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Il figlio delle ombre – Juliet Marillier

Il figlio delle ombre Book Cover Il figlio delle ombre
Trilogia di Sevenwaters #2
Juliet Marillier
Fantasy
Oscar Vault
2023
Digitale - Cartaceo
624
Fornito dalla Casa Editrice
Simona Garavelli, Laura Grassi

Sorha è riuscita a rompere l'incantesimo che imprigionava i suoi fratelli nei corpi di cigni e, con il suo amore, ha sconfitto generazioni di odio e unito due culture. Grazie al suo coraggio e al suo sacrificio, la pace e la gioia sono tornate a Sevenwaters. Ma dopo anni di relativa tranquillità, nuove ombre vanno addensandosi sull'Irlanda del Nord e sui figli di Sorha: la primogenita Niamh deve piegarsi a un matrimonio di convenienza e, mentre il giovane Sean si appresta a ereditare il titolo, spetterà alla sua gemella Liadan – che ha preso dalla madre il dono della Vista e le doti di guaritrice – compiere il destino della famiglia di Sevenwaters. Per farlo dovrà intraprendere un viaggio alla scoperta di un mondo che sa essere tanto meraviglioso quanto oscuro e crudele. Un'esperienza che la cambierà per sempre, insegnandole a quale prezzo è stata conquistata la serenità che ha sempre conosciuto. Tra insidie e dilemmi, Liadan avrà bisogno di tutta la sua forza per fronteggiare proprio coloro che ama di più. Perché la sua ricerca del vero amore potrebbe essere per tutti loro una condanna… o la salvezza.

Oggi partecipiamo al review party di Il figlio delle ombre, romanzo di Juliet Marillier, pubblicato in Italia da Oscar Vault. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

il figlio delle ombre

Poco tempo fa, vi ho parlato di un meraviglioso romanzo di Juliet Marillier, La figlia della foresta, da cui ero rimasta affascinata, soprattutto per lo stile di scrittura dell’autrice, oltre che per la storia.
Ed è stato per questo che mi sono buttata a capofitto tra le pagine del secondo episodio della trilogia di Sevenwaters, Il figlio delle ombre.

Allerta spoiler - Il figlio delle ombrepsd

Attenzione: è il secondo capitolo di una serie. Mentre non ci saranno spoiler di questo libro, inevitabilmente ci saranno dei riferimenti al libro precedente.

Il secondo volume della trilogia inizia laddove, più o meno, termina il primo. Ritroviamo infatti Sorha e Red, sposati e tornati a Sevenwaters, con i loro tre figli, Liadan, Sean e Niamh. La protagonista assoluta, in questo caso è Liadan, che ha ereditato dalla madre la Vista e la capacità di comunicare attraverso il pensiero. Infatti, è lei che è la voce narrante e ci racconta le avventure che vedono protagonista lei e non solo. 

I tre fratelli, figli di Sorha, sono diversissimi tra loro nonostante Liadan e Sean siano gemelli. 

Niamh è bellissima, un po’ altezzosa, alla ricerca dell’uomo da amare e non di un matrimonio di convenienza, come era uso ai tempi dell’ambientazione del romanzo. All’inizio del romanzo appare come la tipica adolescente in contrasto con tutti, alla ricerca di qualcosa che nemmeno lei sa bene cosa. In un secondo tempo però, ci riappare matura e forse un po’ spenta, non sicuramente come avevamo imparato a conoscerla, e questo probabilmente a causa di quello che ha perduto (ma mica vi posso dire proprio tutto! Andatelo a leggere, che ne vale la pena!)

Sean è il figlio che dovrà prendere il posto dello zio Liam alla guida di Sevenwaters, e come tale viene educato. Anche lui non è particolarmente simpatico, anzi, a volte avrei voluto dirgliene quattro, perché con alcuni comportamenti ha influenzato la vita delle sorelle, e non di poco.

