Biografia Storica
Mondadori
2023
Digitale - Cartaceo
732
Fornito dalla Casa Editrice
25 dicembre 800. Sono passati tre secoli da quando Roma ha cessato di esistere: nella pur turbolenta storia della Città Eterna, nessuno ormai immaginava che ci potesse essere un altro imperatore. E invece, nel giorno di Natale di un secolo appena nato, il Papa sta per proclamare un nuovo sovrano. Un nuovo Cesare. A ricevere la corona è Karolus Magnus, Carlo Magno, primogenito della stirpe dei Carolingi. Come è arrivato Carlo su quel trono? Per qualcuno che si è meritato, ancora in vita, l'appellativo di Magno la risposta dovrebbe essere scontata. E se invece la strada che porta a quella notte di Natale fosse lastricata non solo di coraggio, battaglie e trionfi, ma anche di complotti, intrighi e sangue? Se tra i fasti delle vittorie si nascondessero troppi segreti? Attingendo a una sterminata storiografia, Franco Forte ricostruisce in forma di romanzo le gesta del celebre sovrano, dalla primissima infanzia agli ultimi, intensi istanti di vita, immergendoci nel racconto di un'avventura irripetibile, segnata da sfide, successi e amori, ma anche da dubbi, rimpianti, dolorosissime perdite e ancor più struggenti addii. Che cosa si agitava nel cuore di Karolus, il grande condottiero, quando si preparava a diventare reggente unico del Sacro Romano Impero? Quali sogni – e quali incubi – ne popolavano l'animo?
Oggi partecipiamo al blog tour di Karolus. Il romanzo di Carlo Magno, un libro scritto da Franco Forte, pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Uno dei generi che fanno parte della mia comfort zone è proprio il romanzo storico e Franco Forte è uno tra i miei autori preferiti. Di lui avevo già letto, tempo fa, Romolo Il primo re, e l’avevo apprezzato tantissimo. Ovviamente si tratta di romanzi storici che narrano le gesta di grandi personaggi come Romolo e, nel caso odierno, di Carlo Magno. Non sono quindi letture facili, né veloci, perciò se deciderete di affrontare questi libri prendetevi tutto il tempo per gustarveli al meglio.
Ma torniamo a noi. Come dicevo, apprezzo tantissimo Franco Forte, e non ho esitato nemmeno un secondo. Si tratta anche di una questione affettiva, infatti Romolo, il primo re è stato il primo romanzo che ho recensito per questo blog offertomi dalla CE e non scelto da me. Quindi capite bene che non potevo esimermi dal leggere e commentare anche quest’ultima fatica.
Il romanzo ci porta lungo la vita di Carlo Magno, partendo dal 754 quando conosciamo un Carlo giovanissimo, appena undicenne, fino alla morte avvenuta nel 814.
Nelle sue pagine troviamo la vita di questo condottiero, grande re e personaggio storico che ovviamente tutti conoscono, non solo per i libri di scuola. Conosciamo la sua famiglia, il padre, Pipino il breve (e niente, non ce la faccio, lo so che magari è infantile, ma ogni volta mi viene da ridere… oggi si chiamerebbe body shaming, povero Pipino, che già il nome è tutto un programma, eh) che, a dispetto del nome fu comunque un grande Re.
Suo padre, Pipino III, l’uomo più potente del mondo, re dei franchi e dei Merovingi.
[…]il cui nomignolo di Pipino il Breve era noto a tutti a corte, anche se nessuno aveva avuto il coraggio di pronunciarlo in presenza del re.
Conosciamo la madre Bertrada
La figlia di conte Cariberto di Laon, moglie di re Pipino e regina madre del principe Carlo, era una donna strana, che incuteva soggezione. Molto alta e robusta, lasciava intendere da chi avesse preso il suo primogenito. Chiamata da tutti Berta la Piedona, a causa dei grandi piedi che teneva quasi sempre scalzi, infilati in sandali aperti borchiati di gemme anche d’inverno, aveva la stessa struttura ossea del figlio, anche se il viso era più dolce e gentile, nonostante la forza impressionante che riverberava dagli occhi azzurro ghiaccio.
Viene narrato anche il rapporto conflittuale con il fratello Carlomanno e la complicità e l’amore verso la sorella Gisela.
Conosciamo le amanti e le mogli di Carlo e i suoi figli (ebbe ben cinque mogli e tredici figli!), i tormenti, la passione; insomma conosciamo il re non solo come grande guerriero e condottiero ma anche come uomo, con tutti i suoi difetti, ma anche i suoi pregi, i suoi lati oscuri ma anche la generosità e la sua capacità di amare.
E conosciamo Carlo anche nel suo rapporto con i Papa che si succederanno durante il suo regno, da Stefano II, Adriano I, e infine Leone III che lo incoronò imperatore del Sacro Romano Impero
Carlo, serenissimo Augusto incoronato da Dio […] grande e pacifico imperatore, che governa l’impero romano e, per misericordia divina, re dei Franchi e dei Longobardi.
E qui ho avuto i brividi!
È un’opera immensa, che testimonia la grande conoscenza storica e il grande studio di Franco Forte che poi è riuscito a trasmettere con maestria in un romanzo di grande intensità. Si tratta di un romanzo storico che segue in maniera estremamente fedele la realtà dei fatti, ma la narrazione è fluida, accattivante, scorre velocissima (stiamo parlando di un mattonazzo di oltre 700 pagine) e vi assicuro che la mole del libro e l’argomento non pesano affatto! Il lettore (almeno questo lettore) rimane invischiato nelle pagine del libro fino alla fine, tanto è affascinante il racconto, che in parte io già conoscevo, ma Franco Forte lo ha reso talmente ricco di sentimenti e di notizie e di avvenimenti che sembra quasi di leggere un’opera di fantasia.
