Il club delle lettrici compulsive

Il gigante sepolto – Kazuo Ishiguro

Il gigante sepolto Book Cover Il gigante sepolto
Kazuo Ishiguro
Narrativa - Fantasy
Einaudi
2016
Digitale - Cartaceo
320
Susanna Basso

Il leggendario re Artù è morto ormai da qualche tempo ma la pace che egli ha imposto sulla futura Inghilterra, dilaniata per decenni dalla guerra intestina fra sassoni e britanni, seppure incerta, perdura. Nella dimora buia e angusta di Axl e Beatrice, tuttavia, non vi è pace possibile. La coppia di anziani coniugi britanni è afflitta da un arcano tormento: una sorta di inspiegabile amnesia che priva i due di una storia condivisa. A causarla pare essere una strana nebbia dilagante che, villaggio dopo villaggio, avvolge indistintamente tutte le popolazioni, ammorbandole con i suoi miasmi. Axl e Beatrice ricordano di aver avuto un figlio, ma non sanno più dove si trovi, né che cosa li abbia separati da lui. Non possono indugiare oltre: a dispetto della vecchiaia e dei pericoli devono mettersi in viaggio e scoprire l'origine della nebbia incantata, prima che la memoria di ciò a cui più tengono sia perduta per sempre. Lungo il cammino si uniscono ad altri viandanti - il giovane Edwin, che porta il marchio di un demone, e il valoroso guerriero sassone Wistan, in missione per conto del suo re - e con essi affrontano ogni genere di prodigio: la violenza cieca degli orchi e le insidie di un antico monastero, lo scrutinio di un oscuro barcaiolo e l'aggressione di maligni folletti, il vetusto cavaliere di Artù Galvano e il potente drago Querig...

Il gigante sepolto è un romanzo del Premio Nobel per la letteratura (2017) Kazuo Ishiguro, pubblicato in Italia da Einaudi.

Ambientato in un’epoca non meglio definita, molti anni dopo la morte di re Artù, il romanzo si apre con una suggestione quasi teatrale di un mondo immerso in una costante e spessa nebbia dove troviamo Axl e Beatrice.

I due anziani coniugi vivono in un villaggio inglese, immersi nella natura più incontaminata e vogliono intraprendere un viaggio per raggiungere il figlio che abita poco distante, unico vero ricordo nitido che “sentono” di avere.

È strano come il mondo dimentichi persone e cose che erano qui soltanto ieri, o l’altro ieri. È come se una malattia si fosse abbattuta su di noi.

La loro partenza è un po’ come un voler rimettersi in gioco, riannodare i fili della memoria che si sta offuscando come fosse diventata pian piano parte della nebbia che li accompagna da chissà quanto tempo. Il viaggio, che dovrebbe durare qualche giorno, li vedrà alle prese con che un barcaiolo che traghetta coppie verso un’isola “insolita”, lasciando a terra lugubri vedove, villaggi dilaniati dagli orchi, elfi, folletti, Querig il drago, guaritori, un cavaliere, ser Galvano (nipote di Artù) e monaci poco affidabili…

Ciò che Axl e io sentiamo oggi nel cuore l’uno per l’altra conferma che il percorso intrapreso non contiene pericoli per noi, qualunque cosa si nasconda nella nebbia. È come un racconto a lieto fine: anche un bambino sa di non dover temere imprevisti e svolte precedenti. Axl e io vogliamo ricordare la nostra vita insieme, qualunque forma abbia assunto, perché ci è stata cara.

Accanto a questi incontri e scontri, i due protagonisti ritrovano i ricordi tanto attesi, fatti di dolori e gioie e da un amore profondo che sovrasta i loro dissapori (quale coppia ne è esente?!). Sarà un viaggio faticoso, fatto di riflessione e nuove (o vecchie) scoperte.

Nelle pagine di Ishiguro troviamo il senso profondo di viaggio alla scoperta di sé, di riflessione sulla propria esistenza, che prima o poi tocca ognuno di noi. A un certo punto della nostra esistenza si accumulano moltissimi interrogativi che richiedono di scavare nell’inconscio e, quando possibile, darsi delle risposte che possano farci andare avanti o giustificare il nostro vissuto.

Questo è ciò fanno Axl e Beatrice, alla ricerca di memorie “lontane” e di un figlio che non si sa bene se sarà un trait d’union o un punto e a capo per la loro vita assieme.

Certamente lo stile del nipponico non è fresco, entusiasmante o leggero, e infatti la sua opera non è per tutti. Il gigante sepolto è una storia fantastica fatti di elfi e fiato di draghi, di scontri violenti, nebbie mistiche e orchi pronti a sbranare chi passa loro a tiro senza risparmiare nemmeno gli infanti.

ALLERTA SPOILER

Il nodo cruciale di tutto il romanzo è legato al destino di Querig, il drago artefice della nebbia dell’oblio che cancella la memoria alla popolazione, proteggendola dagli orrori subiti… È quindi una maledizione? Mettendo fine alla vita di Querig, per recuperare i ricordi sfocati o persi, i protagonisti avranno il loro lieto fine o il prezzo sarà pagato dal mondo intero?

Questo dilemma, a mio avviso, potrebbe esser esteso a moltissimi ambiti dell’esistenza anche moderna o contemporanea. La memoria collettiva è ciò che permette all’essere umano di non reiterare gli sbagli passati, è la tessera del puzzle che aiuta la veduta d’insieme e permette il confronto con altri eventi storici per “fare meglio” in futuro.

Se esistesse un metodo mistico per cancellare gli orrori, ad esempio del nazismo, sarebbe corretto usarlo? Cosa comporterebbe nel qui e ora?
Ishiguro ci lascia magistralmente con questi interrogativi che ci ronzano in testa e, sono certa, ognuno di noi avrebbe una risposta diversa da dare in merito. Qual è la vostra?

Avete letto Il gigante sepolto? vi aspetto per commentarlo!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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