E poi c’è lei, Liadan, la vera protagonista del romanzo, colei che ruba il cuore del lettore (almeno il mio l’ha rubato e portato via con sé!). L’ho letteralmente adorata, sin dall’inizio, quando appare come una ragazzina fragile e minuta dedita soprattutto all’arte dell’erboristeria, lei che ha ereditato dalla madre la capacità di curare gli altri. Ma, nonostante l’aspetto così delicato, Liadan dimostra di essere assolutamente determinata, forte, e che sa rialzarsi quando le scelte che prende si rivelano sbagliate. Si tratta dunque, sì di un’eroina, ma non certo infallibile, ma sicuramente non è di quelle in balia del proprio destino; lei il destino se lo sta costruendo a costo di sbagliare, può cadere ma si rialza sempre.Si vede che è il mio personaggio preferito? L’ho amata forse anche più di Sorha nel libro precedente, e già lei mi era sembrata innalzarsi al rango di eroina da adorare. 

Non riuscivo a immaginare di poter vivere lontano da Sevenwaters, lontano da tutto quello che faceva parte di me. Forse se ti importa abbastanza di qualcuno, riesci a farlo senza sentirti l’animo lacerato a metà.

Per quanto riguarda gli altri personaggi, come ogni favola che si rispetti, c’è il cattivo, anzi i cattivi, nelle figure di Fionn (marito di Niamh) e di Eamonn, vicino e alleato di Sean e Liam. Quanto mi sta antipatico? Non l’ho sopportato dal primo momento!

Invece il mio personaggio maschile preferito, ovviamente, è il bello di turno. Perché anche nella seconda avventura di Sevenwaters c’è una bellissima storia d’amore. Il protagonista maschile è lui, Bran, l’uomo del mistero, il mercenario senza macchia e senza paura, il Capitano di una banda di assassini implacabili, reietti e ai margini della società, ma che impariamo a conoscere grazie a Liadan, e che così cattivi non sono affatto. 

Bran è un mistero, sin dal primo momento in cui ci viene presentato. È coperto di tatuaggi per metà del corpo, con immagini che ricordano un cigno (guarda un po’) e tutto quello che lo riguarda è coperto da mistero, ma si capisce sin da subito, o quasi, il legame tra lui e la famiglia di Liadan. 

Un vincolo ci unisce. Non è esattamente amore. È qualcosa che va oltre l’amore. Lui è mio, com’è vero che il solo segue la luna nel cielo. Mio prima ancora che sapessi che esisteva. Mio fino alla morte, e oltre.

Infine, altro personaggio degno di grande interesse, e che ho amato sin dal primo libro è Red marito di Sorha e padre di Liadan. L’ho amato tantissimo e ho adorato il suo modo di rapportarsi con i figli (va beh, forse un po’ meno nei confronti di Niamh, ma ricordiamoci che il libro è ambientato nel Medioevo più o meno, comunque in epoca cavalleresca), soprattutto con Liadan, con cui ha instaurato una grande complicità basata soprattutto sulla fiducia reciproca. 

Non c’è bisogno di parole. Non con Red. Capisco che sa dal tocco della sua mano, da come corre a casa dopo i lavori nei campi, dal modo in cui si siede accanto al letto quando crede che stia dormendo e mi tiene la mano fissando il buio.

Passiamo ora all’ambientazione. Anche in questo caso, l’autrice è stata impeccabile nel descrivere l’ambiente naturale trasmettendo al lettore la magia che pervade la foresta e il Popolo fatato e di cui Liadan è intrisa. Tutto il libro è magico, in un certo senso, lo stile di scrittura, l’ambientazione, i personaggi sono tutti intrisi di una magia che coinvolge il lettore, e non gli permette di staccarsi da loro.

Ho incontrato il Popolo fatato. La Signora della Foresta, e un signore con i capelli come fiamme.

Inoltre, la narrazione si sussegue a un ritmo incalzante, senza mai un attimo di tregua e, tra colpi di scena e avventure, il racconto va avanti, strappando brividi ma anche lacrime. 

Inoltre, la cosa che più ho apprezzato è stata la capacità dell’autrice di mantenere l’aura di mistero che risolve solo con la completa lettura del libro.

Si è capito che ho adorato infinitamente questo romanzo? Sono felice che Oscar Vault abbia deciso di rieditarlo, vi ricordo che è un romanzo la cui prima edizione è del 2000 (circa, non sono riuscita a trovare la data precisa). Spero che vengano pubblicati anche gli altri romanzi della serie, che ho scoperto essere non una trilogia, ma una saga composta da ben sei libri. Se Oscar Vault andrà avanti con la pubblicazione, io sarò pronta a leggerli tutti!

Avete letto Il figlio delle ombre? Fatemelo sapere nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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