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Il Regno Capovolto – Marie Lu

Il Regno Capovolto Book Cover Il Regno Capovolto
Marie Lu
Romanzo Storico - Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
348

Nel suo primo romanzo storico, l'autrice bestseller del «New York Times» Marie Lu intesse una storia rigogliosa e poetica che parla di musica, magia e dell'indissolubile legame tra un fratello e una sorella.

Nata con uno straordinario dono musicale musicale, la piccola Nannerl Mozart ha un solo desiderio: essere ricordata per sempre. Ma, anche se incanta le platee con le sue straordinarie interpretazioni, ha poche speranze di diventare una celebre compositrice. È una ragazza nell'Europa del Diciottesimo secolo, e ciò significa che comporre per lei è proibito. Suonerà fino a quando avrà raggiunto l'età da marito: su questo il suo tirannico padre è stato ben chiaro. Ogni anno che passa le speranze di Nannerl si fanno più sottili, mentre il talento del suo amato fratellino Wolfgang diventa sempre più brillante, e finisce per oscurarla. Ma un giorno giunge un misterioso straniero da una terra magica, con un'offerta irresistibile: può far diventare il sogno di Nannerl realtà. Ma il prezzo da pagare potrebbe essere altissimo.

Oggi parliamo di Il Regno Capovolto, il nuovo libro di Marie Lu pubblicato in Italia da Oscar Vault. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

il regno capovolto

Unpopular opinion: Marie Lu è un’autrice sopravvalutata. Mi spiace dirlo, ma… che noia!

L’idea è buonissima eh, il libro è curato in ogni dettaglio, i personaggi sono stupendi perché uniscono fantasia e realtà in una storia che sfuma nell’onirico. Ma, ed è un grosso ma, per essere una storia che parla di musica manca decisamente di ritmo.

Il Regno Capovolto parla dei fratelli Mozart e copre una decina d’anni del loro percorso personale e professionale.

Tutti abbiamo sentito nominare almeno una volta il celebre compositore, ma sapevate che aveva una sorella egualmente dotata?

Il libro è scritto proprio dal punto di vista di Maria Anna, chiamata affettuosamente Nannerl. Nannerl suona il clavicembalo sotto la guida del padre. È una bambina molto dotata e il padre non si fa scrupoli a metterla in mostra in modo da poter sfruttare il suo talento per guadagnare denaro in cambio di esibizioni nelle case dei nobili.

Quando anche il piccolo Wolfgang, o Woferl come viene chiamato in casa, inizia a suonare in modo praticamente perfetto, il gioco è fatto e per la famiglia Mozart inizia una vita di viaggi, di esibizioni, di doni ricevuti dalla nobiltà europea.
E questo è ciò che rientra nella sfera della realtà.

Il mondo onirico creato dalla Lu si interseca perfettamente perché Nannerl e Wolfer condividono un segreto: esiste un regno magico al quale solo loro hanno accesso, in cui vive un misterioso principe fatato che ha bisogno del loro aiuto per riprendere possesso del trono…

Ovviamente non vi dico altro.

Il Regno Capovolto è un romanzo quasi allegorico che tocca temi che mi portano sempre ad ammorbarvi perché, fondamentalmente, si parla dalla condizione (misera e miserevole) delle donne.
Le donne sono sempre state osteggiate, per un motivo o per l’altro. Ne abbiamo parlato quando abbiamo affrontato il tema delle donne pittrici e qui la storia non è molto diversa.
Nannerl ha il futuro segnato: passata una certa età, non potrà più andare in giro con il fratello, per lei le porte delle corti e dei teatri sono destinate a chiudersi per sempre. Lei non potrà comporre perché per le donne è un comportamento disdicevole. Mica possono fare un lavoro da uomo!
Nel suo futuro ci sono un marito (scelto e approvato dal padre, ça va sans dire) e un numero x di figli. Perché è questo che la società si aspetta da lei.

