Il club delle lettrici compulsive

In Norvegia – BT Fuga di Natale – Sarah Morgan

In Norvegia è la tappa che ho scelto per partecipare al blog tour di Fuga di Natale, il nuovo libro di Sarah Morgan pubblicato in Italia da HarperCollins. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

in norvegia

Il libro

Fuga di Natale – Sarah Morgan

in norvegia

Per Christy Sullivan la Lapponia doveva essere la destinazione ideale per trascorrere le feste natalizie con la famiglia e la sua migliore amica Alix. Ma quando si trova nel bel mezzo di una crisi matrimoniale in piena regola si rende conto che ciò di cui ha un disperato bisogno è prima di tutto del tempo da trascorrere sola con il marito. E a quel punto c’è un’unica soluzione: sua figlia partirà per la Lapponia insieme ad Alix, e loro le raggiungeranno nel cottage di zia Robyn il giorno di Natale. Certo, è un grande favore da chiedere, ma altrimenti a cosa servono gli amici? In effetti Alix farebbe qualunque cosa per Christy… ma la sua richiesta le toglie il sonno. Perché l’istinto le dice che c’è qualcosa che non va anche se la sua amica non ne parla. Come se non bastasse, quando arriva in quel cottage isolato nel cuore della Lapponia, Alix si ritrova di fronte nientemeno che Zac, la sua nemesi del passato. E nemmeno le gelide temperature artiche riescono a raffreddare le sensazioni inopportune che quell’uomo affascinante suscita in lei. Mentre sotto l’aurora boreale emergono segreti e nascono nuove storie d’amore, Christy e Alix troveranno il coraggio di lottare per ottenere l’amore che desiderano e al tempo stesso salvare la loro preziosa amicizia?

Vuoi acquistarlo su Amazon? Clicca qui!


Sapete che qui Sarah Morgan è venerata come una dea. Ha una scrittura delicata e sa essere ironica senza mai cadere nel banale o nei cliché. Ecco quindi perché, oltre all’articolo del blog tour, più avanti pubblicherò anche la recensione di Fuga di Natale.

Ma adesso veniamo al dunque. Prontə? Vi porto con me in Norvegia!

Per tuttə quellə che ci seguono su Instagram saranno foto già viste almeno in parte perché ho documentato tutto nelle storie, vista l’emozione… A fine ottobre siamo partiti per un weekend lungo. Sapete che sono appassionata di fotografia e da qualche anno mi sono buttata sulla fotografia notturna. La mia bestia nera, la mia Moby Dick, è da sempre l’aurora boreale. Avevo già fatto qualche tentativo in passato, in Canada e in Scozia, ma nulla da fare.

Anche questa volta sono partita carica di buone intenzioni, dopo aver monitorato l’andamento grazie a tre applicazioni, incrociando i dati con il meteo locale e le immagini in streaming dalle telecamere nei vari luoghi che avrei visitato… sì, lo so, lo so, non infierite, per piacere! Comunque, dopo aver ammorbato Sally (e altre persone) per un mese, finalmente è arrivato il giorno della partenza.

Dopo aver fatto scalo a Oslo, abbiamo preso un altro volo su Tromsø. Le app davano tantissima attività dei venti solari (non entro nel dettaglio, giuro! Non sarei in grado!), ma le strade che portavano verso i posti con poche luci erano una lastra di ghiaccio, quindi abbiamo fatto mezzo giro, ma la prima serata si è risolta in un nulla di fatto.

in norvegia
Il tragitto, andata e ritorno, del nostro weekend

La mattina dopo siamo partiti prestissimo perché saremmo dovuti arrivare alle Lofoten, e più precisamente a Svolvær. I km sono pochi, ma in Norvegia triplicano perché non sempre ci sono ponti o gallerie per attraversare i fiordi e quindi bisogna percorrerli per intero, prima da un lato e poi dall’altro.

