Libri da evitare quando sei a dieta! Oggi partecipiamo al blog tour di Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni, il primo libro di Arianna Mortelliti, pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Il libro
Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni – Arianna Mortelliti
Arturo Baldi, novantacinque anni, viene portato d’urgenza in ospedale, dove scivola in un coma profondo. A dispetto dei neurologi, che lo escludono categoricamente, la coscienza di Arturo è ancora vigile. In questo misterioso tempo sospeso Arturo riesce a sentire, uno per uno, tutti i componenti della famiglia che vengono a fargli visita in una incessante sequenza di confessioni, sfoghi, preghiere. In quei meandri della coscienza, domina il faccia a faccia con Dado, il fratello inquieto, il pittore talentuoso, il ribelle che manca da anni dentro il teatro famigliare. In questa sorta di popolata immobilità, Arturo risale dall’infanzia fino alla costruzione della grande famiglia che ora, intorno al suo letto, stilla parole e memoria. Così seguiamo l’amore che lo lega a Carolina da tutta una vita, le figlie Dori e Fiore, le nipoti Margherita e Nina, prossima alle nozze, e la pronipote Anna, che ha ereditato dal prozio mai conosciuto l’occhio e la mano da pittrice. Dado è lo specchio per tornare indietro nel tempo, nel formicolio di segreti che alligna là dove la famiglia sembra più salda. Arianna Mortelliti, alla sua prima prova narrativa ma cresciuta alla scuola del nonno Andrea Camilleri, scrive un romanzo decisamente intrigante, calibrando suspense e informazioni all’interno di una struttura a dialoghi che, progressivamente, scioglie nodi e ambiguità.
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Sapete che le tappe dei blog tour sono sempre una sfida. Quando mi è stato proposto di partecipare al blog tour di Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni, mi è venuta immediatamente voglia di peperoni grigliati, fatti e conditi con la ricetta che mi ha dato Giuseppina (ricetta infallibile antiacidità, ve lo giuro! Prima o poi ne parleremo nella rubrica Una compulsiva in cucina!). Mi è bastato leggere la parola per avere un riflesso pavloviano, in pratica. E poi mi è tornato in mente questo articolo di Sally… Quindi, siccome ogni scusa è buona per parlare di cibo, ecco un aggiornamento!
Libri da evitare quando sei a dieta!
In linea di massima, evitate i libri ambientati in Francia, in Italia, nel Regno Unito, in Spagna e in Grecia. Poi… niente libri in cui ci siano delle festività perché Natale e ringraziamento sono un pericolo per la linea. Evitate come la peste libri il cui titolo comprende parole come cup-cake, cioccolato, cannella, zucchero, pasticcini, pasticceria, ristorante e compagnia bella. Dai, con questi qui è cercarsela!
Occhio anche ai libri ambientati in altri continenti, tipo Vorrei farla finita, ma anche mangiare toppokki di Baek Sehee. La mia tappa è stata letteralmente una ricetta. Ho fatto un Banana Bread per fare le foto da includere nell’articolo… e poi l’ho mangiato! Cosa avrei dovuto fare, altrimenti?
Comunque, sempre per restare su questo libro, ho cercato cosa fossero i toppokki. Ecco, sono gnocchi di riso. Gnocchi di riso = Cina = «Davide, ti va un cinese per cena?»
Capito come funziona?
Libri da evitare quando sei a dieta!
La stessa cosa mi è successa quando mi hanno proposto il blog tour di Emily in Paris di Catherine Kalengula. In quell’occasione ho preparato i Croque Monsieur.
Ma non è nemmeno stata la prima volta… vi ricordate quando abbiamo preparato la cena indiana per il blog tour di Food Obscura, scritto da Dylan Thuras e Cecily Wong?
O quando una sera io e Sally ci siamo messe in testa di fare gli scones e abbiamo girato il reel più brutto della storia? Perché secondo voi ci è venuta questa idea per la quale sono andata fino in Svizzera a comprare la clotted cream? Perché abbiamo letto degli scones in qualche libro, ecco perché!
Tempo fa ho letto Il regno dei malvagi di Kerry Maniscalco. Mi sono detta “Beh, dai, è un fantasy. Nei fantasy in genere si mangia poco…” Ah ah! Illusa. La famiglia della protagonista ha un ristorante. Ed è ambientato a PALERMO. Addio! Datemi un’arancina, presto!
Libri da evitare quando sei a dieta!
Anche con PumpkinHeads (Rainbow Rowell & Faith Erin Hicks) me la sono cercata.
Dalla recensione:
In questo modo, avrete l’occasione di visitare tutte le attrazioni del Campo… e di farvi venire fame! Devo assolutamente parlare di questa graphic novel a Sally perché anche lei, come me, è amante della zucca in tutte le sue forme ed è ora che proviamo qualche ricetta nuova… Se ci seguite su Instagram, magari avrete anche visto le foto della nostra cena a base di zucca per la quale Sally ha cucinato instancabilmente per ore e ore… ecco, la pizza alla zucca è strabuona! Ma basta divagare perché anche PumpkinHeads offre un sacco di spunti culinari! Torte di tutti i tipi, mele caramellate, marshmallow cotti sul fuoco… ho ufficialmente fame!
Poi ci sono anche gli insospettabili, quei libri che sembrano innocui, ai quali provi ad approcciarti con solo un gambo di sedano nello stomaco (per modo di dire. Mai successa, questa cosa, anzi! Se mai dovessi dirvi che ho mangiato solo un gambo di sedano, di sicuro è una richiesta d’aiuto, quindi mobilitatevi perché significa che sono stata rapita).
Un esempio? Blog tour di Creature luminose, scritto da Shelby Van Pelt.
La scena: «Sally, è un blog tour. Vuoi scegliere una tappa o fai la recensione?»
«Faccio la recensione. La voce narrante è un polpo. Che tappa vuoi che faccia? La ricetta del polpo in insalata?»
Dieci minuti dopo ero in pescheria. Ok, forse sono un peliiiino influenzabile, però dai!
Nella black list finiscono anche tutti quei libri che hanno addirittura le ricette al loro interno. Si può essere così sfacciati?
Se invece volete scegliere consapevolmente, sapendo che poi passerete almeno otto ore in cucina, allora è facile facile.
Filippo Venturi scrive gialli (gialli belli belli) ambientati a Bologna. Sia lui sia il protagonista dei suoi libri hanno un ristorante. La serie, al momento, conta tre titoli: Il tortellino muore nel brodo, Gli spaghetti alla bolognese non esistono e È l’umido che ammazza.
Oppure, se volete farvi DAVVERO del male, leggete i libri di Serena Venditto. Grand Hotel è ambientato a Napoli nel periodo di Natale…
Comunque, visto che oggi la prova costume la superiamo domani, vado a leggere Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni. E lo so che mi verrà fame un’altra volta. Tra l’altro, Arianna Mortelliti è la nipote di Camilleri. Quindi… Arianna Mortellitti = Andrea Camilleri = Sicilia = HO FAMEEEE!
Quali sono i vostri libri da evitare quando sei a dieta? Aspetto la vostra lista! E nel frattempo, siccome oggi è il mio compleanno, preparo una torta, una di quelle trovate nei libri con i titoli che già so che mi metteranno nei guai… Com’è dura la vita di una bookblogger!
Leggerete Quella volta che mia moglie ha cucinato i peperoni? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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