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La fotografia notturna – Blog Tour La sfrontata bellezza del cosmo – Licia Troisi

Sapete che ho tantissime passioni. Una di queste è la fotografia, soprattutto la fotografia notturna e quindi, oggi con la scusa della partecipazione al blog tour di La sfrontata bellezza del cosmo, un libro fotografico a cura di Licia Troisi, colgo l’occasione e cercherò di spiegarvi come scattare fotografie notturne bellissime. O almeno, ci provo! Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento, in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che partecipano.

La fotografia notturna

Ci tengo a precisare che non sono una fotografa, non ho mai fatto corsi e tutto quello che troverete qui è solo frutto della mia esperienza personale. Può benissimo essere che io dica delle fesserie (e in tal caso perdonatemi e correggetemi!) e sicuramente in giro c’è gente più esperta di me che sa perfino di cosa parla, tanto per dirne una, quindi non ho alcuna pretesa di insegnare alcunché, ma solo di rendervi partecipi delle mie esperienze.

ATTENZIONE: SCATTATE SEMPRE IN ASSOLUTA SICUREZZA. Accertatevi che non ci siano pericoli, che non ci siano animali selvatici, che non ci siano dirupi, buche, ecc. NON VALE MAI LA PENA RISCHIARE PER UNA FOTOGRAFIA, PER QUANTO BELLA POSSA ESSERE!

Materiale per la fotografia notturna.

Dipende da cosa volete fotografare. Cose grosse o cose piccole?

Il mio primissimo esperimento di fotografia notturna a Yellowstone.

“Cose grosse”

Se volete fotografare la luna, vi serviranno una macchina fotografica, un cavalletto e un teleobiettivo (oppure una macchina fotografica con uno zoom potente).

Per evitare di scattare quelle foto orribili che spesso vediamo comparire sui social con pallini luminosi più o meno tremolanti, vi servirà zoomare il più possibile sulla superficie lunare. E o siete fatti di gesso, oppure ogni tanto dovrete respirare, quindi un cavalletto vi servirà per avere stabilità e riuscire a mettere a fuoco come si deve la luna. Il mio consiglio spassionato, qualsiasi sia mezzo che avete in mano, è di usare lo scatto ritardato (con o senza telecomando) perché schiacciando il pulsante di scatto, inevitabilmente muoverete la macchina e quando si scatta al buio è fin troppo facile fare foto mosse.

La “mia luna”

Io scatto con una Canon Eos 80D che monta un obiettivo Tamron 150/600 (uno grosso da safari, per intenderci), utilizzando cavalletto e telecomando.

Le impostazioni della macchina variano di volta in volta, ma scatto sempre in formato RAW (serve per forza photoshop per visualizzare la foto e per la postproduzione).

“Cose piccole”

Per cose piccole si intendono le stelle. E vi accorgerete che non è facile per nulla, non tanto riuscire a fare una foto come si deve, quanto riuscire a trovare un punto abbastanza buio. Eh sì, l’inquinamento luminoso è il nemico numero uno della fotografia notturna (insieme agli insetti che volano nei capelli di questa specifica fotografa, ma questa è un’altra storia). Perché? Ve lo spiego.

Intanto, perché se c’è troppa luce, il cielo viene nascosto. Le luci delle città si riflettono, sono più vicine a noi rispetto alle stelle ovviamente e quindi sono preponderanti rispetto alla luminosità che può avere un cielo stellato e quindi lo “nascondono”. In più, per scattare una foto alle stelle, bisogna necessariamente utilizzare un grandangolo, ovvero un obiettivo più largo rispetto a una lente normale perché entri più luce in macchina. Potrei addentrarmi in un discorso lungo e complesso su ISO, lunghezze focali e altre cose che non ho mai capito davvero fino in fondo nemmeno io che scatto di notte, ma vi risparmio il pippone e vi linko un articolo al sito Canon.

Anche per questo genere di scatto non c’è una regola fissa. Si va sempre per tentativi. Il sito che vi ho linkato dice di non usare tempi superiori ai 20 secondi, ma per esempio, per scattare questa ho ne ho impiegati 25.

Per questa molti meno.

La differenza l’ha fatta il luogo in cui ho scattato. La prima è stata scattata in Botswana, in mezzo al nulla (eravamo al sicuro, all’interno del campeggio recintato e sorvegliato ­– i predatori cacciano di notte… non è il caso di fare i fenomeni e rischiare la pelle per una foto. MAI).

La seconda l’ho scattata a Stonehenge e quindi avevo il riflesso delle luci delle città. Le foto sono state scattate con la mia fidata Canon Eos 80D con un obiettivo Tokina 11/16.

Il materiale che uso abitualmente quando so che scatterò di notte è questo della foto che vedete qui sotto.

  1. Corpo macchina con grandangolo. (Canon Eos 80D e Tokina AT-X116 PRO DX II 11-16 mm F2.8)
  2. Batterie di scorta
  3. Sacchetto proteggi macchina (se piove e sto cercando di fotografare i fulmini, con questo proteggo macchina e lente)
  4. Telecomando. Le vibrazioni, anche minime, rovineranno sicuramente una fotografia se c’è un lungo tempo di esposizione. Il telecomando mi permette di non toccare la macchina una volta che è puntata.
  5. Filtri. Un buon filtro può servire per tirare fuori colori meravigliosi. Per il grandangolo non li ho. Questi della Polaroid che vedete sono per il teleobiettivo. Non so ancora usarli come si deve, non ho ancora imparato a sfruttare bene il loro potenziale. Per ora mi limito a tenere montato il filtro polarizzato.
  6. Torcia led. Sto per dire un’ovvietà: la notte è buia. La luce vi serve per impostare la macchina senza impazzire. Inoltre, un fascio di luce puntato in una determinata direzione o su un oggetto, può rendere la vostra fotografia ancora più spettacolare.
  7. Teleobiettivo. Questo è un Tamron 150-600mm. Lo uso per fotografare la luna perché adesso non posso viaggiare. In realtà è il mio obiettivo da safari. Se l’argomento vi interessa, ne possiamo parlare, quindi lasciatemi un commento!
  8. Cavalletto. Indispensabile per foto con lunga esposizione.
la fotografia notturna
Ho scattato questa foto mentre ero in vacanza all’isola di Lewis & Harris (Ebridi esterne, Scozia) lo scorso ottobre. Mi sono accorta solo ora, riaprendola sul pc, di essere riuscita a fotografare una stella cadente (la linea luminosa che vedete).
Avete espresso un desiderio? 😊  [f2.8, ISO 3200, 11.16@14mm, 20 secondi]

