Il club delle lettrici compulsive

La lunga vita di Marianna Ucria – Dacia Maraini

La lunga vita di Marianna Ucria Book Cover La lunga vita di Marianna Ucria
Dacia Maraini
Romanzo storico
Rizzoli
1990
Cartaceo
264

Marianna appartiene a una nobile famiglia palermitana del Settecento. Il suo destino dovrebbe essere quello di una qualsiasi giovane nobildonna ma la sua condizione di sordomuta la rende diversa: "Il silenzio si era impadronito di lei come una malattia o forse una vocazione". Le si schiudono così saperi ignoti: Marianna impara l'alfabeto, legge e scrive perché questi sono gli unici strumenti di comunicazione col mondo. Sviluppa una sensibilità acuta che la spinge a riflettere sulla condizione umana, su quella femminile, sulle ingiustizie di cui i più deboli sono vittime e di cui lei stessa è stata vittima. Eppure Marianna compirà i gesti di ogni donna, gioirà e soffrirà, conoscerà la passione.

La lunga vita di Marianna Ucria è un romanzo di Dacia Maraini pubblicato nel 1990 da Rizzoli.

RECENSIONE DI ALICE

Protagonista del romanzo è la duchessa Marianna Ucria, nobildonna siciliana della prima metà del 1700, sordomuta dalla nascita.

È la vostra mutilazione a rendervi unica: fuori dai privilegi nonostante ci stiate dentro per diritto di nascita fino al collo, fuori dagli stereotipi della vostra casta nonostante essi facciano parte della vostra stessa carne.

A causa di questa sua condizione i genitori la danno volentieri in sposa a suo zio Pietro, nonostante la ragazza abbia solo tredici anni e trenta di differenza dallo zio.

Incastrata in matrimonio senza senso, affetto o amore, dove lo zio la cerca solo per riuscire a generare un erede e la tratta quasi alla stregua di un oggetto sessuale, a Marianna sembra di non avere una via d’uscita e che il suo destino sia segnato, come moglie e madre.

Sposare, figliare, fare sposare le figlie, farle figliare e fare in modo che le figlie sposare facciano figliare le loro figlie che a loro volta si sposino e figlino…. Voci dell’assennatezza familiare, voci zuccherine e suadenti che sono rotolate lungo i secoli conservando in un nido di piume quell’uovo prezioso che è la discendenza Ucrìa, imparentandosi, per via femminile, con le più grandi famiglie palermitane.

In realtà, a discapito delle consuetudini del tempo, la protagonista si rivela una donna straordinaria, con il coraggio di cercare a tutti i costi la propria libertà partendo dall’istruzione, negata alle donne della sua epoca. Proprio grazie alla sua condizione di “mutola” si dedicherà alla scrittura, unico mezzo per poter comunicare, girando costantemente con una tavoletta e materiale da scrittoio saldamente legato alla propria cinta.

Metaforicamente la mancanza di voce della protagonista potrebbe rappresentare la condizione di totale assenza di diritti e “voce” in capitolo accordata alle donne, che in Marianna prende però anche la piega di donna che grida la propria opinione attraverso le parole scritte.

La lunga vita di Marianna Ucria è un romanzo fortemente introspettivo, dove la protagonista compie un percorso di crescita fisica abbinato a una ricerca spirituale che farà, da un lato, crollare numerose certezze, portando alla luce una presa di coscienza su quanto possa esser forte una donna quando vuole fortemente ottenere qualcosa.

La ricerca di sé stessa, spingerà Marianna a trovare alcune risposte sulla sua condizione di sordomuta, ma soprattutto coinvolgerà il lettore in un costante flusso di pensieri nato dalla mente geniale di una donna determinata, che non passa il tempo a piangersi addosso bensì riflette e cerca sempre di porsi nuovi interrogativi per rendere le proprie giornate interessanti e produttive.

Questo libro per me è una rilettura, che dopo 20 anni ho fatto molto più che volentieri perché ho potuto apprezzare ancora di più il romanzo che mi ha “lanciata” nel mondo della letteratura. Ho dei ricordi bellissimi legati a quando imparavo a leggere in autonomia e, testarda come poche, ho deciso che dovevo cimentarmi in questo libro nonostante mia mamma fosse terrorizzata che una bimba di 6 anni si mettesse a leggere “un romanzo così serioso”.

Dopo qualche anno sono ancora qui, con gusti letterari che non potrebbero esser più distanti dal mondo della Maraini, ma sempre appassionata di libri e immersa nell’altro mondo, quello fantastico e infinito delle parole e tutto questo, in parte, lo devo a questo particolare romanzo.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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