Il club delle lettrici compulsive

A caccia del diavolo – Kerri Maniscalco

A caccia del Diavolo Book Cover A caccia del Diavolo
Stalking Jack the Ripper #4
Kerri Maniscalco
Thriller - Romanzo storico
Oscar Vault Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
480

Audrey Rose Wadsworth e Thomas Cresswell sono giunti in America, una terra audace, sfrontata, brulicante di vita. Ma, proprio come la loro Londra adorata, anche la città di Chicago nasconde oscuri segreti. Quando i due si recano alla spettacolare Esposizione internazionale, scoprono una verità sconcertante: l’evento epocale è minacciato da denunce di persone scomparse e omicidi irrisolti.

Audrey Rose e Thomas iniziano a indagare, per trovarsi faccia a faccia con un assassino come non ne hanno mai incontrati prima. Scoprire chi sia è una cosa, ben altra faccenda è catturarlo, soprattutto all’interno del famigerato Castello degli Orrori che ha costruito lui stesso, un covo di torture labirintico e terrificante.

Riuscirà Audrey Rose, insieme al suo grande amore, a porre la parola “fine” anche a questo caso? O soccomberà, preda del più subdolo avversario che abbia mai incontrato?

Oggi partecipiamo al review tour di A caccia del diavolo, il quarto e ultimo libro della serie Sulle tracce di Jack lo Squartatore, scritta da Kerri Maniscalco e pubblicata in Italia da Oscar Vault. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare anche le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più precisa del libro.

A caccia del diavolo

Incredibile ma vero, siamo arrivati alla fine di questa serie. Nonostante non sia una serie perfetta, l’ho divorata. La serie è così composta:


Questo è il quarto volume di una serie, inevitabilmente ci saranno riferimenti ai primi tre libri della serie. Non ci saranno spoiler su questo ultimo volume, naturalmente, ma se non avete letto i precedenti, potreste incorrere in anticipazioni sgradite. Procedete con cautela.

Premetto come sempre che è super difficile fare la recensione di un libro del genere senza rischiare di spingermi troppo in là con le informazioni, ma cercherò di fare del mio meglio perché non voglio togliere a nessuno il gusto della scoperta di questo quarto e ultimo libro della serie. Secondo me, Oscar Vault ha avuto un’idea geniale e ha creato la giusta attesa, pubblicando immediatamente i primi tre e aspettando più di un mese per l’ultimo volume. Non vedevo l’ora di metterci le mani sopra  e, nonostante mi aspettassi determinati avvenimenti, devo dire che la Maniscalco è riuscita a sorprendermi.

Dividiamo la recensione in due parti, che ne dite? Perché sapete benissimo, se avete letto i primi tre volumi, che non sono solo i casi su cui Thomas e Audrey Rose lavorano al centro, ma anche la loro vita personale lo è. Ecco, in questo la Maniscalco è stata molto realistica perché è logico che la vita privata influenzi il lavoro e, giocoforza, anche il lavoro faccia lo stesso con la vita privata. Però… qui siamo quasi davanti a due libri distinti.

Il thriller

La parte thriller del romanzo è ben strutturata, nonostante ci siano alcuni passaggi un po’ troppo rapidi e un po’ troppo forzati per i miei gusti. Ho tutta l’intenzione di rileggere con calma la parte finale della vicenda perché alle mie orecchie, in prima battuta, è suonata “strana”, ma sapete com’è e come funziona: la fame di sapere batte la coerenza del testo e, molte volte, quando la storia ci trascina nel suo vortice, è difficile fare caso ai dettagli.

Ad ogni modo, mi è piaciuta abbastanza, pur non essendo perfetta, perché la Maniscalco è riuscita a coinvolgermi. Senza dubbio, ma questo l’ha fatto in tutta la serie, calare eventi reali nella fiction è un’idea vincente perché rende tutto più plausibile, più realistico. Credo sia una “comodità” anche dal punto di vista creativo perché esistono documenti e prove storiche da consultare, senza contare che tutto può essere spunto per approfondimenti di varia natura. Dai, non ditemi che non avete wikipediato Houdini o Jack lo squartatore!