Lungo la strada, neve. Tanta, tanta neve!

in norvegia
Ho già detto neve?

A Svolvær abbiamo avuto la possibilità di soggiornare in un rorbu, una delle tipiche casette dei pescatori, quelle rosse che vedete ovunque si parli di Norvegia. Negli anni, queste costruzioni sono aumentate a dismisura (anche i prezzi!) quindi non sono difficili da trovare. Ovviamente non sono più i magazzini/depositi/dormitori dei pescatori, ma sono delle vere e proprie villette affacciate sull’acqua.

Se andrete in Norvegia, ne vedrete una marea!

Anche per quella notte, le app segnalavano la possibilità di vedere l’aurora. A questo punto, devo per forza inserire la definizione:

L’aurora polare è un fenomeno ottico dell’atmosfera terrestre, caratterizzato principalmente da bande luminose di un’ampia gamma di forme e colori rapidamente mutevoli nel tempo e nello spazio, tipicamente di colore rosso-verde-azzurro, detti archi aurorali, causato dall’interazione di particelle cariche (protoni ed elettroni) di origine solare (vento solare) con la ionosfera terrestre (atmosfera tra i 100–500 km): tali particelle eccitano gli atomi dell’atmosfera che diseccitandosi in seguito emettono luce di varie lunghezze d’onda. Viene denominata “aurora boreale” o “australe” a seconda che si verifichi rispettivamente nell’emisfero nord (boreale) o sud (australe).
[Wikipedia]

Vi lascio anche tutto i link attivi, così potete curiosare (fino ad arrivare alla pagina adatta a rispondere alla domanda “ma i pinguini hanno le ginocchia?”).

Comunque, dicevo… le app davano la possibilità di intravedere qualcosa. Benissimo. Peccato che fosse nuvoloso… ma non solo! Erano anni che non vedevo un vento del genere! (si potrà usare vedere? Sentivo? Beh, avete capito!)

Vento che ha portato con sé nevischio ghiacciato, oltretutto. Ma il tempo sulle isole è ballerino e quindi, rivestendomi ogni volta (felpa, giubbotto riscaldante, guanti senza dita, doposcì, sciarpa e cuffia), ho tentato più volte di uscire con macchina fotografica e cavalletto. Per fortuna, i tempi di esposizione per le fotografie dell’aurora sono in genere la metà rispetto a quelli per un cielo stellato (quindi 10/12 secondi contro 20/25…), ma vi assicuro che non è stata una passeggiata. A occhio nudo vedevamo ben poco perché anche tenere aperti gli occhi controvento non è stato semplicissimo, ma la mia fidatissima Canon 80D mi ha fatto vedere un’anteprima di quelle che restano nel cuore per sempre… E ho pianto. Uh se ho pianto! Così ho smesso di vedere del tutto e ho scattato letteralmente alla cieca. E allora, bellezze! Sapevate già che qui a volte va così!

 

 

Nelle due serate successive ci abbiamo riprovato, ma la coltre di nubi non si è mai aperta e quindi siamo tornati a Tromsø con un nulla di fatto per quanto riguarda l’aurora, ma con gli occhi pieni di paesaggi stupendi!

La mattina dopo ho potuto bere il caffè sul pontile
Il sole non è quasi mai alto nel cielo durante l’inverno, non fa in tempo. E quindi è il paradiso dei fotografi perché è come essere in una costante golden hour.
Appena fuori Svolvær.
Å i Lofoten, dove finisce la strada.
Gli stoccafissi. Vengono pescati e fatti seccare in estate. Fuori dai rorbu potete vedere file e file di questi “appendini di legno” ai quali vengono, appunto, appesi i pesci. Per mangiarli, bisogna reidratarli.
Neveeeeee

Cose utili da sapere se andate in Norvegia (e anche qualcuna inutile, ma carina).

