Il club delle lettrici compulsive

Demone nel bosco – Leigh Bardugo, Dani Pendergast

Demone nel bosco Book Cover Demone nel bosco
Grishaverse #0,5
Leigh Bardugo, Dani Pendergast
Graphic novel - Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
216
Fornito dalla Casa Editrice
Roberta Verde

Eryk e sua madre, Lena, hanno trascorso la loro esistenza fuggendo incessantemente da un luogo all'altro, con la convinzione che, forse, per loro non esista proprio un porto sicuro. Perché entrambi non solo sono Grisha, ma sono i più potenti e letali tra loro. Temuti da chi vorrebbe ucciderli e braccati da chi vorrebbe sfruttarne i doni, devono cercare di tenere nascoste le loro capacità ovunque vadano. Ma talvolta i segreti più pericolosi trovano comunque il modo di venire a galla... Questo graphic novel, scritto da Leigh Bardugo e illustrato da Dani Pendergast, è il prequel di "Tenebre e Ossa", tassello indispensabile del GrishaVerse che permette di gettare un po' di luce sulle origini di un destino tanto grandioso quanto sinistro, quello del temuto e potentissimo Oscuro.

Oggi partecipiamo al review party di Demone nel bosco, una grapich novel scritta da Leigh Bardugo e illustrata da Dani Pendergast. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

demone nel bosco

Si torna nel Grishaverse in un modo nuovo!
Alla fine della recensione, vi lascio tutti i link ai libri che compongono il meraviglioso universo creato da Leigh Bardugo e che segnalo sempre quando gli amati dei fantasy mi chiedono consigli di lettura.

Trovo che Bardugo sia geniale e ho amato tantissimo i suoi personaggi. Beh, quasi tutti, ma chissà, forse Demone nel bosco mi farà cambiare idea…
Ma torniamo a Demone nel bosco.

«Ci sono streghe nel bosco. Non ridere, figliolo. Si nascondono tra gli alberi. Nei villaggi e nelle città. Forse ci stanno ascoltando ora. Scuotiacque che comandano i mari. Chiamatempeste, i venti. E inferni, che plasmano il fuoco. Spaccacuore che possono schiacciarti i polmoni nel petto. A nord nelle fredde distese di Fjerda, a sud nelle foreste e nei campi di Ravka, e qui nelle terre di confine, quelle creature si aggirano per il nostro mondo, deformandolo a loro piacimento.
Sono maledetti. E portano sciagure ovunque vanno.li chiamiamo streghe. Ma tra di loro si chiamano… Grisha.»

Che inizio epico!

Non voglio dirvi molto altro rispetto alla trama ufficiale perché questo prequel di tutta la serie ambientata nel Grishaverse ci fa vedere pezzi fondamentali della vita di quello che diventerà poi un personaggio centrale dei libri. Qui si fa chiamare Eryk, ma se avete già letto la serie sapete che è una bugia.

Sapete anche qualcosa della sua adolescenza, ma non tutto e devo dire che vedere con i miei occhi attraverso cosa è dovuto passare il giovane Eryk ha fatto nascere una sorta di empatia che però ho soffocato subito perché avere una vita difficile non è una scusa per essere un essere umano (o un Grisha, in questo caso, terribile).

Eryk e la madre si spostano di continuo perché non sono Grisha come gli altri e quindi sono temuti anche tra i loro simili. Inoltre, nascondono un segreto pericoloso. Eryk, quindi, vive isolato, con la sola compagnia della donna, indurita dalla vita e dalle circostanze, sempre sulla difensiva, sempre pronta a mollare tutto pur di tenere al sicuro il figlio. È una durezza che serve a mascherare la paura, fondamentalmente, ma Eryk è troppo giovane per capire fino in fondo cosa voglia dire temere per la vita di qualcuno che si ama… anche perché non ha mai avuto modo di provare amore o affetto per qualcuno di diverso dalla madre.

All’arrivo al campo Grisha fa subito amicizia con Annika e con la piccola Sylvi, due sorelle sfuggite per un pelo a un raid dei Drüskelle, i temibili cacciatori di streghe fjerdiani.

«Vorrei averle potuto permettere di restare. Non è mai stata a una festa come quella. E neanch’io. Ci spostiamo in continuazione. È lo stesso per te, vero?»
«Già…»
«Come per tutti i Grisha»
«Come per tutti i Grisha.»
«Immagina vivere nello stesso posto per tutta la vita! Una casa con robuste mura di pietra che ti proteggono dal vento, una cucina con un grande camino caldo, un pezzo di terra sul retro…»
«E vedere gli stessi vicini tutti i giorni.»
«Gli stessi vicini?»
«Non vedi mai le stesse facce quando sei sempre in fuga. Non hai mai il tempo…»
«…di farti degli amici.»
«Già.»
«Ma tu sei qui solo da un giorno e hai già degli amici. Non dirmi che non siamo ancora amici. Mi hai aiutato a proteggere Sylvi due volte. È importante per me.»

Eryk si sente subito vicino ad Annika perché entrambi provano le stesse cose, bene o male hanno la stessa sofferenza nel cuore, non hanno una Patria in cui sentirsi al sicuro perché i Grisha vengono cacciati come se fossero animali pericolosi…

Ovviamente non vi posso dire altro, ma mi si è spezzato il cuore. Pur non giustificandolo, come ho già detto prima, ho capito cosa ha spinto Eryk a fare quello che farà. È difficile vederlo come completamente cattivo, quindi, ma ci sono sempre modi giusti e modi sbagliati per fare le cose.

Vorrei dirvi di più, soprattutto perché sto dando per scontato che per voi sia un prequel sì, ma letto dopo tutto il resto, ma devo anche pensare che potreste essere nuovi nel Grishaverse e potreste aver cominciato questa avventura da qui. In tal caso, benvenuti! Spero che questa serie vi catturi come ha fatto con me!

Per quanto riguarda Demone nel bosco dal punto di vista grafico… Beh, sapete già che quella artistica di noi è Sally e che io non so disegnare nemmeno un cerchio con un bicchiere, però mi piacciono le graphic novel sia da leggere sia da guardare.

E sono occhi pieni di ammirazione quelli che guardano le tavole create da Dani Pendergast!
Che brava, mamma mia!
I colori che usa sono freddi e si fanno via via sempre più cupi con l’evolversi della trama. Guardate solo lo stile della copertina! È eccezionale! Ingranditela per scoprire i dettagli nascosti.

Demone nel bosco, in definitiva, è di una bellezza commovente.

Spero arriveranno altre chicche così in futuro. Non mi farebbe per niente schifo una graphic novel su Zoya, per esempio.

Come promesso, vi lascio l’elenco dei libri che compongono il Grishaverse:

Cliccando su ogni titolo potete leggere le recensioni di ogni volume. È stato pubblicato da poco anche Le vite dei Santi, un testo che va ad arricchire le informazioni sul Grishaverse e che viene spesso nominato nei vari libri. Tempo fa abbiamo anche preso parte a un blog tour bellissimo! Trovate la nostra tappa qui.

Curiosità: L’opera è stata dedicata da Leigh Bardugo al cast e alla troupe della serie TV Tenebre e ossa… Serie che purtroppo, a differenza dei libri, non mi piace, nonostante il cast sia favoloso e sia qualitativamente un ottimo lavoro. Si distacca troppo dai libri, mescolando e creando eventi che non esistono nell’universo scritto e che non riescono ad appassionarmi. Purtroppo è un mio limite, soprattutto quando amo tanto un libro. A voi è piaciuta la serie?

Avete letto Demone nel bosco? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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