Il club delle lettrici compulsive

Lavorate voi – Frank Gramuglia

Lavorate voi Book Cover Lavorate voi
Frank Gramuglia
Narrativa
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
156
Fornito dalla Casa Editrice

Oggi parliamo di Lavorate voi, il nuovo libro di Frank Gramuglia pubblicato da Mondadori.

Doveva essere un blog tour, ma il libro non è piaciuto a nessuna delle blogger che ha preso parte all’evento. Abbiamo quindi deciso di postare ugualmente le tappe, visto che per prepararle abbiamo letto il libro. La mia era “Perché leggerlo”… Beh, non è andata benissimo…

Di solito amo scrivere le tappe “Perché leggere il libro” perché mi permettono di fare recensioni in modo un po’ diverso dal solito, concentrandomi su punti specifici, ecc. Questa volta però è difficile perché, in realtà, ho odiato quasi ogni pagina di Lavorate voi.

Eh.

Facciamo un Perché non leggerlo?

Per la trama.

Federico ha una vita di merda, un lavoro che odia, pochi soldi, sesso occasionale più o meno scadente e una storia d’amore complicata. Come molti altri trentenni. Frank Gramuglia racconta la sua storia in questo romanzo cinico, oltraggioso e politicamente scorretto, in cui si ride, ci si emoziona e, a volte, capita di ripensare a ogni scelta sbagliata che abbiamo fatto solo per noia o per abitudine.

«Pensavo che vorrei scappare in Thailandia, farmi una skinny teen di quelle che si vedono su YouPorn, portarla a Las Vegas, videochiamare mia madre e dirle: “Ciao, mamma, questa è mia moglie”, solo per vedere la faccia che fa. Pensavo che trovare un pretesto per litigare prima di partire per un lungo viaggio può aiutarti a sentire meno la mancanza della persona da cui ti separi. Pensavo che, comunque, non avrei mai il coraggio di andarmene da qui. Pensavo a quanti pochi uomini rifiuterebbero le donne che chiamano “amiche” se queste ultime gliela sbattessero esplicitamente in faccia. Pensavo che, quando ho poco tempo, mi piacerebbe entrare in camera e trovare Camille con i preliminari già fatti. Pensavo che se dovessimo fare la conta degli orgasmi ricevuti e procurati, Camille me ne dovrebbe un bel po’. Pensavo che disporre di molto denaro può facilitare i tradimenti. Pensavo che quando le persone ti piazzano lì una battuta, in realtà, spesso, stanno manifestando il loro vero pensiero. Pensavo che molte persone lavorano più tempo di quanto ne passino a dormire. Pensavo che “birra media” è un’espressione che uso spesso. Pensavo al mio timore che Camille possa lasciarmi per andare con uno più ricco. Pensavo che quando bevi e ti droghi per parcheggiare fuori la realtà, lei si fa sempre più famelica e più affamata. Pensavo che i soldi forniscono libertà; ma per avere i soldi bisogna lavorare, e il lavoro toglie la libertà.»

La colpa è assolutamente mia. Già da qui avrei dovuto capire che non mi sarebbe piaciuto. Uno che riesce a “scherzare” su un fenomeno triste e terribile come la prostituzione minorile, una vera e propria piaga sociale che distrugge la vita di giovanissime vittime… beh, dai, come fa a essere nelle mie corde? Avevo letto solo la prima parte della trama e non mi sembrava malaccio, ma mi sbagliavo. Di grosso.

Intendiamoci, sono la regina del black humor. Raramente mi scompongo, ma non rido mai quando sono i deboli e gli indifesi a rimetterci.

Per le prime impressioni di lettura (che si sono poi rivelate esatte).

È oggettivamente brutto, con alcuni strafalcioni che addio, cara maestra di italiano delle elementari. Capisco la non voglia di lavorare, ma almeno l’italiano quando si scrive un libro… La consecutio temporum non è un’opinione!

Che poi… fossero tutti qui i problemi, sarei anche stata in grado di passare oltre… ma no, perché c’è molto di più.

È un libro razzista.

Anno 2022. Parlare di terronia e terroni, ancora, con le attuali condizioni politiche e sociali? Ma veramente?

