Narrativa - Biografia
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
360
Fornito dalla Casa Editrice
È una giornata di primavera del 1864 quando il giudice Cochran mostra orgoglioso ai propri figli il fagottino rosa della neonata Elizabeth. Il loro è un piccolo borgo di tranquillo benessere in Pennsylvania, dove i ruoli sociali seguono schemi quasi inviolabili, ma Pink – come viene soprannominata la bambina – si dimostra presto inquieta e ribelle, più attratta dalle scorribande dei fratelli maggiori che dalle bambole, e al tempo stesso incuriosita dalla ricca biblioteca paterna. Quando, durante un banchetto, conosce Miss Jennie Stentz – intraprendente fondatrice di un quotidiano locale – Elizabeth vive un vero e proprio colpo di fulmine: diventerà giornalista. Il destino ha però per lei altri amari, amarissimi piani. Costretta ad abbandonare gli amati studi, Elizabeth si trasferisce a Pittsburgh, dove nel tentativo di decifrare un mondo che non conosce diventa avida lettrice di giornali. Ha così la prova che le sue sensazioni sono fondate: le disparità di genere ci sono davvero, e sono più radicate che mai. Decide allora di passare all'azione, e scrive una lettera di denuncia con una voce così fuori dal coro da convincere il direttore del giornale a proporle una collaborazione, con lo pseudonimo di Nellie Bly. È l'inizio di un'appassionante storia, perché con la sua vita Elizabeth diventerà una figura leggendaria del femminismo ante litteram, pioniera delle pari opportunità in una società maschilista e profondamente conservatrice, ma anche l'inventrice del giornalismo sotto copertura, e un'avventuriera straordinaria, capace di compiere il Giro del Mondo in meno tempo del Phileas Fogg di Jules Verne. Melania Soriani ci racconta la storia vera e ancora poco nota di una donna eccezionale, mettendone in luce la forza e la fragilità, il coraggio e la tenacia che l'hanno portata a realizzare traguardi impensabili per i suoi tempi, dopo aver combattuto, più di cent'anni fa, le stesse battaglie che, purtroppo, ancora oggi non sono state completamente vinte.
Oggi partecipiamo al blog tour di Bly, il nuovo romanzo biografico di Melania Soriani pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Elizabeth Jane Cochran nasce ad Apollo, Pennsylvania, il 5 maggio 1864 come tredicesima di quindici figli del giudice Michael Cochran. A soli sei anni, la vita agiata e spensierata di questa ragazzina ribelle, subì un brusco cambio di rotta con la morte del padre e l’arrivo del violento e alcolizzato terzo marito della madre, il signor Ford.
“Ho imparato in fretta e a mie spese non solo che una donna ottiene dalla vita la metà di ciò che desidera realmente, ma che farebbe meglio a farsela bastare. Ci viene chiesto di esser tutte uguali. Spose e madri, operaie o domestiche. Un esercito di femmine laboriose e sorridenti in una casa per bambole.
[…]
Non siamo tutte uguali. Siamo uniche. Irripetibili.”
È così che Miss Elizabeth, già avvezza al rischio, alla sperimentazione e ad un tipo di curiosità profonda e pericolosa per il suo tempo, diventerà una giovane donna piena di iniziativa. Dallo spronare la madre al divorzio, dopo aver assistito e sopportato ripetuti soprusi e abusi da parte del marito, al trasferimento nella “grande città”, prima Pittsburgh e poi New York, dove vedrà realizzarsi il suo sogno di giornalista.
In questo romanzo biografico non mancherà davvero nulla, dall’amore proibito per un abile e scaltro dongiovanni di nome Joaquin Miller, passando per la profonda amicizia con una nobildonna avanguardista come Miss Ghettisbury fino ad arrivare al fulcro della vita della nostra Elizabeth, il giornalismo d’inchiesta.
Una donna aveva realizzato da sola quello che altri non avevano ancora fatto. Una figlia del Nuovo Mondo. Una ragazza americana libera.
Testimone delle ingiustizie del suo tempo, molte in vigore ancora oggi, la nostra protagonista diventerà Nellie Bly, una donna che lotta per se stessa e per le altre donne in un mondo creato a immagine e somiglianza dell’uomo, del maschio padre di famiglia che tutto può decidere e far subire.
Le figure maschili del romanzo non sono tutte da cestinare o da bollare come orribili, ma alcune fanno proprio capire quanto sia stata maschilista la società ai tempi di Nellie. Dal fratello Albert a Ford, accomunati dalla passione per i liquori e la mano lesta, per vedere la luce in fondo al tunnel (a sprazzi, perché sempre uomini del tempo) nel direttore Madden al suo amico e giornalista Q.O.
Elizabeth Cochran è stata una delle prime donne a cimentarsi nel giornalismo, tuffandosi a capofitto nei reportage sotto copertura, come fece nel 1885 per il New York World (fondato da Pulitzer), fingendosi pazza per poter scoprire i sordidi segreti dell’Asylum di Blackwell, un ospedale psichiatrico su un isolotto vicino alla città.
Ho amato profondamente la figura di Nellie Bly, sfrontata “ragazzaccia” curiosa e sagace, dotata di un tagliente umorismo e di una penna che graffia in profondità senza mai mentire. Una donna che ha fatto del suo giornalismo d’inchiesta un faro per il femminismo, senza pizzi e merletti ma con esempi di cruda realtà che vanno dallo sfruttamento lavorativo, agli abusi fisici o mentali. Una donna che ha alzato la testa quando tutti volevano la si tenesse bassa e si è guadagnata il diritto di dire la sua, facendosi portavoce di chi anche urlando non veniva ascoltato.
Accanto a lei, la madre, che parte come perfetta casalinga andrà alla deriva in stile “Desperate Housewife” compiendo un’evoluzione magnifica, appoggiando la figlia (non da subito, ci ha messo qualche annetto a carburare!) e diventando una delle sue più grandi sostenitrici.
Non sono solita apprezzare le biografie, ma devo ammettere che la Soriani ha fatto un ottimo lavoro unendo lo stile fermo di una narrazione di vita a parti più fluide e romanzate, aggiungendo qualche nota di colore e qualche elemento più in stile racconto accanto ai fatti nudi e crudi sulla vita di Elizabeth Cochran.
Quando si legge di donne così caparbie e progressiste non si può rimanere indifferenti, si deve apprezzare il loro contributo perché è grazie a loro che noi oggi abbiamo dei diritti, più uguaglianza e rispetto e possiamo dedicarci al lavoro oltre che alla famiglia. La strada è ancora lunga, in salita e non priva di delusioni, ma qualche porta aperta c’è e bisogna assolutamente approfittarne!
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.