Il club delle lettrici compulsive

Campane a morto – M.C. Beaton

Campane a morto Book Cover Campane a morto
Agatha Raisin #29
MC Beaton
Giallo
Astoria
2021
Digitale - Cartaceo
256
Fornito dalla Casa Editrice
Marina Morpurgo

Una protagonista divertente, arguta e scorbutica quel che basta ad amarla alla follia.

L'idillico villaggio di Thirk Magna, nei Cotswolds, è famoso per la sua chiesa medievale e le sue campane, orgoglio dei parrocchiani. Mentre i campanari fanno le prove per ricevere in pompa magna il vescovo in visita pastorale, in paese si scatena la frenesia per accoglierlo degnamente. Un alone di mistero circonda però la vita del prelato: la sua ex promessa sposa, un'ereditiera, è sparita da un anno e di lei si è persa ogni traccia. Agatha viene assunta da uno dei campanari, che vuole scoprire la verità. La detective si tuffa nelle indagini, peraltro senza riuscire a evitare il fascino emanato dal vescovo, che tende a sfruttare la propria avvenenza per spillare quattrini alle fedeli a cui fa gli occhi dolci. Tra gelosie di paese, parroci maneschi e giornalisti d'assalto, Agatha si trova in breve invischiata in un'interminabile serie di omicidi.

Oggi partecipiamo al review party di Campane a morto, la ventinovesima avventura di Agatha Raisin, l’investigatrice privata nata dalla penna di M.C. Beaton. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Campane a morto

 

Se seguite la serie dall’inizio e, come me, siete affezionati a questa autrice meravigliosa, saprete di certo che la Beaton ci ha lasciati a fine 2019. Siamo quindi in dirittura di arrivo con questa serie lunghissima… E io non ci posso credere.
L’idea di lasciare andare Agata, Charles, la signora Bloxby e perfino James mi fa proprio stare male perché è come se stessi abbandonando degli amici. Spero sempre che da qualche cassetto di casa Beaton saltino fuori altri manoscritti e che questa avventura, che dura da anni, non finisca mai. Non so cosa ci aspetta in futuro… Preferisco non pensarci adesso.

Adesso parliamo di Campane a morto perché in questo nuovo volume c’è tantissima carne al fuoco. 

“Capirei se volessi ficcare le tue mani lubriche sotto la porpora,” stava dicendo Charles. “Ma tu vuoi innamorarti, Aggie. Fai sempre così e poi finisce tutto malamente.”
“Se non altro io non bado all’entità del suo conto in banca. Ha una faccia interessante, tutto qui.”
Charles soffocò uno sbadiglio. “E allora perché avverto un frisson di sciagura e rovina?”

Agatha è tornata quella di un tempo, quella dei primi volumi, quella che si innamorava perdutamente e perdeva di vista gli obiettivi, quella pronta a cambiare drasticamente la sua vita pur di ottenere uno scampolo di felicità. Questo aspetto in realtà è il fil rouge di tutta la vita di Agatha ed è possibile ritrovarlo in ogni libro. Come vi dico sempre quando parliamo di questa donna straordinaria, Agatha è la peggior nemica di se stessa e Campane a morto non fa eccezione. Ovviamente non posso entrare nei dettagli perché stiamo comunque parlando di un giallo e lo spoiler dietro l’angolo.

Il caso è ambientato in uno dei numerosissimi paesini dei Cotswolds e questa volta coinvolge addirittura un vescovo. Ci sono tanti misteri e tante domande a cui rispondere, ma Agatha sembra un po’ sottotono. Per la prima volta nella sua vita sperimenta un sentimento nuovo, che introduce anche un macro argomento di discussione.

Di chi è la responsabilità quando un matrimonio finisce? Del coniuge che tradisce o dell’amante? La Beaton in questo è sempre un po’ “perbenista”, per cui tanta colpa viene scaricata sulla povera Agatha. Io non sono d’accordo con l’autrice in questo caso, ma va anche detto che Beaton era figlia dei suoi tempi ed è quindi una questione di mentalità.

Non mi è piaciuto Charles, questa volta. Non ha avuto un buon comportamento nei confronti di Agatha salvo poi pentirsene amaramente. Mi auguro sempre che ci sia un lieto fine per questi due, perché entrambi sono alla ricerca di una stabilità, ma soprattutto si accettano e si vogliono bene per quello che sono, nonostante tutto. Tutti gli altri personaggi che gravitano loro attorno sembrano essersene accorti… Come sempre sono i diretti interessati a indossare i paraocchi. 

È soprattutto per questo che mi dispiace che la serie stia volgendo al termine. Non potrei accettare un finale aperto… Agatha è un personaggio particolare, che evolve (e spesso involve) da un libro all’altro, è un personaggio al quale non ci si può non affezionare, che fa tenerezza, che fa arrabbiare, che molto spesso fa esclamare “Ma allora sei scema!“. Dopo così tanti libri per me è diventata quasi una persona reale e, diciamolo, dopo tutto quello che ha passato si merita un po’ di serenità. 

Quello che invece non cambia mai è James. Non impara, eh?

Gli altri personaggi che compaiono in questo volume, oltre i soliti noti, sono tremendi e sono l’incarnazione dei peggiori difetti umani. Come sempre, Beaton riesce a descrivere in maniera efficace l’umanità che la circonda, caratterizzando alla perfezione i protagonisti della vicenda. Il caso è davvero ben costruito e ci sono scene a dir poco esilaranti. Se vi piacciono i gialli, non potete perdervi Campane a morto!

Astoria ci ha abituati proprio bene e, al solito, al termine del libro troverete il capitolo del volume successivo. Si intitola L’innocenza dell’asino e promette già benissimo. Ça va sans dire, non vedo l’ora di leggerlo.


Prima di salutarvi vi lascio l’elenco di tutti i libri che compongono la serie. 

Avete letto Agatha Raisin. Campane a morto? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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