Per dire, anche Bisio ha recitato in Benvenuti al sud e nel film partiva da Milano con il giubbotto antiproiettile cantando Oh mia bela Madunina, ma il taglio dato era assolutamente diverso, non spocchioso, non campanilistico, irriverente il giusto, senza essere uno stereotipo forzato. In Lavorate voi ho trovato un cercare la risata a tutti i costi facendo del facile e becero umorismo (da quattro soldi)… No, non mi è piaciuto per nulla.

È un libro sessista.

Lo so, ogni minuto si grida al sessismo, ma se lo facciamo c’è un motivo. Non siamo pazze isteriche con, cito dal libro, una tendenza innata alla prostituzione.

Perché è il 2022 e la storia che le donne siano tutte put***e e gli uomini tutti str***i ha stufato. Tanto.

Anche qui apro una parentesi, visto che è una recensione super negativa e voglio essere il più precisa possibile. Nella caratterizzazione di un personaggio ci sta che abbia brutti pensieri non condivisibili e scorretti, anche crudeli… davvero, ci sta tutto. Anche la trama orrenda poteva starci. Ma c’è un grosso, enorme MA. Ci deve essere un messaggio di fondo, ci deve essere un’evoluzione in un senso o nell’altro (perché mica ci deve essere sempre il lieto fine con il personaggio principale che impara dai suoi errori e si eleva dalla sua misera condizione. No, non è scritto nella roccia che debba avvenire). Ecco, qui non c’è. Federico non evolve, resta uguale a se stesso, disgustoso e nauseante.

Fa, dice e pensa cose allucinanti e assurde, sia per le situazioni sia per il periodo in cui il libro è ambientato, ovvero i giorni nostri. Ehi, de gustibus, eh. Magari voi lo troverete geniale… ma, se avessi un camino e se non ci fossero più di 30 gradi, saprei esattamente che fine far fare a sto libro.

Credo non ci sia nulla dell’autore in Federico, ma mi chiedo comunque come si possa scrivere un libro del genere sapendo di avere una responsabilità non da poco nei confronti də numerosissimə follower giovanissimə che ha sui vari social.

E per favore, non cominciate nemmeno a pensare che “Un libro è solo un libro” perché sapete benissimo che non è così, anzi! I libri hanno smosso idee, fomentato rivolte… non a caso nei regimi totalitari li bruciavano ed era in vigore la censura (accade ancora oggi). E non voglio assolutamente censurare Lavorate voi, ci mancherebbe. Solo che non c’è un trigger warning, un’età consigliata, una postfazione che spieghi determinate scelte. Nulla di nulla.

Perché ci sono un sacco di spiegazioni da dare, qui.

Nella casellina spoiler entro nei dettagli.

Per la volgarità gratuita.

Capisco che si debba caratterizzare un personaggio ma, santo cielo, le elementari le abbiamo finite. Chi dice un sacco di parolacce non è un “figo”. È solo irritante…

Mi sarebbe piaciuto vedere un qualche genere di cambiamento, un minimo di evoluzione, una sorta di folgorazione sulla via di Damasco. E invece nulla. Zero.
Solo soldi più facili e sesso meno occasionale. Bella roba.

Messaggi tra le righe, spunti di riflessione? Niente di niente. Il deserto.
Insulti alle donne, a chi non rispetta i canoni estetici del protagonista, a chi non è di Milano al 100%? Quanti ne volete. Che noia. Tutto sforzato, tra l’altro.

Ho provato a leggere Lavorate voi perché è giusto uscire dalla propria comfort zone, perché è doveroso dare una possibilità, perché a volte l’apparenza inganna. In realtà ho provato quasi un senso di repulsione.

Lo so, sono parole molto dure, di solito riesco a edulcorare di più quello che penso, non per mancanza di onestà, ma per non ferire i sentimenti di chi ha cercato di scrivere un libro al meglio delle proprie possibilità. Questa volta non ci riesco.

Nella quarta di copertina c’è scritto che è politicamente scorretto? Benissimo. Questa non è una recensione politicamente corretta. “Dall’altra parte” si sta in questo modo.

In sintesi, a me non è piaciuto per nulla, ecco perché la tappa di Lavorate voi è diventata un “perché non leggerlo”, tocca troppo i miei personali trigger e quindi non sono in grado di apprezzarlo. In definitiva, è la lettura peggiore dell’anno.

Aspetto i vostri commenti.

Avete letto Lavorate voi? Vi aspetto per commentarlo!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.