E anche quando avrete chiuso A caccia del Diavolo farete la stessa cosa perché la voglia di saperne di più è difficile da combattere! Quasi come l’ultimo assassino che Thomas e Audrey Rose si ritrovano ad affrontare in America… Ma non vi dico altro perché voglio che vi godiate il libro pagina dopo pagina.

Il romanzo rosa

Il romanzo rosa è proprio un rosa, con tutti i cliché che il genere comporta, ma è anche la parte che ho trovato resa meglio. Un bel romanzone vittoriano, con intrighi, colpi di scena, lacrime a profusione, dichiarazioni appassionate e virtù messe in discussione. Ho sbrodolato cuoricini dagli occhi per gran parte della lettura, ve lo confesso. L’unica pecca è la ripetitività… Secondo me, e questo è il difetto della Maniscalco perché ve l’ho anche scritto nella recensione di In fuga da Houdini, non servono pagine e pagine (e pagine e pagine…) di descrizioni del colore degli occhi di Thomas, dei palpiti del cuore di Audrey Rose: “Oh, quanto è bello, oh, quanto lo amo!”. Abbiamo capito. Possiamo procedere? Ecco. Senza contare che tutte queste digressioni rallentano troppo il ritmo della lettura.

Intendiamoci, adoro i regency e tutto quel filone quindi ci sta tutto… ma io volevo leggere un giallo storico, non un romance. Se avessi voluto leggere un romance sarei andata su altri titoli. Però la Maniscalco è perfettamente in grado di affrontare il genere quindi chissà, magari in futuro ci regalerà un romanzo storico con tutti i crismi e con meno cadaveri.


I personaggi sono sempre quelli che abbiamo conosciuto. Nel gran finale ritornano un po’ tutti a dare il loro tributo alla serie. Tra le new entry c’è la nonna di Audrey Rose, la madre della madre. FA VO LO SA. Sapete che la madre di Audrey Rose era in parte indiana e la nonna rispecchia benissimo le caratteristiche indiane, non solo nell’aspetto, ma anche nel modo di fare. È una donna decisa, una donna che non ha paura di dire la sua, arguta, amante della lettura, di mentalità aperta e con un cervello affilato come un bisturi. Non si può non adorarla e non vi nego che non mi spiacerebbe averla come protagonista di un altro libro.

Audrey Rose, per quanto per quattro libri ci tenga a precisare di essere diversa da tutte le creature del reame, in realtà non lo è. E questo viene fuori prepotentemente nella prima metà del libro. Non scendo nei dettagli sempre perché non voglio dire troppo, ma diciamo che invece di lottare e cercare di capire come risolvere un determinato problema, piange nella sua cameretta. Il drammone vittoriano è servito, signore mie! Bello eh, ma poco coerente con il personaggio che la Maniscalco ha cercato di costruire… Diciamo che lo Show, don’t tell (mostra, non dire) qui è decisamente venuto a mancare.

Anche per quanto riguarda la parte thriller… beh, insomma… diciamo che non è un fulmine di guerra, ecco. Quando avrete letto, ricordatevi di tornare a dirmi se avete avuto la stessa mia impressione.
È però stato bello ritrovare i personaggi che ormai ci sono familiari, in questa grandissima reunion che chiude la serie.

Tutto sommato, la serie non mi è dispiaciuta. Non è tra le migliori della vita, ma ha fatto il suo dovere: mi ha fatta ridere, mi ha intrattenuta, mi ha distratta dai miei drammi personali, mi ha anche fatta innervosire, quindi direi che ha fatto più di quello che mi aspettassi. Del resto, ci sono libri che nemmeno ricordo di aver letto pur avendoli recensiti, mentre di questa serie ho davvero parlato in abbondanza, non solo sul blog ma anche con le altre blogger impegnate nei vari eventi, con le mie amiche che non hanno ancora avuto modo di conoscere il dinamico duo…

A rendere A caccia del diavolo veramente speciale è l’ambientazione. Nonostante la Maniscalco non abbia inserito elementi tipicamente “americani” (si è tenuta ben lontana da festività e ricorrenze tipo il Ringraziamento), questo cambio di ambientazione mi ha affascinata. La Fiera colombiana di Chicago doveva essere davvero uno spettacolo! Se siete curiosi, vi lascio il link alla mappa, così da farvi un’idea delle effettive dimensioni. La trovate qui.

Avete letto A caccia del diavolo ? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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