Narrativa - Romanzo rosa
Self-Publishing
2022
Digitale - Cartaceo
348
Fornito dall'autrice
Oggi partecipiamo al review tour di Non smette di piovere, il nuovo libro di Emma Mei. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Finalmente torna Emma Mei con un nuovo libro. La crescita di questa autrice è straordinaria, a mio parere, perché Non smette di piovere è un libro potente, intenso e profondo.
Non voglio dirvi molto sulla trama perché ogni pagina è una scoperta, però posso dirvi che non è così scanzonato come potrebbe sembrare a prima vista.
La storia è raccontata dal punto di vista di Viktoria, americana di origini tedesche che lavora nella ditta di famiglia. Si occupa di design, ma non solo, perché Vik è una vera stacanovista. Nella sua vita pare non ci sia spazio per lo svago, a parte qualche uscita con Rose, la sua migliore amica. Sicuramente, non c’è spazio per l’amore.
E quando capisce di essersi presa una cotta per il bel Logan, amico e socio del fratello, nella sua vita c’è un piccolo terremoto… il primo di una serie, direi.
Mikael, il fratello di Viktoria, è uno dei personaggi che ho preferito. Sembra scemo, sempre con la battuta pronta, sempre pronto a fare scherzi anche di dubbio gusto, ma invece nasconde una personalità incredibile. Ha “l’occhio lungo”, come si suol dire, e capisce più di quanto non faccia intendere, soprattutto quando c’è di mezzo la sorella.
Il personaggio che invece ho amato meno è proprio Logan… un po’ troppo “palo nel…” beh, avete capito, però ci sta considerando la severa disciplina che si autoimpone in quanto maestro di arti marziali.
Uno dei punti di forza di Non smette di piovere è proprio il rapporto tra i personaggi. Logan e Mik sono amici da sempre e sono anche soci. Insieme, infatti, hanno aperto il dojo in cui lavorano come insegnanti di varie arti marziali ed è bellissimo vederli insieme, nonostante le scene siano poche. Ma la stessa sensazione l’ho avuta vedendo interagire Mik e Vik. Mikael è la parte scanzonata, quella giocosa che ognuno di noi dovrebbe avere. Logan e Viktoria, per contro, sono la pura razionalità, rappresentano il senso di responsabilità.
Il libro è diviso in tre parti perché, a un certo punto, accade qualcosa che non posso assolutamente dirvi, ma che cambierà le vite di tutti.
Viktoria è il personaggio che più evolverà durante l’arco narrativo. Suo malgrado, dovrà imparare a guardarsi dentro e ad affrontare i suoi demoni interiori, quelli che non le permettono di vivere davvero pienamente la sua vita.
Sembra quasi sempre in competizione con se stessa e non riesce a lasciarsi andare completamente perché, nella sua testa, non c’è spazio per il fallimento e questa qualità, molto utile sul lavoro, si rivela essere un’arma a doppio taglio nella vita privata.
Si parla di dolore, di rinascita, di abbandoni, di elaborazione, di famiglie che non comunicano come dovrebbero ma che imparano a farlo nei momenti più difficili.
Ho adorato il modo in cui Emma Mei ha descritto tutta la seconda parte. Naturalmente non posso entrare nei dettagli, non voglio fare nessun genere di spoiler, ma vi assicuro che, essendoci passata di recente, è proprio così come lei descrive.
So che le mie parole potrebbero sembrarvi un po’ sibilline, ma quando arriverete a Nella tempesta vi sarà tutto più chiaro, promesso.
Non smette di piovere è un libro che vi metterà davanti a quella che è l’essenza della vita di ciascuno di noi. Perché purtroppo è vero che possono accadere cose che ci fanno mettere tutto in discussione, che cambiano la nostra percezione del mondo e ristabiliscono le priorità. E non è sempre semplice affrontarle. Affatto.
Lo so che autocitarsi è un po’ arrogante, ma quando ho scritto la tappa del blog tour di Di turno la notte di Natale ho scritto questo:
Il dolore è egoista… Quando soffriamo, pensiamo sempre che ci sia solo il nostro dolore e che quello degli altri sia sempre meno o meno importante. Non è un meccanismo consapevole, ma è così che funziona. Credo sia parte dell’elaborazione del lutto.
Non smette di piovere mi ha dato la conferma che questo non è solo un mio pensiero.
Non fraintendetemi però, eh. Non smette di piovere non è un libro angosciante o pesante. Certo, si toccano argomenti difficili, ma Emma Mei lo fa con leggerezza (che non vuol dire superficialità, anzi!), con delicatezza, complici anche alcuni dei personaggi secondari. Uno su tutti? Francesco. Adorabile! E ti capisco, caro, quando parliamo di ananas sulla pizza! Hai tutta la mia solidarietà!
Tra lanterne di carta, serate alcoliche alternate ad altre decisamente bollenti, leggende giapponesi e tecniche di respirazione, Viktoria imparerà a vivere davvero la sua vita? Non sarò di certo io a dirvelo, ma vi consiglio di leggere il libro perché è una carezza per l’anima.
Di Emma Mei ho letto Sweet Doris, suo libro d’esordio (dolcissimo e che mi è piaciuto molto), ma qui, con Non smette di piovere, c’è uno scatto in avanti davvero notevole. Ve l’avevo detto che era un’autrice da tenere d’occhio!
Mi piacerebbe potervi dire di più, ma non è proprio possibile, quindi leggetelo così poi ne parliamo!
Prima di salutarvi, vi lascio il link all’intervista ad Emma Mei, rilasciata in occasione del blog tour di Sweet Doris. La potete leggere qui.
Avete letto Non smette di piovere? Vi aspetto per commentarlo!
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Grazie per le belle parole! <3