L'interpretazione dei sogni
Saggio
Newton Compton
2014
Digitale - Cartaceo
477
A. Ravazzolo
Con "L'interpretazione dei sogni" Sigmund Freud ha avviato una delle grandi rivoluzioni del Novecento divulgando la sua teoria dei processi inconsci. In nessuna altra opera è riuscito a coniugare in modo così brillante l'esigenza della completezza e del rigore con quella della chiarezza e della semplicità dell'esposizione. Tanto da rendere questo libro una sorta di passepartout in grado di aprire tutti gli accessi principali ai concetti della psicoanalisi. Alla vita onirica e alla sua interpretazione viene riconosciuto un ruolo fondamentale per la comprensione delle patologie psichiche - nevrosi e psicosi - ma anche delle motivazioni di tanti nostri atteggiamenti e peculiarità caratteriali. Spiegare cosa si nasconde dietro l'apparente bizzarria delle immagini e dei contenuti del sogno equivale, per Freud, a penetrare nei meandri della nostra psiche, a scoprire desideri e pulsioni rimossi, a dissotterrare un materiale affettivo e mentale preziosissimo, che la coscienza tende ad occultare perché "inaccettabile". Il raggiungimento di tale consapevolezza è il primo, importantissimo passo verso la conoscenza del nostro Io più autentico.
Oggi Alice ci parla di L’interpretazione dei sogni, un saggio psicologico scritto dal padre dalla psicoanalisi Sigmund Freud nel 1899 e pubblicato da Newton Compton Editori.
Il titolo originale dell’opera freudiana è “Die Traumdeutung”, è divenuta una delle più conosciute dell’autore e si prefigge di scandagliare l’attività onirica; essa riveste un’importante ruolo all’interno del pensiero psicanalitico in quanto possiamo definirla come libera associazione di idee e strumento tramite il quale poter indagare l’inconscio, senza la censura imposta dallo stato di veglia.
Il pazzo è un sognatore sveglio.
Nella sua opera, Freud si pone e risponde a una domanda cardine: Cos’è il sonno?
Secondo l’autore possiamo definire sonno la perdita di conoscenza per un determinato periodo di tempo, caratterizzata da cinque stadi distinti che vanno dalla veglia alla fase REM, ossia quella in cui si sogna.
I sogni ci rammentano continuamente cose a cui abbiamo cessato di pensare e che da lungo tempo hanno perso importanza per noi.
Composta da sette capitoli, la parte centrale e più imponente dell’opera si focalizza sul simbolismo e il significato dei sogni, visti come soddisfazione del desiderio, tralasciando il contenuto vero e proprio del sogno.
Un esempio su tutti sono i sogni angoscianti, ossia l’anticamera di quei desideri poco accettabili a livello conscio trasformati/deformati dalla menta umana per mascherarne la reale natura. Questa distorsione spiegherebbe anche come, una volta sveglie, le persone abbiano serie difficoltà ad approcciarsi al ricordo del brutto sogno.
Dimenticare è molto spesso determinato da un motivo inconscio e permette sempre di dedurre le intenzioni segrete della persona che dimentica.
Questo libro, per Freud, rappresenta il primo grande tentativo di esposizione della sua teoria sull’inconscio dinamico, che si crea durante l’infanzia ed è continuamente attivo in ogni mente umana.
È ovvio che il sogno sia l’appagamento di un desiderio, dato che nulla, all’infuori di un desiderio, è in grado di mettere in moto il nostro apparato psichico.
Sono numerosi i rimandi a episodi di vita personali dello stesso autore e dei suoi pazienti, per questo motivo l’intera opera risulta a carattere fortemente personale in quanto cita un sogno riguardante la morte del padre, il matrimonio e la nascita dei figli. Nei suoi sogni, nota Freud, i dettagli delle esperienze da adulto si fondono con i ricordi d’infanzia.
Nel mio modo di scoprire la soluzione del sogno vengono rivelate cose che non ero disposto ad ammettere nemmeno a me stesso.
Ovviamente non posso consigliare la lettura di un “romanzo” di questo tipo a chiunque. Io stessa ho faticato a seguirne il flusso in più punti, nonostante abbia delle competenze specifiche che mi fanno comunque amare ciò che nasce dalla brillante mente di Freud. Si tratta della storia di una vita raccontata attraverso il mondo dei sogni, è qualcosa di complesso ed estremamente innovativo per l’epoca, tale da farci pensare a un nuovo genere di letteratura e approccio alla mente umana.
Sigmund Freud è un genio, si può ammirarlo o meno, ma è innegabile: il suo pensiero ha rivoluzionato il modo in cui molti ricercatori si approcciavano ai disturbi mentali, proprio come Einstein nel mondo della fisica o Darwin per la genetica.
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