Il club delle lettrici compulsive

Piume di struzzo – Tina Cipollari – Perché leggere il libro

Piume di struzzo Book Cover Piume di struzzo
Tina Cipollari
Biografia
Mondadori
2022
Cartaceo
180
Fornito dalla Casa Editrice

Oggi partecipiamo al blog tour di Piume di struzzo, un libro scritto da Tina Cipollari pubblicato da Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner in modo che possiate recuperare le tappe delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

piume di struzzo

Le tappe “perché leggere” mi piacciono sempre tantissimo, ormai dovreste saperlo, perché mi permettono di raccontarvi un libro in modo diverso dal solito. E quindi iniziamo!

Per la trama.

Piume di struzzo

Sono passati vent’anni da quando Tina ha calcato per la prima volta il palco di “Uomini e Donne”. Nessuno immaginava che dietro quella vamp esuberante, avvolta in un boa di piume di struzzo, si celasse una timida bambina del viterbese, cresciuta in una vecchia casa dal grande camino per riscaldare l’inverno e un fontanone in cortile per lavare i panni e rinfrescarsi d’estate. Nata in una famiglia umile ma dal cuore grande, Tina ha l’animo pieno di sogni. Fin da piccola, lascia che la fantasia la porti lontano dalle belle campagne di Castel di Guido fino ai locali più alla moda, immaginando di frequentare le dive che ammira per sfuggire ai pregiudizi della gente sulle sue modeste origini: Grace Kelly, Sophia Loren, Christina Onassis sono i suoi miti, le stelle luminose che le indicano la rotta. Vuole sentirsi bella, considerata proprio come una di loro, e così si inventa mille lavori per essere indipendente e tenere viva la sua fantasia. Ma quando finalmente incontra il principe azzurro che le fa assaporare la vita che ha sempre desiderato, un tragico scherzo del destino le porterà via tutto quanto aveva conquistato. Tina però non smette di crederci, ed è così che si ritrova, quasi per gioco, in tv. “Piume di struzzo” è un libro che diverte ed emoziona, è la storia di una donna indipendente e coraggiosa, orgogliosa e tenace, che non ha mai rinunciato a inseguire il proprio sogno di felicità: “Non ho mai saputo cosa mi aspettasse, ma sono sempre andata avanti guidata dall’istinto, come un bruco che tesse il bozzolo senza sapere che diventerà farfalla. Sentivo dentro di me una tigre che aveva bisogno di correre libera, lo ero stata sin da bambina, e mentre tutti mi dicevano di volare basso, io non avevo mai smesso di credere nella magia della vita”.

Mentre la copertina non mi fa impazzire, mi sarei aspettata qualcosa di più scintillante vista la personalità di Tina Cipollari, la trama mi ha incuriosita. Perché si sta comunque parlando di un pezzo rilevante della storia della tv.

Per l’autrice.

Tuttə sicuramente conoscerete, almeno di nome, Tina Cipollari, la celebre opinionista di Uomini & Donne. Ed è inutile che neghiate perché vi vedo. Vi vedo quando usate il meme “No, Maria, io esco”. Il tormentone, nato durante una discussione tra Tina e Gianni Sperti, ha iniziato a circolare e viene utilizzato anche da chi non ha mai visto una sola puntata di U&D.

Raramente guardo U&D, mi capita ogni tanto di vederne la fine quando accendo in anticipo la tv (subito dopo, va in onda il day time di Amici. Ehi, non giudicate! Lo commento anche con mia mamma e con la “demoscopica”, giuria composta dalla mia amica Giuseppina e dalle sue due figlie, le mie nipotine acquisite), ma sono sempre curiosa di vedere com’è vestita Tina. Sì, perché ha uno stile pazzesco, inutile negarlo!

In più, al di là dell’apparenza estetica e del personaggio televisivo, Tina mi è sempre sembrata una persona davvero intelligente. Leggere questo libro mi ha emozionata, non ve lo nascondo!

Per gli argomenti trattati.

Il libro inizia con un flash forward: è il 2000 e Tina entra per la prima volta nello studio di Uomini & Donne per corteggiare Roberto, il tronista di una certa età che ha promesso un anello di elevato valore alla donna che saprà emozionarlo di nuovo.

Subito dopo, ci ritroviamo negli anni ’70, a casa della famiglia Cipollari. Tina, scrivendo in prima persona, racconta aneddoti della sua infanzia, della sua vita con i genitori e la sorella, con la quale è in conflitto ma che ama con tutto il cuore. Ho sottolineato tantissimi passaggi. Io non so se sia stata Tina in persona a scrivere o se ci sia un ghost writer o un co-autore (il ringraziamento alla fine mi fa propendere per queste due ultime ipotesi), ma la storia è la sua e anche le riflessioni…

“Tutti dovrebbero avere le stesse possibilità ed è un’ingiustizia far partire alcuni bambini svantaggiati e altri in prima fila” mi dicevo. Queste distinzioni, a metà degli anni Settanta, esistevano e iniziavano proprio dalla scuola. “Tutti gli esseri umani nascono nudi, uguali, e ognuno deve poter avere l’opportunità di scrivere la propria storia” mi ripetevo per darmi coraggio. Ora so che una donna dovrebbe essere tutto quello che desidera senza i pesi dei pregiudizi, ma all’epoca avevo poco più di dieci anni e già non mi davo pace perché mi ripetevo come un mantra che avevo le stesse possibilità di chiunque altro.

