Anno Mille
Romanzo storico
Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
576
Fornito dalla Casa Editrice
A.D. 963. Roma vive uno dei momenti più tragici della sua storia infinita. La guerra civile incombe tra le strade e i palazzi nella trepida attesa che Ottone il Grande torni a imporre una volta per tutte la propria legge. Il giovane Papa fedifrago ha i giorni contati ma è deciso a vender cara la pelle. Tutto attorno è rovina: la città agonizza, le campagne sono abbandonate alle violenze e ai soprusi di bande di ogni risma, non esistono regole, e sopravvivere è sempre più il primo comandamento per tutti; per molti l’unico.
Perché questo è solo l’inizio della fine di un mondo che non sarà mai più lo stesso.
È il mondo di Anna, che ha superato pene e sofferenze indicibili, e adesso vive finalmente giorni sereni. Purtroppo, però, il destino non è ancora sazio di perseguitarla, e nuovi terribili dolori la costringeranno una volta di più a rimettere in discussione la propria indomita esistenza.
È il mondo di Arnolfo, che continua la sua vita raminga di fedele e strenuo paladino di una causa irrimediabilmente persa.
Ma è anche il mondo di Alì, un pirata saraceno, di Miguel, un ladruncolo ispanico, di Gregorio e di Bartolo, due vecchi mercenari in cerca degli ultimi brandelli di gloria, e di tanti altri che vivono storie parallele, lontane e diverse, che pure sono destinate a incrociarsi.
Gioie fugaci e dolori sanguinosi li attendono. Accomunati come sono dalla volontà di non arrendersi alla ignobile realtà del loro tempo.
Oggi partecipiamo al review party di Anno Mille, un libro di Santi Laganà pubblicato da Mondadori. Prima di lasciarvi alla recensione di Giulia, vi carico il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger e farvi così un’idea più completa del libro.
Ormai mi conoscete, mi piacciono molti generi letterari, leggo un po’ di tutto, e sono attratta come una falena dalle belle copertine, ma ho un debole per i romanzi storici, mi intrigano, mi interessano e li leggo sempre con immenso piacere, soprattutto quando sono scritti in modo da creare una trama avvincente e coinvolgente.
L’anno scorso ho letto un meraviglioso romanzo storico, I giorni del ferro e del sangue, di un autore non più giovanissimo di età ma al suo esordio come scrittore, Santi Laganà, e quel libro mi ha stregata! Quando, quindi, mi hanno proposto di leggere il seguito, mi ci sono gettata a capofitto!
In questo secondo capitolo, ho ritrovato i personaggi che mi avevano fatto innamorare, l’indomita Anna, il ribelle e tormentato Arnolfo, il saggio padre Giuliano e lo speziale Marozio.
Anna è ancora una volta la protagonista, insieme ad Arnolfo, ma il destino, se possibile, è ancora più crudele rispetto a quanto accaduto nel primo libro.
Fu come ricevere un pugno terribile nello stomaco. Ne aveva ricevuti un’infinità nella sua vita, Anna, ma quello le fece davvero male. Spalancò la bocca per aspirare inutilmente aria, poi rimase immobile a lungo, lo sguardo allucinato fisso nel vuoto, e man mano che andava realizzando l’enormità di quella rivelazione sentiva riaprirsi nell’anima ferite mai rimarginate del tutto, mentre i peggiori incubi riaffioravano dalla melma della memoria simili a mostri sanguinari pronti ad azzannarla nuovamente.
Il destino si accanisce su di lei, facendole affrontare dolori e sofferenze, ma inutile dire che con il suo carattere forte e determinato riuscirà a risorgere dalle sue ceneri. E che dire di Arnolfo? Ancora più tormentato, ma per questo ancora più affascinante!
«La mia vita di questi mesi non merita di essere raccontata.» Il timbro della voce s’incrinò impercettibilmente. Non aveva forse ragione? Doveva farsi compiangere da una ragazzina che poteva facilmente essere sua figlia, raccontandole delle notti insonni piene di incubi a occhi aperti e dell’abulia che l’aveva travolto tra le rovine “della sua casa e della sua vita? Delle ubriacature avvilenti e dei rifiuti umani che avevano costellato la sua esistenza in quei due anni? Del senso di impotenza che l’aveva assalito fin quasi a privarlo di ogni forza?
In Anno Mille conosciamo anche altri personaggi, come il giovane Miguel, o il saraceno Ali, o Celso e il mercante Gregorio. Tutti nuovi personaggi che hanno conquistato il mio interesse, ma non sono riusciti a competere con Anna e Arnolfo.
Il romanzo è ovviamente accuratissimo. Rivela una ricerca e una conoscenza della Storia incredibile e invidiabile. Il periodo storico trattato è forse il periodo più buio e crudele della storia italiana e Santi Laganà è riuscito a ricreare l’ambiente in maniera perfetta, facendo rivivere i pericoli e le miserie che gli uomini erano costretti ad affrontare. È riuscito anche a narrare di difficili intrighi politici, tra un papa bambino perso dietro alla lussuria, Ottone il grande che cerca di riprendere il potere e l’Italia in balia di predoni, ladri, mercenari che spadroneggiano, uccidono e devastano qualunque cosa capiti a tiro.
Il romanzo, come I giorni del ferro e del sangue, è scritto in maniera mirabile, coinvolgente e appassionante. Ho solo trovato un po’ più difficile seguire la storia, essendo la narrazione divisa in tanti piccoli capitoli ognuno dedicato a un particolare protagonista, e l’attenzione è focalizzata soprattutto sugli intrighi politici, ma ciononostante mi sono comunque appassionata, ho sofferto con Anna e lottato con lei e con Arnolfo, ho apprezzato Miguel, e detestato tutti i cardinali e i politici asserviti al potere, pronti a tradire chi fino ad allora era considerato un protettore.
Anno Mille è un romanzo eccezionale, ne ho letti davvero pochi di questa levatura, sia per la ricostruzione storica che per le avventure narrate!
Non mi resta che consigliarlo a tutti! Dal mio canto, lo presterò o ne regalerò una copia ai miei amici così come ho già fatto per I giorni del ferro e del sangue, sperando di leggere presto altri romanzi usciti dalla penna di questo autore davvero notevole.
Avete letto Anno Mille? Vi aspetto per commentarlo!
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.