“Cose più piccole”

La macchina fotografica si può collegare anche ai moderni telescopi. Io non sono ancora attrezzata in questo senso, ma prima o poi… Mi piacerebbe da matti provare perché l’astro-fotografia permette di fotografare cose bellissime come quelle che trovate in questo articolo che vi spiega anche che materiale occorre.

Altro materiale

La fotografia notturna necessita di post-produzione quasi sempre, in modo da riuscire a tirare fuori la bellezza della porzione di cielo che abbiamo immortalato. Ci sono diverse app, c’è photoshop e online troverete centinaia di tutorial che vi aiuteranno a esaltare la vostra fotografia.

Ci sono poi anche dei filtri che si possono mettere direttamente sull’obiettivo, ma io non li uso, banalmente perché ancora non li ho.

Senza andare sugli inseguitori professionali, ci sono dei motorini che si possono applicare alla macchina e che permettono di far sì che la macchina assecondi il movimento della rotazione terrestre e quindi di avere immagini nitide nei time-laps (tot scatti ogni tot tempo dove si vede la via lattea sorgere e tramontare, per esempio).

Cose che vorrei fotografare

Tra le cose che voglio assolutamente fotografare c’è l’aurora boreale. Eh sì, quando si parla di fotografia notturna, non si parla solo di immensi cieli stellati. Ci ho provato più di una volta, ma per riuscire a fotografare l’aurora come si deve bisogna essere nel posto giusto al momento giusto.

la fotografia notturna
La fotografia notturna – Cose che prima o poi fotograferò io. Fonte: Pixabay

Anni fa ero al Jasper National Park, in Alberta (Canada) durante il Dark Sky Festival.

Avevo con me tutta l’attrezzatura adatta, avevo ben tre app per la previsione e il monitoraggio dell’attività solare che dà origine all’aurora boreale, avevo due batterie cariche di scorta (il freddo riduce la durata, ma ci sono dei trucchi anche per questo), il cavalletto montato, l’abbigliamento adatto per riuscire a resistere al freddo intenso. Insomma, ero pronta, in assetto da battaglia, con tanto di marito rassegnato a fare levatacce (scusa, amore mio) per accompagnarmi e guardarmi le spalle da eventuali animali selvatici… E niente, quando sono uscita dal nostro bungalow mi sono trovata in una tormenta di neve.

Siamo usciti lo stesso e il risultato è stato questo

Direi che non mi posso lamentare!

Cielo stellato al Salar di Uyuni

Credo che sia una delle esperienze più intense per la vita di un fotografo notturno. Se poi il Salar è allagato e le stelle si riflettono a terra, l’immersione è totale e totalizzante. Ed è una cosa che voglio assolutamente fare, prima o poi.

I fulmini

Chi ha detto che solo le stelle valgono un’uscita notturna? A tutt’oggi, non sono ancora stata in grado di fotografare un fulmine come si deve. L’unica foto di cui sono abbastanza soddisfatta, calcolando che per farla non sono nemmeno dovuta uscire di casa, è questa.

Ma si può fare di meglio.

I punti più bui del mondo

Prima di cominciare a fare nomi di luoghi, alcuni davvero insospettabili, sapevate che esiste una International Dark Sky Association che distribuisce titoli come il Gold Tier dark-sky status ai luoghi che hanno un cielo buio davvero? Ecco, adesso lo sapete. Trovate il loro sito qui: https://www.darksky.org/

Sulla pagina con la mappa interattiva potrete trovare i luoghi bui certificati dall’Associazione. Tenetela a portata di mano, se come me siete appassionati. Prima o poi si potrà ricominciare a viaggiare in sicurezza e chissà che non scappi un viaggio vicino a uno di questi posti perfetti per la fotografia notturna!

Cliccando qui invece, troverete alcune destinazioni in cui potrete fotografare cieli stellati impressionanti.

Per quanto mi riguarda, a parte il Salar di Uyuni dove non sono ancora stata, non vedo l’ora di poter tornare in Nuova Zelanda. Ci sono stata qualche anno fa, ma non avevo ancora il grandangolo e quindi le foto di prova che ho fatto sono state un totale fallimento. Però mi sono goduta un cielo spettacolare e decine e decine di stelle cadenti.

Bellezze, siamo arrivati alla fine dell’articolo. Spero di non avervi annoiati e spero che le foto vi siano piaciute. Lasciatemi un commento! Intanto io mi godo le spiegazioni di Licia Troisi e il suo La sfrontata bellezza del cosmo. Ci vediamo il 24 per la recensione!

Baci stellari!

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Tutte le foto dell’articolo sono state scattate da me, salvo quella dell’aurora boreale. Tutto il materiale fotografico è stato acquistato da me, a mie spese. Non ci sono sponsorizzazioni di nessun genere.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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