Il club delle lettrici compulsive

Morte di uno sceneggiatore – MC Beaton

Morte di uno sceneggiatore Book Cover Morte di uno sceneggiatore
Hamish Macbeth #11
MC Beaton
Giallo
Astoria
2022
Digitale - Cartaceo
240
Fornito dalla Casa Editrice
Chiara Libero

Nuovo caso per Hamish. Patricia Martyn-Broyd, scrittrice inglese in crisi creativa, si è ritirata da anni sulle Highlands in cerca di un'ispirazione che però non arriva. Per sua fortuna, un produttore di Glasgow decide di sceneggiare un suo vecchio romanzo e di girare a Drim, paesino a pochi chilometri da Lochdubh. L'arrivo di troupe e cast è una sferzata di vita per il villaggio, e i suoi abitanti (specialmente le signore) fanno a gara per apparire come comparse. Ben presto, però, Patricia scopre che lo sceneggiatore ha stravolto trame e personaggi, e la protagonista sembra essere stata scelta più per la sua carica erotica che per le capacità recitative. Patricia, furibonda, cerca di fermare in ogni modo la produzione, ma non trova un appiglio legale per farcela. Quando sceneggiatore e attrice vengono trovati uccisi, finisce inevitabilmente in cima alla lista dei sospettati. Hamish cerca di far luce sulla verità, sbattendo il muso contro lo squallore del sottobosco del mondo delle produzioni tv, le gelosie paesane e un nuovo superiore, se possibile più fastidioso del già insopportabile Blair.

Oggi parliamo di Morte di uno sceneggiatore, una nuova avventura di Hamish Macbeth, il poliziotto delle Highlands nato dalla penna di M.C. Beaton. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più completa del libro.

Morte di uno sceneggiatore

La serie, per ora è così composta:

  1. Death of a Gossip (1985 e inedito in Italia)
  2. Death of a Cad (1987 e inedito in Italia)
  3. Death of an Outsider (1988 e inedito in Italia)
  4. Morte di una moglie perfetta
  5. Morte di una sgualdrina
  6. Morte di una snob
  7. Morte di un burlone
  8. Morte di un’ingorda
  9. Morte di un nomade
  10. Morte di un seduttore
  11. Morte di un guastafeste
  12. Morte di un macho
  13. Morte di un dentista
  14. Morte di uno sceneggiatore

Cominciamo?

 La tranquilla vita delle Highlands sta per essere sconvolta dall’arrivo di una troupe televisiva. Un romanzo ormai fuori catalogo scritto da Patricia Martyn-Broyd, da poco trasferitasi a Lochdubh in cerca di ispirazione, sta per essere trasformato in uno sceneggiato televisivo e la location è stata scelta: si girerà a Drim, un paesino alle porte di Lockdubh.

Patricia però non aveva messo in conto degli stravolgimenti che lo sceneggiatore avrebbe apportato alla sua trama fin troppo ricercata. Il caso delle maree crescenti, da fine e aristocratico romanzo d’altri tempi, sta per essere trasformato in un film quasi erotico, ai limiti dell’osceno, non solo per Patricia, ma anche per il pastore Colin, per la piccola comunità di Drim e per il gelosissimo marito di Penelope, l’attrice protagonista che finisce mezza nuda addirittura sulla copertina della ristampa del libro.

Il delitto è praticamente servito su un piatto d’argento.

Hamish è sempre una sicurezza. Leggere libri ambientati in Scozia per me è sempre un rischio perché è uno dei luoghi che più amo al mondo (nonché posto in cui mi piacerebbe vivere. E non importa, se fa freddo, se c’è vento o se ci sono i midges!).

Questa volta devo dire che ho davvero sentito la mancanza di Priscilla. La giovane è a Londra e non se ne hanno notizie da un po’. Anche Hamish sente la sua mancanza, nonostante i trascorsi burrascosi tra i due.

In Morte di uno sceneggiatore la Beaton l’ha proprio maltrattato. “Povero Hamish” è stato il mio pensiero ricorrente per quasi tutta la lettura perché credo che questo sia il libro in cui ha preso più due di picche che in tutti gli altri sommati. E quasi tutti dalla stessa persona, oltretutto!

Non voglio entrare nei dettagli, perché è un giallo e il rischio di spoiler è altissimo. L’unica cosa che vi posso dire è che il giallo è davvero ben costruito. Mi sono divertita tantissimo a cercare di indovinare le varie dinamiche (fallendo miseramente, diciamolo!).

A differenza degli altri volumi, è stato dato spazio anche alla vita di alcuni degli abitanti di Drim. Alcuni di questi li avevamo già incontrati in Morte di un seduttore (e no, Alice non ha imparato a fare una messa in piega diversa da quella retrò degli anni ’60) e qui possiamo finalmente approfondire. Non che sia tutto bellissimo, eh. Una caratteristica che Beaton si porta di romanzo in romanzo, di personaggio in personaggio, è la meschinità che anima quasi tutte le persone che incontriamo.

Anche Hamish, per quanto mi piaccia, a volte ha delle uscite proprio infelici. Che non sia uno stinco di santo lo sappiamo già (e qui c’è una scena che mi ha fatta morire dal ridere), ma ecco, non è quasi ami animato da voglia di giustizia pura e semplice. È sempre più alla ricerca della tranquillità.

Di certo, e questo ormai lo sappiamo perché siamo al quattordicesimo libro (in inglese), undicesimo se consideriamo solo quelli usciti in italiano (Astoria, io non dimentico. Non dimentico e aspetto), il Hamish non è ambizioso, ma in questo non ci ho mai visto nulla di male. Ci sta essere felici della propria esistenza, anzi, a voler ben guardare, è una caratteristica piuttosto rara ed è anche giusto che venga preservata. Tuttavia, mentre in libri come Morte di un nomade (quello dell’omicidio in camper che ho letto mentre ero in Scozia in camper. Sì, rido ancora per la coincidenza, soprattutto quando venivano nominati i luoghi in cui mi trovavo) mi era parso avesse più a cuore le persone della sua quotidianità, ma in questo ho avuto la sensazione che fosse più distaccato, più freddo…

Bisogna anche ammettere che quasi nessuno gli rende la vita facile, in effetti…

Compare Angus, il bizzarro veggente, e credo che sia uno dei miei personaggi preferiti di tutta la serie. E mi piacerebbe da morire vederlo interagire con altri personaggi del mondo Beaton. Dai, vi immaginate una scena con Angus e Agatha Raisin? Chissà se l’autrice (mancata a fine 2019, purtroppo) ha mai pensato a una sorta di crossover… Non ci resta che aspettare e andare avanti a leggere i suoi libri.

La Beaton è bravissima con le descrizioni dei luoghi. Le sue ambientazioni sono magiche e, se come me avete avuto la fortuna di poter visitare la Scozia, vi sarete resə conto di quanto siano realistici i paesaggi inserisce nei suoi libri.
Se volete vedere un po’ di Scozia attraverso i miei occhi, seguite il blog anche sul profilo Instagram. Le foto del viaggio le trovate qui.

Tornando al libro, lo sapete che amo follemente il modo diretto in cui scrive MC Beaton. Con poche frasi è in grado di delineare situazioni e personaggi, senza girarci troppo intorno e senza perdersi in inutili giri di parole.
Se questo stile vi ispira e siete amanti del giallo classico, date una possibilità ad Hamish. Sono certa che saprà conquistarvi!

E adesso mi metto qui, buona buona, ad aspettare il prossimo libro. Il titolo è Morte di un tossicomane e dovrebbe arrivare nelle librerie ad agosto.

Avete letto Morte di uno sceneggiatore? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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