La Norvegia è cara come il fuoco. Carissima! Se partite dall’Italia in macchina o camper in direzione Caponord (fatto nel 2009! Vacanza FAVOLOSA!), fate la spesa qui e caricate la macchina di cibo. Esistono anche dei minifrigo da usare in auto, in caso. Pensateci! Quello che ormai usiamo da anni è questo qui e va da cinema!

Sole a mezzanotte o notte polare? Dipende da quello che volete fare! In agosto, sopra il Circolo polare artico il sole non tramonta mai davvero. È disorientante, quindi se faticate a prendere sonno in un posto illuminato, portatevi una mascherina per gli occhi. La notte polare inizia a dicembre e dura un paio di mesi. A ottobre il sole sorge tardi, intorno alle 8:45, e tramonta intorno alle 15:30. Se dovete vedere cose all’aperto, dovete pensare a concentrare in quelle poche ore le vostre attività, ma ricordatevi la storia dei fiordi, per cui per fare 100 km potreste impiegare anche tre ore!

I limiti di velocità! Non si scherza in Norvegia con i limiti! Occhio perché, oltre all’eventuale multa, potreste ritrovarvi in galera!

Le renne. Ci sono davvero le renne libere e le autostrade sono stradone senza barriere ai lati. Fate SEMPRE molta attenzione. Se vi doveste trovare bloccati da un branco mettetevi comodi e aspettate che decidano di spostarsi.

In Norvegia ci sono anche le alci. Noi non le abbiamo mai viste, ma ce ne sono tantissime, a quanto pare, cosa che provoca seri danni all’ambiente, non tanto per quello che mangiano ma per i gas che emettono. Lo so, ho riso anche io pensando all’alce scoreggiona, ma vi giuro che è scritto sulla Lonely Planet, quindi ambasciator non porta pena!

In Norvegia si mangia ancora la carne di balena. È più una cosa per turisti perché i local non la mangiano. E quindi vi invito al turismo responsabile: non mangiatela. Se la lasciamo sugli scaffali, smettono di ammazzarle.

Le luci. Di sera, vedrete che tutte le finestre di ogni singola abitazione avrà una lucina accesa. Sono lampadine a basso consumo, che emettono luce calda e gradevole. Le ragioni sono storiche. Già la Norvegia è buia così, in più immaginate la notte polare, quando il sole non sorge mai, con la neve che cade e il vento che soffia senza sosta. Una luce sul davanzale della finestra serve per “simulare” la luce del giorno, permettendo a chi è in casa di proseguire con le attività, permette ai vicini di vedere dove possono cercare aiuto in caso di emergenza e illuminano il perimetro della casa, aumentando così la sicurezza dei suoi abitanti. Inoltre, sapete bene che la luce del sole ha effetti benefici sull’umore… Immaginate di vivere senza, al buio o quasi per tanti mesi all’anno… Se abitate in Lomellina sapete un po’ cosa si prova, ma se non siete fatti di nebbia e zanzare forse è più difficile da immaginare. Beh, una luce alla finestra vuol dire “non sei solo”. E ho trovato commovente anche questa spiegazione! Comunque, in caso ve lo stiate chiedendo, le finestre si aprono verso l’esterno e non ci sono quasi mai le tende.

Ah! Ovviamente c’erano già le prime decorazioni per Natale! Eheheheh!

Bellezze, spero che questo articolo vi sia piaciuto. È un resoconto di viaggio breve, con pochi dettagli e solo natura perché siamo partiti proprio per fotografare l’aurora, ma la Norvegia ha tantissimo da offrire, in termini di musei ed escursioni stupende in ogni stagione, quindi se avete domande, chiedete pure!

Siete mai stati in Norvegia? Preferireste andare in estate o in inverno? Fatemi sapere!

Fatemi sapere anche se leggerete Fuga di Natale!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: Il blog è affiliato ad Amazon. Cliccando sul link di acquisto ci aiuterai a mantenere attivo il blog senza pubblicità. Il prezzo per te non cambierà.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.