Il club delle lettrici compulsive

La notte dell’incanto – Steven Millhauser

La notte dell'incanto Book Cover La notte dell'incanto
Steven Millhauser
Narrativa
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
144
Fornito dalla Casa Editrice
Sonia Folin

È un’afosa notte d’estate, e una luna quasi piena illumina una cittadina del Connecticut popolata di sogni e di sognatori. Il delizioso cast di personaggi che animano queste ore cariche di mistero e di promesse include tra l’altro un manichino che scappa dalla vetrina di un grande magazzino, una banda di ragazze adolescenti che si intrufolano nelle case altrui, rubano piccoli oggetti insignificanti e lasciano semplicemente foglietti che dicono “Siamo le vostre figlie”, un uomo ubriaco e solo che inciampa verso casa, uno scrittore frustrato di mezza età che mantiene il suo regolare appuntamento notturno con la madre di un amico d’infanzia, una giovane donna che incontra un amante fantasma sull’altalena nel retro di casa, tutte le bambole “in cui nessuno crede più”, lasciate abbandonate in soffitta, che magicamente prendono vita. A punteggiare le loro storie ci sono cori di voci notturne, suoni di insetti e un pifferaio che chiama i bambini dai loro letti.

Questo breve romanzo dal fascino fiabesco di uno dei massimi maestri della letteratura americana contemporanea ci racconta di un mondo soffuso di chimere e illusioni, ipnotico e ricco come il linguaggio che l’autore usa per tesserlo.

Scrive Millhauser: “Avevo in mente lo spirito di qualcosa come Sogno di una notte di mezza estate. Un movimento lento in una sonata per violino. Adagio cantabile.

In questo romanzo ho dato al cuore inquieto un po’ di spazio per respirare. Il giorno arriverà presto.” Steven Millhauser è uno dei massimi autori contemporanei americani: paragonato a maestri come Borges, Calvino, Nabokov, è uno stilista e un visionario la cui narrativa danza sull’orlo del preziosismo senza mai caderci dentro e la cui prosa non si limita ad aspirare alla condizione della musica ma la raggiunge compiutamente.

Steven Millhauser è autore di numerose opere di narrativa, tra cui Martin Dressler. Il racconto di un sognatore americano, che ha ricevuto il Premio Pulitzer nel 1997, e, più recentemente, We Others: New and Selected Stories, vincitore del The Story Prize e finalista del PEN/Faulkner Award. Il suo lavoro è stato tradotto in 15 lingue, e dal suo racconto Eisenheim the Illusionist è stato tratto il film The Illusionist – l’Illusionista. Ha insegnato allo Skidmore College fino al 2017 e vive a Saratoga Springs, New York.

Oggi partecipiamo al blog tour di La notte dell’incanto, un libro scritto da Steven Millhauser e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre blogger e farvi così un’idea più completa del libro.

La notte dell'incanto

La notte dell’incanto non è un libro per tutti i palati, vi avviso subito. A prima vista potrebbe sembrarvi davvero un libro strano perché è composto da tanti piccoli capitoli in apparenza slegati tra loro, con cambi repentini di atmosfera e di stile, alcuni capitoli sono scritti in terza persona e altri in prima, tanto per fare un esempio. Il registro linguistico di questo libro, che ha un po’ del surreale (ma è un surreale che a me piace tanto), è elevato, punto che va decisamente a suo favore.

Credo che ognuno di noi, in base ai propri gusti e alla propria sensibilità, possa vedere nel romanzo di Millhauser quello che vuole, quindi vi dico cosa ho visto io così poi, magari, faremo un confronto. Vi va?

Siamo in Connecticut, è una notte afosa di fine agosto e la cittadina in cui la storia è ambientata giace addormentata. Ben presto, però, scopriremo che non è davvero così.

Attraverso i brevi brani che formano ogni capitolo, Millhauser ci presenta i protagonisti di questa notte, lunga e infinita, portandoci avanti e indietro per le strade e i giardini bui ma non deserti, anzi. Tutti i personaggi si muovono nella stessa nottata, con scopi diversi, con storie diverse, con passati diversi e con futuri che saranno, giocoforza, differenti perché ogni singola scelta porterà delle conseguenze quando, purtroppo o per fortuna, arriverà il mattino.

Ultima partita
L’estate è finita
Cri-cri, cra-cra
Anche tu, lo sai
Cri-cri, cra-cra
Un bel dì morirai

I personaggi sono unità che fanno parte di un tutto più ampio che se ne frega delle storie dei singoli, e tutto è ammantato da un’atmosfera onirica a tratti opprimente, ma liberatoria allo stesso tempo. Sono appena accennati, caratterizzati quanto basta, e questo li rende sfumati proprio come i colori della notte illuminata solo dalla luna.

La notte dell’incanto è un libro che gioca sulle antitesi, che unisce realtà (i ragazzi che commettono bravate per il gusto di sfidare la sorte) e fantasia (il manichino che, colpito dalla luce della luna, prende vita nella vetrina), che mette in confronto sogni e speranze con aspettative disilluse e rassegnazione, che nasconde cose impossibili e da mantenere segrete per forza o per convenzione.

Nella trama, l’autore fa riferimento a Sogno di una notte di mezza estate e secondo me è un paragone calzante perché ne rievoca le atmosfere, anche se non i temi. La notte dell’incanto mostra come sia facile passare dal sogno all’incubo e come spesso i sogni si infrangano contro il duro muro della realtà e, allo stesso tempo, come i sogni servano per mantenerci vivə e liberə.

Uscite, uscite, ovunque voi siate, sognatori ed emarginati, indolenti e disgraziati, cercatori d’ombre, orfani di sole. Uscite, uscite, impostori e ciarlatani, buoni a nulla e morti di fame, falliti, reietti, banditi dalla luce, beniamini delle tenebre. Venite, tutti voi, disonesti e addolorati, con i vostri pensieri neri e le vostre febbrili visioni rosse, venite, voi Ishmael da strapazzo, con i vostri occhi azzurri tristi, venite, sciacquette, sfigati, bisbetici e lagnosi, condannati e abbandonati, inetti e incapaci, venite, venite, pallidi romantici e ubriachi tontoloni, vecchie glorie e giovani promesse rimaste tali, voi, derisi dal sole e maledetti dalla luce, abitanti delle tenebre: uscite, uscite nella notte.

Tempesta estiva e Stella Nera, Coop, Janet, Laura, Danny e Smitty, Pierrot e Colombina. Vi aspettano tutti in La notte dell’incanto.

«Mi piacciono i segreti» dice lei. «A te no?»

Mi sarebbe piaciuto da matti leggere questo libro al liceo perché avevo un professore di Italiano ferratissimo sulle figure retoriche e questo libro ne è pieno. Saprete riconoscerle tutte?

Avete letto La notte dell’incanto? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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