Karolus è un romanzo che può essere letto da tutti, non solo dagli appassionati di storia, perché anche se è vero che è un romanzo che narra le gesta di un personaggio realmente esistito, è altrettanto vera la capacità dell’autore di renderlo fruibile a chiunque voglia leggerlo.
Avete letto Karolus. Il romanzo di Carlo Magno? Vi aspetto per commentarlo!
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Ringrazio Giulia e il blog “Il club delle lettrici compulsive” per questa recensione del mio “KAROLUS”. Le parole di Giulia mi fanno molto piacere, perché una volta di più testimoniano come questo mio libro possa essere apprezzato anche dalle donne, cosa che non è affatto scontata, quando si parla di romanzi storici. Eppure, le donne sono l’elemento fondamentale non solo del mio romanzo, ma della vita stessa di Carlo Magno, e ricevere apprezzamenti su questo aspetto da parte delle lettrici (anche quelle compulsive come Giulia!) è per me di fondamentale importanza. Grazie Giulia! E grazie di cuore al Club delle lettrici compulsive! 🙂
Gentile signor Forte,
la sua risposta alla recensione di Giulia mi fa far restare basita, mi creda non trovo le parole per dirle quanto è inopportuna, sessista, e, mi perdoni l’ossimoro, piena di pochezza.
Non conosco Giulia ma al suo posto sarei veramente incazzata!
Chiudo per non trascendere non prima però di pregarla di indicarmi il dato statistico dove ha attinto per affermare che le donne non apprezzano i romanzi storici.
– Marguerite Yourcenar
-Carolly Erickson
-Alexandra Lapierre
-Elsa Morante
-Maria Bellonci
e qui mi fermo per non infierire.
Non leggerò il suo libro e lo sconsiglierò.
Che ‘bello’ leggere nel 2023 un commento di ringraziamento ma che sottolinea che (cit): “questo mio libro possa essere apprezzato anche dalle donne”. Come se noi lettrici donne potessimo solo leggere romanzi d’amore o al massimo un po’ di narrativa contemporanea. Che dire se non ‘mi cadono le braccia’!?
Veramente avvilente leggere una replica così offensiva ad una recensione tra l’altro positiva. Una visione delle donne così mortificante nel 2023… senza parole.
Recensione molto appassionata che mi ha fatto venir voglia di leggere il romanzo,ma ahimè, sono una donna credo che passerò.
Mi scuso con tutte ma credo mi abbiate frainteso. Dare del sessista a me, che lotto continuamente, giorno dopo giorno, per sostenere i diritti delle donne e valorizzarne il ruolo nella società, nei miei romanzi e anche in quelli che pubblico come editor delle varie collane che curo, è davvero avvilente e mortificante. Ma naturalmente immagino sia troppo tardi per cercare di spiegare quello che volevo dire, solleverei solo altre polemiche, e più che per me mi dispiace per questo blog, che non merita questo genere di discussioni. Quello che posso fare è solo scusarmi ancora una volta per la scelta sbagliata delle parole che ho usato.
Si decida:l’abbiamo fraintesa o ha usato parole sbagliate? Buona serata.
Quello che volevo dire è che non è affatto scontato ricevere apprezzamenti dalle lettrici quando si tratta di romanzi storici scritti da uomini e con protagonisti maschili, libri che nell’immaginario purtroppo si pensa debbano parlare soltanto di guerre, battaglie e armi. Soprattutto quando il mio sforzo è sempre rivolto a dare la massima attenzione alle donne protagoniste della Storia, questo anche quando gli storici, tutti protesi a raccontare le gesta dei grandi uomini, tendono a dimenticarsene. L’ho sempre fatto nei miei libri e continuerò a farlo. Questo è quello che volevo dire, però ribadisco: se non mi sono spiegato chiedo scusa. Più di così non saprei che cosa fare.
Sono lieta di leggere che sia stato un fraintendimento.
Le confesso, tuttavia, che noi responsabili del blog ci siamo consultate prima di risponderle.
Abbiamo avuto infatti qualche perplessità sulle motivazioni di questo suo gradimento legate – come scrive con meraviglia – solo al suo improvviso apprendere che i romanzi storici sono apprezzati anche dalle donne. Purtroppo è sembrato anche a noi di leggere tra le righe una sorta di pregiudizio.
Ripeto, lieta che non sia così.
In ogni caso, sono curiosa di capire da dove derivi la statistica sul gradimento dei romanzi storici. A noi importa solo che un libro sia scritto bene e che sia interessante in termini di contenuti. Se poi spinge anche ad approfondire, ancora meglio.
E questo lo abbiamo sempre messo in evidenza nei nostri articoli, senza mai penalizzare un genere rispetto a un altro.
Nella speranza di un confronto sempre costruttivo, le auguro una buona giornata
Buongiorno a tutte, sono Claudia Cocuzza e sul fatto che sono una donna non ci piove. Appurato questo, sono la caporedattrice di Writers magazine italia, la rivista diretta da Franco Forte. L’intera redazione è composta solo da donne, e non perché siamo belle, carine e buone per fare da soprammobile, ma perché Franco ci ha ritenute in grado di svolgere bene il nostro lavoro, e non si è messo a pensare a quote rosa, quote blu o quote giallo pallido.
Prima di sputare veleno su un uomo perbene, informatevi. Distruggere una persona stando dietro uno schermo è fin troppo facile.
Ce ne fossero di uomini come lui, credetemi.
E ora, via, tutte a insultarmi perché sono di parte. Lo sono perché se lo merita, punto.