Guida ai Vizi e alle Virtù per giovani Gentiluomini
Siblings
Narrativa, romanzo di formazione
Oscar Mondadori
29 settembre 2020
Digitale - Cartaceo
864
Henry “Monty” Montague è nato per essere un gentiluomo, ma né i collegi più esclusivi d’Inghilterra né la disapprovazione del padre sono riusciti a imbrigliare le sue passioni: il gioco, il buon vino, e l’amore di una donna. O di un uomo. Monty si è infatti innamorato perdutamente del suo migliore amico, Percy, con il quale parte per il Grand Tour: un ultimo anno di fuga e di follie edonistiche prima di assumersi le sue responsabilità di lord. Ma un’incauta decisione trasformerà quel viaggio in una caccia all’uomo attraverso l’Europa, mettendo in discussione tutto il mondo di Monty.
Felicity Montague ha due obiettivi nella vita: evitare il matrimonio con Callum Doyle e iscriversi alla facoltà di medicina, riservata agli uomini. Una speranza però c'è: l'eccentrico dottor Alexander Platt sta cercando assistenti. Felicity dovrebbe recarsi da lui in Germania, ma non ha i soldi per il viaggio. Fortunatamente una donna misteriosa si offre di pagarglielo, purché la porti con sé travestita da sua cameriera. Quali sono i veri motivi di tanta insolita generosità?
Oggi partecipiamo al review party di Guida ai Vizi e alle Virtù per Giovani Gentiluomini, di Mackenzie Lee, edito da Oscar Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare anche le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più precisa del libro.
Questa edizione è una particolare Siblings Edition che trovo molto intrigante.
Capovolgendo il libro, infatti, si troverà il seguito del romanzo, Guida ai Pizzi e alla Pirateria per giovani Gentildonne!
Guardando la copertina si potrebbe pensare che Guida ai Vizi e alle Virtù per giovani Gentiluomini sia un romanzo per ragazzini: niente di più sbagliato! I temi e il modo in cui sono trattati lo rendono perfettamente godibile anche da un pubblico adulto!
Siamo nei primi decenni del XVIII secolo, Henry Montague è il figlio di un conte e ha davanti a sé un futuro da gentiluomo. Purtroppo il suo carattere esuberante non fa che metterlo nei guai, tanto da farlo espellere da Eton.
Nonostante l’ira di suo padre, gli viene accordato il permesso di partire per il Grand Tour insieme a un tutore, a sua sorella Felicity che deve raggiungere una scuola per signorine in Francia e al suo amico Percy, che a sua volta raggiungerà la facoltà di legge in Olanda.
Una volta tornato dovrà prendere il proprio posto al fianco del padre nella gestione delle proprietà di famiglia. Sai che gioia.
Monty, è un giovane libertino, ama il vino, le feste, il tabacco da fiuto, altro vino, le donne, ma soprattutto gli uomini. Questo è quello che urta di più suo padre, che non perde occasione per farglielo presente a suon di pugni.
Percy è l’unico che sembra accettarlo per quello che è, e da un po’ di tempo Monty si è accorto di amarlo, senza tuttavia aver il coraggio di dichiararsi, perché un conto sono le scappatelle, un altro conto è l’amore.
Il viaggio non può che cominciare a Parigi, dove, sotto l’occhio vigile del tutore, i due ragazzi sono costretti a tediose attività culturali che li distolgono dai loro desideri di fare baldoria, e alle quali cercano di sottrarsi di nascosto. Durante una fuga a teatro, i ragazzi scoprono di essere reciprocamente attratti l’uno dall’altro, ma un fraintendimento incrina il loro rapporto fino a un ricevimento a Versailles, dove Monty riesce a mettersi nei guai appartandosi con una signorina.
Durante la fuga concitata attraverso saloni pieni di ospiti scandalizzati e giardini ombrosi, lo stesso Monty mette in tasca una scatoletta dall’apparenza insignificante che invece farà loro girare mezza Europa in fuga da coloro che vogliono recuperarla.
Le avventure di Percy, Monty e Felicity sono rocambolesche e appassionanti, il romanzo è lungo e coinvolgente, ma ancora di più lo è il suo seguito! Come ho già accennato, capovolgendo il volume troviamo Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne, in cui Felicity cerca il suo posto nel mondo come medico, in un periodo storico in cui lo studio e l’esercizio della medicina sono appannaggio esclusivo degli uomini.
Dopo le avventure del primo romanzo, infatti, Felicity cerca di essere ammessa nelle più prestigiose università del regno unito, ottenendo solo rifiuti e canzonature.
Frustrata e arrabbiata, cerca di farsi assumere come apprendista da Alexander Platt, un medico che ammira molto, ma scopre che spesso i nostri idoli non sono davvero come ci si aspetta che siano.
Anche in questo romanzo, Felicity si trova ad affrontare una grande avventura in compagnia di un’amica e della figlia di un pirata, Sim, per terra ma soprattutto per mare, tra pericoli e vincoli sociali invalidanti dovuti al loro essere donne, in un turbine di eventi che lascia il lettore senza fiato.
Entrambi i romanzi sono stati per me letture davvero piacevoli, come sapete ho una piccola passione per i romanzi ambientati nel passato e il XVIII secolo è uno dei miei periodi preferiti.
Il fatto che Mackenzi Lee sia laureata in storia è abbastanza percepibile, perché il contesto è descritto in modo molto minuzioso e coerente e anche i passaggi di fantasia sono sempre ben documentati da leggende e credenze che all’epoca erano davvero diffuse.
Le tematiche affrontate nei libri, al contrario dell’ambientazione, sono molto contemporanee.
In Guida ai Vizi e alle Virtù per giovani gentiluomini sono affrontate sia la tematica relativa al razzismo che quella legata all’omosessualità, che quella legata alle malattie croniche.
Non ci sono stereotipi, non ci sono banalità, solo il racconto di come la società settecentesca si approcciasse alle relazioni omosessuali, agli uomini dalla pelle scura o a coloro che soffrivano di malattie delle quali non si conoscevano le cause, come l’epilessia.
In Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani Gentildonne, invece, viene affrontato il femminismo, che ancora non esisteva in quanto movimento codificato, ma che già esisteva come sentimento nel cuore delle donne che si rendevano conto di essere discriminate in base al proprio genere.
C’è un passaggio che mi ha colpito in modo particolare: Felicity e Sim, che è la figlia maggiore di un pirata, stanno parlando delle difficoltà che trova Felicity a essere presa sul serio in ambito accademico, e Sim dice una cosa che è ancora incredibilmente attuale, ovvero:
Stai cercando di giocare a un gioco che è stato inventato dagli uomini. Non potrai mai vincere una partita perché il mazzo è truccato, le carte sono segnate, e per di più ti hanno dato fuoco e costretta a giocare con gli occhi bendati.
Quante volte ci siamo sentite così?
Devo ammettere che non mi aspettavo che Guida ai vizi e alle virtù per giovani gentiluomini e Guida ai pizzi e alla pirateria per giovani gentildonne mi avrebbero assorbita in questo modo e mi avrebbero dato così tanti spunti di riflessione su temi che mi sono così tanto cari.
È stata una bella sorpresa scoprire quanto fossero accurati, quanto fossero minuziose le descrizioni delle ambientazioni, quanto fossero appassionanti e avventurosi, romantici, emozionanti e profondi.
E voi, siete incuriositi? Io vi consiglio di correre a leggere Guida ai Vizi e alle Virtù per giovani Gentiluomini e Guida ai Pizzi e alla Pirateria per giovani Gentildonne, per poi venire qui a commentarli con me! Che ne dite?
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