La Lu affronta l’argomento per tutto il libro, ma secondo me non lo fa con la giusta forza. Non posso entrare nei dettagli perché non voglio spoilerare nulla, ma se avete letto avrete capito cosa intendo. E secondo me questa è stata un’occasione persa per essere più incisive, per far sentire meglio la voce delle donne, troppo spesso ancora oggi ridotte al silenzio solo per quella doppia X.

Per intenderci, è più efficace nei ringraziamenti che nel libro, se la devo dire tutta.
Il fatto poi che la storia si sviluppi su dieci anni, diluisce ancora di più le sensazioni che l’autrice cerca di trasmettere.

Ecco perché sono combattuta nella mia valutazione finale. La storia dei Mozart è interessante, la parte fantasy è carina e misteriosa, i messaggi sono importanti… ma manca mordente. È come se l’atmosfera onirica avesse in qualche modo contaminato anche lo stile dell’autrice, sfumando tutto, anche ciò che avrebbe meritato più risalto.
Di buono c’è che ho ascoltato un sacco di buona musica mentre leggevo.

Oltre alla condizione femminile, si parla anche di invidie di vario genere, cosa che mi ha messo addosso una tristezza assurda. Contestualizzo meglio. Nannerl è invidiosa del fratellino, non tanto per il suo talento musicale incredibile, quanto perché la sua condizione di penemunito lo rende decisamente più libero. Non dimenticatevi che siamo nell’Austria di metà ‘700 quando inizia questa storia. È invidiosa delle attenzioni che il maschio di casa riceve dal padre Leopold. Padre che, bisogna dirlo, davvero fa figli e figliastri come si suol dire, ma di nuovo cercate di immaginarvi il 1762 o giù di lì. Una figlia femmina era considerata una “perdita” dal punto di vista economico perché, a meno che non riuscisse a conquistare un buon matrimonio (dove per buono si intende con una posizione sociale vantaggiosa che portasse rendita anche alla famiglia di origine), erano solo spese per mantenerla, per la dote, per darle quel minimo di educazione che serviva per non infangare il nome della famiglia. Un vero carnevale di Rio, eh!

Nannerl non fa eccezione. Il padre le permette di studiare musica perché lui stesso è un musicista e, quando si rende conto che potrebbe guadagnare qualcosa grazie al talento della figlia, non si fa problemi a metterla sotto pressione perché migliori costantemente, negandole però sistematicamente il suo appoggio e la sua approvazione.

Non so dire come siano andate le cose nella realtà, ma il Leopold del libro non fa una bella figura, per dirla con un eufemismo. Soprattutto perché anche lui è invidioso. Eh già. So che sembra assurdo, ma la sensazione che mi ha dato quest’ometto è proprio di invidia pura nei confronti dei figli. Vi lascio qualche link in chiusura dell’articolo in caso abbiate voglia di approfondire l’argomento.

Ci sono moltissimi sentimenti contrastanti anche nella realtà della famiglia Mozart. Wolfgang alla fine sposò una donna che non piaceva alla sua famiglia e perse i contatti con il padre e la sorella. Ben triste, in particolar modo se si considera che i due fratelli erano molto uniti, cosa che si deduce dalle lettere che sono arrivate fino a noi e dalle biografie di Wolfgang che Maria Anna ha contribuito a scrivere. In una lettera in particolare, Wolfgang si complimenta con la sorella per un Lied scritto da lei (un pezzo per pianoforte), quindi sappiamo per certo che Maria Anna era assolutamente in grado di comporre.

Purtroppo, non ci sono arrivate opere firmate da Maria Anna. E quindi chiudo con la stessa domanda che mi pongo sempre quando tocchiamo certi argomenti: quanto abbiamo perso come umanità, impedendo alle donne di esprimere la loro arte?

Curiosità: Il Regno Capovolto era davvero un mondo immaginato dai piccoli Mozart in viaggio. È proprio Nannerl che ne parla in una lettera del 1799.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

Bibliografia:
Wolfgang e Nannerl Mozart: un rapporto d’amore fraterno?
Che fine ha fatto la sorella di Mozart?
Maria Anna Mozart suonava meglio di Wolfgang. Ma fu costretta a smettere…

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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