Il club delle lettrici compulsive

Horrorstör – Grady Hendrix

Horrorstör Book Cover Horrorstör
Grady Hendrix
Horror
Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
264
Fornito dalla Casa Editrice
Rosa Maria Prencipe

Sta succedendo qualcosa di parecchio strano al superstore di mobili scandinavi Orsk di Cleveland, Ohio. Ogni mattina, al loro arrivo, i dipendenti trovano armadi Kjerring a pezzi, bicchieri Lagnia in frantumi e divani letto Liripip vandalizzati: chiaramente c'è qualcosa che non va. Le vendite sono in calo, le telecamere di sicurezza non rivelano nulla e i gestori del grande magazzino sono nel panico. Per svelare il mistero, cinque giovani dipendenti si offrono volontari per un lungo turno di sorveglianza dal tramonto all'alba e - come vuole la tradizione - si troveranno alle prese con orrori che sfidano l'immaginazione. "Horrorstör" non è solo la classica storia di una casa infestata che si svolge in un ambiente contemporaneo (intriso di paure che tutti noi conosciamo), ma è anche una satira del consumismo e della natura degradata del lavoro nella nuova economia del XXI secolo. Tutto questo e molto altro troverete in questo libro confezionato sotto forma di un catalogo al dettaglio, completo di illustrazioni di mobili pronti per il montaggio e altri accessori via via sempre più sinistri. Un horror insomma dal design esclusivo, capace di offrire ai lettori il terrore psicologico di cui hanno bisogno nell'elegante confezione che si meritano.

Oggi partecipiamo al review party di Horrorstör, il nuovo libro di Grady Hendrix pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Horrorstör

Ci sono cascata di nuovo. Lo so, lo so. E lo sapete anche voi che non leggo horror perché poi ho paura e divento noiosa… Eppure Hedrix mi ha fregata anche questa volta e così, anche quest’anno al mare col pattino eccomi qui alle prese con il suo nuovo horror. Che mi ha spaventata a morte ma che mi è piaciuto un sacco!

L’anno scorso ho letto Guida al trattamento dei vampiri per casalinghe per errore, questa volta ho scelto in tutta coscienza di leggere un libro che non è assolutamente nelle mie corde perché Hendrix scrive davvero bene! Ok, essendo io a esperienza poco più di zero con gli horror, forse non sono proprio un’autorità in materia per dirlo, però ho trovato l’idea tanto assurda quanto geniale. E state pur tranquillə: non guarderò più Ikea con la stessa faccia. Tutti gli store del genere, anzi, riceveranno da me solo diffidenza (per la gioia di mio marito…).

Era l’alba e gli zombie arrancavano nel parcheggio, sciamando verso l’enorme scatolone beige sul lato opposto. Più tardi, sarebbero stati resuscitati da dosi massicce di Starbucks ma, per adesso, erano i morti a malapena viventi. Le loro cause di morte erano svariate: postumi di sbornia, incubi, overdose di epiche sessioni di gaming online, ritmi circadiani interrotti dalla TV guardata fino a tarda notte, bambini che non smettevano di piangere, vicini che facevano festa fino alle quattro del mattino, cuori infranti, bollette non pagate, strade non prese, cani malati, figlie in missione, genitori infermi, abbuffate notturne di gelato.
Ma, ogni mattina, cinque giorni alla settimana (sette, durante le vacanze), si trascinavano qui, fino all’unica cosa nella loro vita che non cambiava mai, l’unica cosa su cui potevano contare, con la pioggia, con il sole, con la morte di un animale domestico o un divorzio: il lavoro.

Già solo l’incipit di Horrorstör dovrebbe catturarvi e incollarvi alle sue pagine (non dovrebbe imprigionarvi in un armadio che vi siete montati da solə. Se questo dovesse accadere, avete ben più di un problema). Se questo vi può bastare, allora chiudete pure qui e correte in libreria. È stato breve, ma intenso.
Se invece vi servono altre motivazioni, mettetevi comodə sul vostro divano Booka (disponibile in verde bosco, melanzana, rosso cardinale e blu notte) perché stiamo per cominciare la nostra avventura.

Amy lavora in un Orks fuori Cleveland. Non le piace tantissimo il suo lavoro, ma non può permettersi di cercare altro e il grande centro del mobile finto-svedese, copia a poco prezzo della più celebre Ikea le permette di pagare l’affitto, per cui fa di necessità virtù. Nella sede in cui lavora lei, però, gli affari vanno un po’ a rilento e c’è aria di licenziamenti. Inoltre, il suo superiore, Basil, pare detestarla… Quindi, quando lui la convoca per un colloquio, Amy va un po’ in panico. Ok, no. Va decisamente in panico.