Qualunque sia la risposta, è stato un ottimo lavoro. La storia è incentrata sull’evoluzione di Tina, da bambina presa di mira da un maestro che si divertiva a umiliarla alla vamp con il boa di piume di struzzo che entra per la prima volta in uno studio televisivo, il tutto accompagnato da notizie di cronaca e dai racconti su come abbia cercato, da sempre, di cambiare una vita che le è sempre andata stretta.

La gente di domenica rifioriva, era ben pettinata e vestita a festa, e le signore più in vista andavano a fare la piega la sera prima per essere perfette la mattina successiva. C’era Virginia, la mia vicina, con il marito che salutavo sempre con rispetto. C’erano Giorgio, la Peppa e la Nanna, i tre fratelli proprietari delle uniche attività commerciali della zona, in ordine: il bar, l’alimentari e il tabacchi che vendeva anche i giornali. «Concè, quando mi vieni a trovà?» mi urlava la Nanna dall’altro marciapiede. Avevo un grande ascendente sulle persone più grandi, avevo capito che ero brava a far ridere la gente, e tutti ricambiavano sempre con una grande simpatia nei miei confronti. C’erano anche il lattaio con il panciotto e il cappello da cowboy, il fattore che era così curvo che, appoggiato al suo bastone, sfidava la forza di gravità, e Mario l’imprenditore, più grasso che alto, dai modi burberi ma dall’animo generoso. C’era Italia, la vecchia del paese, alla quale davamo del voi per rispetto, che aveva il viso solcato da rughe così profonde da poterci veder scorrere i fiumi del tempo. Il sagrato la domenica mattina era il centro del mondo.

La famiglia di Tina conduceva una vita dignitosissima lavorando nei campi. Una vita dura, complessa, guidata dai ritmi di Madre Natura, senza sfarzo e senza fronzoli. Vedere i genitori fare rinunce e sacrifici ha spinto Tina a volere di più, per sé e per la sua famiglia. Ma a parte questo, la cosa bella e interessante è vedere la casa prendere vita tra le righe, fotografia di un’Italia che non esiste più, visto che quella era la normalità per i più.

Per il tributo a Piero.

Alzai lo sguardo e vidi un faccione simpatico con un sorriso grande come una casa. «Come ti chiami?» mi chiese.
«Tina» risposi al ragazzo con una cuffia su un orecchio, sostenuta da un cerchietto metallico che sembrava formargli un’aureola intorno alla testa.
«Ciao, Tina, io sono l’assistente di studio, ma per gli amici sono Piero» mi rispose lui cordialmente.

Lo so, per voi forse non vorrà dire nulla, ma quando sono arrivata a questo punto del libro mi sono commossa. Se seguite i programmi mariani (Tú sí que vales, Amici, Uomini & Donne, C’è posta per te), saprete che due sono, anzi erano, le costanti: Maria De Filippi e Piero, il suo assistente di studio, che purtroppo è mancato lo scorso anno. Se avete mai fatto parte del pubblico, se avete mai guardato uno di questi programmi, sapete anche l’importanza che ha avuto questo uomo gentile. Ciao, Piero!

Ma a voi interessano i libri e quindi riprendiamo da Piume di Struzzo.

Mi è piaciuto, lo dico senza problemi. È ben scritto e, anche se a tratti potrebbe sembrare che Tina sia molto altalenante e tutta concentrata su di sé, in realtà, leggendo bene tra le righe, ho percepito altro, oltre al bisogno e all’urgenza di raccontarsi.

In quello scorcio di fine estate la morte di Grace Kelly fermò il tempo, mosse le coscienze facendo salire la storia di Grace sull’altare del mito. Ma la condizione che mi dava più pena era quella di Stéphanie, la figlia di Grace, ancora più paradossale perché si era salvata, anche se pure lei da quell’abisso non sarebbe mai più risalita. Ma alla gente non bastò la morte della principessa e dovette costruire un mostro da inseguire con i forconi, e solo perché lei, Stéphanie, era la più inquieta, la più intraprendente, la meno ubbidiente. Mi dicevo che nel mondo continuavano a bruciare la vita alle donne perché qualcuno si prendeva la briga di giudicarle come streghe.

Questo, secondo me, è uno dei pezzi più indicativi. Ok, si parla di Grace Kelly e del suo tragico incidente per cui è stata ingiustamente accusata la figlia, ma c’è molto, molto di più: c’è la difesa delle donne, sempre giudicate, sempre condannate a essere qualcosa di diverso perché gli altri hanno deciso così. Che poi è la stessa cosa che il suo maestro ha fatto con lei, giusto per fare un esempio. E qui mi fermo, se no ve lo racconto tutto!

Ultimo punto, ma questa è una cosa tra me e Tina. Tina, se mi leggi, sono di Vigevano. Vieni a trovarmi così facciamo una sorpresa a chi sai tu?

Bellezze, spero che questa recensione diversa vi abbia incuriositə anche se è un libro diverso rispetto a quelli di cui parliamo qui di solito. Però lo sapete che mi piace cambiare, no? Tipo le scale di Hogwarts! Per non parlare di quanto poco riesca a sopportare gli snob intellettuali… 

 

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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