche indizio, qualche notizia in più sul passato dei personaggi coinvolti. Questi piccoli pezzi di puzzle contribuiranno a formare un quadro davvero inquietante.
Interessantissimi sono i racconti che Tremayne inserisce nella storia riguardanti la vita dei minatori in Cornovaglia: una vita dura, fatta di malattie, buio, infortuni, incidenti e morti premature che hanno fatto la ricchezza di alcune famiglie privilegiate. Tremayne, nei ringraziamenti, racconta di esserci ispirato alle fotografie di John Charles Burrow, oggi esposte al Royal Cornwall Museum di Truro. Se doveste passare in Cornovaglia per una vacanza, prendete in considerazione l’idea di spenderci del tempo.
Il finale, purtroppo, mi ha un po’ delusa: una chiusura un po’ troppo frettolosa che lascia alcune cose in sospeso e non chiarisce benissimo la vicenda centrale del libro, ma ho amato ogni pagina di questo libro. Vi dico solo che ero a casa sola, era notte fonda e stavo leggendo, quando ho perso 10 anni di vita perché la gatta mi è saltata all’improvviso sul letto. Tremayne, sappi che sei responsabile di un paio dei miei capelli bianchi!
Avete letto Il bambino bugiardo? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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