Perché il re degli elfi odiava le storie
Il Popolo dell'Aria #3,5
Fantasy
Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
192
Fornito dalla Casa Editrice
Francesca Novajra
Prima di essere un principe crudele o un re malvagio, Cardan è stato un bambino e poi un ragazzo con un cuore di pietra. Attraverso le pagine di questo libro si getterà luce sulla vita drammatica dell'enigmatico Sommo Re del Regno degli Elfi. Si ricorderanno momenti fondamentali della sua storia, che in certi casi suoneranno familiari ai lettori della trilogia "The Folk of the Air", raccontati tutti dal punto di vista di Cardan. Ci sarà spazio per una storia d'amore che fa battere il cuore, per avventure spericolate, ma anche per lo humour, ingredienti di una saga che ha incantato i lettori di ogni dove. Ad arricchire il tutto, poi, le illustrazioni a colori di Rovina Cai.
Oggi partecipiamo al review party di Perché il re degli elfi odiava le storie, un libro scritto da Holly Black, e pubblicato in Italia da Mondadori. Prima di cominciare vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Adorato e odiato dal giorno in cui è venuto alla luce, principe del mondo magico, cresciuto senza amore e con una gatta per nutrice, nato in una famiglia con troppi eredi e una brutta profezia sulla testa. Forse non c’è poi da sorprendersi che Cardan sia venuto fuori così; la vera sorpresa è che sia riuscito a diventare il Sommo Re della Terra degli Elfi. Per qualcuno, Cardan è un po’ come un’abbondante sorsata bevuta d’un fiato, di quelle che ritemprano, ma bruciano la gola.
Potreste permettervi di dissentire. Lui si permette di infischiarsene.
Questo incipit dovrebbe bastare a farvi correre a leggere questo libro, ma se ciò non bastasse, sappiate che il volume è illustrato e che le illustrazioni, fatte da Rovina Cai, sono semplicemente favolose.
Perché il re degli elfi odiava le storie è una sorta di sequel/prequel della trilogia Il Popolo dell’Aria, composta da Il principe crudele, Il re malvagio e La regina del nulla… che io non ho ancora letto (ovviamente). Mi ha creato un piccolissimo problema durato tre pagine perché non capivo i riferimenti (ovviamente di nuovo), ma poi la storia si sposta nel passato di Cardan e ne ripercorre le tappe fondamentali, facendo emergere ciò che ha subito e quindi approfondendo quello che saranno poi i suoi atteggiamenti nella trilogia principale. Forse, se l’avessi letta prima, avrei apprezzato di più i dettagli e tutto ciò che mi è sfuggito, però posso assicurarvi che ora ho davvero voglia di leggere Il principe crudele e che è già nel mio carrello di Amazon (ovviamente, again).
Non ho letto molti libri scritti da Holly Black, se devo essere sincera. Ho letto i racconti che ha scritto in collaborazione con Cassandra Clare per la saga Shadowhunters e ho letto, in epoca pre-blog, Doll Bones. La bambola di ossa e I segreti di Coldtown. Poi, senza un vero e proprio motivo, è sparita dall’elenco degli autori che seguo, quindi sono molto felice di aver ripreso in mano un suo libro dopo così tanto tempo e di averne inseriti altri tre in lista (tanto lo sappiamo che è infinita!).
Facciamo finta di non sapere che ci sono altri tre libri prima? Perché il re degli elfi odiava le storie, pur essendo breve, mette in mostra tutte le debolezze di Cardan, disprezzato e detestato dalla famiglia fin dalla più giovane età, è costretto a confrontarsi con i suoi limiti e con le sue mancanze da tutta la vita. L’assenza di affetto ha contribuito a generare una sorta di mostro, cattivo e crudele, che si fa beffe di tutti coloro che lo circondano e che cerca di nascondere l’odio (e il dolore) che prova nel profondo del suo cuore. Vedremo se, quando avrò letto gli altri libri, resterò di questa opinione o se cambierà qualcosa. Di certo, tradimenti, punizioni, umiliazioni e confinamenti non hanno contribuito a forgiare un buon carattere.
Viene introdotta anche Jude e sì, devo decisamente recuperare!
Le illustrazioni sono bellissime, come vi ho detto in apertura. La palette di colori è sui toni dell’azzurro, nel grigio di varia intensità e dell’oro, con sprazzi di rosso e di verde, e cambia a seconda di ciò che l’autrice vuole comunicare, sottolineando i concetti ancora di più. I disegni non sono super dettagliati per quanto riguarda le ambientazioni che restano sempre piuttosto sfumate, a differenza delle espressioni dei volti dei personaggi che rendono perfettamente l’idea di ciò che questi provano.
Non è una graphic novel, ma possiamo dire tranquillamente le illustrazioni sono una parte fondamentale del libro.
Se vi capitasse di vedere Perché il re degli elfi odiava le storie su uno scaffale, sfogliatelo. Non ve ne pentirete!
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