La situazione però rientra immediatamente perché Basil le spiega che è precettata per un turno notturno. Pare infatti che qualcuno si introduca nello stabile durante la notte e che si diverta a rovinare la merce. Insieme a lui, ci sarà anche Ruth Anne, una cassiera di mezza età, molto dolce e molto carina. Cosa può andare storto? Beh… tutto.

Non voglio dirvi di più! Per sapere, dovrete percorrere anche voi il Sentiero Brillante e Luminoso e affrontare ciò che si cela dietro le ricostruzioni degli ambienti di Orsk.

Horrorstör è senza ombra di dubbio una feroce satira al mercato globale e al consumismo. Non ci si affida più agli artigiani cercando la qualità, ma si punta sul “poca spesa, tanta (realtivamente) resa” che una catena che fa mobili in truciolato può regalare. Se tra due anni il divano è da buttare, poco importa, lo si cambia. Se i cassetti si sfondano, che sarà mai? Un giro un sabato mattina e il gioco è fatto.

Io non mi trovo del tutto d’accordo con l’autore perché ritengo che questi posti diano la possibilità a chi non ha molta disponibilità economica di arredarsi casa e magari di sopravvivere con lo stipendio che ha, che non è male come cosa, no? Hendrix però punta soprattutto alla psicologia dello shopping e lo dice chiaramente.

«Ci sono due tipi di acquirenti da Orsk» continuò. «Quelli che non comprano niente e quelli che comprano tutto. Ma lo shopping vero avviene solo quando arrivano al piano di sotto, al Mercato, dove incontrano quelle che noi chiamiamo aree “apri-portafoglio”. Sono progettate per forzare al massimo gli acquisti. L’obiettivo è spingere i clienti ad aprire i portafogli e comprare qualcosa, anche una lampadina, perché, una volta che apriamo una breccia nei loro portafogli, spenderanno, in media, 97 dollari a visita.»

E se siete mai statə in uno store qualsiasi vi sarete anche resə conto di quanta verità ci sia in queste parole. La disposizione delle corsie al supermercato, sì, anche del vostro minimarket sotto casa, non è casuale affatto. Ci sono decine e decine di studi dietro la scelta di mettere una determinata cosa in uno specifico posto, perfino per quanto riguarda gli oggetti sugli scaffali. E non c’è nulla di male nel “cascarci” eh. Basta esserne coscienti.

Al di là della critica e delle varie allegorie (anche la vicenda in sé è fortemente allegorica) e volendo quindi passare alla storia vera e propria lasciando dove stanno le cose dette tra le righe, il libro è un crescendo di ansia e angoscia che sfociano nel terrore vero. Le atmosfere sono descritte in modo magistrale e sono decisamente spettrali ben prima che la storia inizi a evolversi!

Hendrix è davvero bravo ad alternare momenti di tensione a momenti più rilassanti, in cui anche una battuta simpatica può trovare spazio. I suoi personaggi sono ben lontani dai supereroi che vediamo di solito impegnati contro i mostri cattivi, anzi, i cinque co-protagonisti vengono presi di mira proprio perché imperfetti secondo una logica distorta e malsana. Eppure, alla fine della lettura, vedremo che quelli che erano considerati dei difetti possono trasformarsi in pregi e che c’è sempre un filo di speranza anche quando si è immersi nell’oscurità, basta solo saperlo trovare.

Dal punto di vista grafico, poi, Horrorstör è un vero gioiello. Ho potuto vedere solo la versione digitale, ma ho tutta l’intenzione di correre a comprare il cartaceo perché è stupendo! È fatto esattamente come un catalogo Ikea! Dai, devo averlo per forza. In più la traduzione di Rosa Maria Prencipe rende tutto alla perfezione! Quindi… Siamo tuttə d’accordo, no? Merita un posto sulla mia libreria Smagma, giusto?

Se siete prontə a incontrare la scontrosa Amy, il pedante Basil, la dolce Ruth Anne, la bizzara Trinity e il furbo Matt, allora non potete perdervi Horrorstör. Sì, beh, poi ci sarebbero quei piccolissimi dettagli dell’Alveare dal quale nessuno può uscire e del guardiano Worth che ha delle manie un po’ strane, ma sono davvero dettagli!

Avete letto Horrorstör? Vi aspetto per parlarne!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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