Il rogo delle anime – Camilla Di Giacomo

Oggi partecipiamo al blog tour di Il rogo delle anime, un libro di Camilla Di Giacomo pubblicato da Dea. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Siamo a Roma. Calliope Madeo è una giovane universitaria in procinto di laurearsi. Vorrebbe entrare nel giornale dell’università per poter fare un po’ di esperienza, in modo da seguire le orme dei suoi genitori, entrambi giornalisti di successo.

Tuttavia, Giacomo, il direttore del giornale, sembra volerla ostacolare in tutti i modi e continua a bocciare i suoi articoli, nonostante siano scritti molto bene e trattino anche argomenti di un certo spessore. Per metterla nuovamente alla prova, le affida un pezzo di gossip: dovrà infatti seguire e documentare la notte brava di un altro studente, Claudio, rappresentante della facoltà. Calliope decide di seguire Claudio in un night e quella sarà una serata che segnerà il punto di svolta nella vita della giovane.

Calliope infatti, incontrerà due persone: Jacopo, un barista che nasconde un segreto di famiglia, e Caso, un ragazzo ambiguo, che emana vibrazioni pericolose ma che allo stesso tempo la attrae.

La ragazza sa che c’è qualcosa di strano in tutta la situazione, ma non ne ha paura, è di certo in grado di difendersi e, soprattutto, anche lei nasconde qualcosa, un terribile segreto, un episodio del suo passato che torna a farsi vivo quando meno se lo aspetta, come un fuoco che continua ad ardere sotto la cenere.

Caso potrebbe avere le risposte che cerca…

Non voglio dirvi di più su Il rogo delle anime, il rischio di uno spoiler è elevatissimo e non mi va di rovinarvi la lettura.

La storia è raccontata in prima persona da Calliope (ma non solo), quindi è molto facile entrare in empatia con lei. È una ragazza sola, che passa la maggior parte del suo tempo in università o in casa, sempre in completa solitudine. Il padre abbandonato la famiglia e la madre, corrispondente di guerra, è sempre via per lavoro. La solitudine di Calliope trasuda da ogni pagina. Non ha amici, non ha parenti, non ha nessuno con il quale confidarsi, a cui raccontare dei suoi turbamenti. Dopo l’incidente, come lo chiama lei, ha tagliato tutti dalla sua vita. Parla solo con la sua psicologa, ma nemmeno lei sa tutta la verità, e sua madre finge che non sia mai accaduto nulla.

È importante tenere a mente questo aspetto della vita di Calliope perché è il motivo scatenante del suo agire. Ve lo dico perché ci sono dei momenti nel libro in cui mi è successo di pensare che fosse completamente scema. Scusate, lo sapete che dico sempre quello che penso, però, in realtà, tutto quello che Calliope fa e dice è coerente.

Ed è un bellissimo personaggio che ha più sfaccettature di quanto si possa immaginare. 

Caso risponde solo al capriccio e alla casualità, non puoi fidarti di lui.

Personaggi in netto contrasto tra loro sono all’ordine del giorno nella letteratura e Il rogo delle anime ne fa un punto di forza. I personaggi in antitesi sono Jacopo e Caso, ovviamente. Tanto uno è affidabile e quasi prevedibile, tanto l’altro è l’emblema del caos (non a caso, caso e caos sono la stessa parola anagrammata), dell’imprevedibilità.

Togliendo tutte le implicazioni fantasy, credo che a tuttə, almeno una volta nella vita, sia capitato di dover scegliere tra due situazioni, tra due strade completamente diverse tra loro. Soprattutto quando si è in giovane età, quando si ha davanti un intero ventaglio di possibilità, forse si è più portati a essere meno riflessivi, ad affidarsi di più alla sorte, anche per un meccanismo di difesa inconscio che serve per affermare la propria individualità

In questo, Il rogo delle anime è molto attuale e realistico; regala inoltre tanti spunti di riflessione perché i protagonisti si pongono alcune domande che, a un certo punto, ci siamo postə tuttə. Destino o caso? Cosa determina l’andamento delle nostre vite? Se siamo predestinatə a qualcosa, che senso hanno le nostre scelte, le sofferenze o i momenti di gioia? Io mi sono data delle risposte, ma mi piacerebbe parlarne, quindi non perdete di vista il nostro profilo Instagram!

A parte Calliope, che mi ha convinta molto più degli altri, i restanti personaggi sono un po’ troppo stereotipati, cristallizzati nella loro essenza per ragioni di trama.

Lo sviluppo della storia non approfondisce alcuni aspetti ed è abbastanza superficiale. È un libro per ragazzə, ma avrei preferito che le varie linee arrivassero a un punto preciso, mentre alcune storie rimangono un po’ “buttate lì”, funzionali, ma non risolte, se sono riuscita a spiegarmi. Mi pare che siano stati fatti dei tagli a delle parti magari non fondamentali, ma che avrebbero arricchito la storia, ecco.

Non posso entrare nei dettagli perché lo spoiler è dietro l’angolo, ma se avete già letto il libro, aspetto il vostro parere, tanto avete capito cosa intendo. 

Il finale è troppo frettoloso per i miei gusti, ma magari Camilla Di Giacomo ha già pensato a un eventuale seguito, anche se ne dubito.

Insomma, consiglio questo libro a chi ha voglia di svagarsi. È scritto in un bellissimo italiano (alleluia alleluia, non è sempre così scontato), l’edizione è curata, la copertina è stupenda. La storia è leggera, ma non banale o scontata. Non è tra gli indimenticabili, ma l’ho letto davvero volentieri e sicuramente leggerò altro di questa autrice.

Avete letto Il rogo delle anime? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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