Il club delle lettrici compulsive

Poe: la Nocchiera del tempo – Licia Troisi

Poe: la Nocchiera del tempo Book Cover Poe: la Nocchiera del tempo
Le guerre del Multiverso #1
Licia Troisi
Fantascienza - Young Adult - Fantasy - Letture per ragazzi
Rizzoli
2022
Digitale - Cartaceo
480

Poe è un’umana, che deve fare i conti con una Terra devastata da una misteriosa catastrofe. Allontanata dal suo mondo come reietta all’età di quindici anni, ha perduto tutto: amici, affetti, posizione sociale, ma grazie alla sua straordinaria forza d’animo, al coraggio e alla spavalderia ha saputo cavarsela, e oggi, a venticinque anni, è una Cercatrice abile e famosa, una dei pochi in grado di viaggiare attraverso i Pozzi, passaggi interdimensionali che collegano tra loro i mondi del multiverso. Quando le viene affidata la missione di recuperare per un misterioso committente un’arma devastante, tanto potente da fomentare una terribile guerra sul pianeta Mechanica, le viene affiancato Damyan, Cercatore come lei ma dalle orecchie a punta, i capelli ricci e verdi e gli occhi arancioni. A Poe la cosa non piace per niente: lei è abituata a cavarsela da sola, nel bene e nel male, la responsabilità di un compagno può essere un impedimento e trasformarsi in un peso troppo grande da portare. Nonostante tutte le sue resistenze, giorno dopo giorno i due diventano una squadra formidabile. Ma questa volta portare a termine la missione non basterà, questa volta Poe decide di andare a fondo di tutto ciò che c’è dietro, e invece di consegnare l’arma ai committenti architetterà un piano che la riporterà al passato, alle sue origini, agli affetti, e forse anche a una sorella che credeva perduta per sempre.

Con grandissimo piacere, ho l’onore di parlarvi di Poe: la Nocchiera del tempo, primo libro della serie Le guerre del Multiverso, scritto da Licia Troisi e pubblicato da Rizzoli.

Adoro Licia Troisi. Ho letto quasi tutti i suoi romanzi fantasy, e anche qualcosa dei suoi saggi. Mi piace come scrive, i mondi che crea, i personaggi che fa vivere e le eroine protagoniste delle sue avventure.

Ecco, dunque, che non appena ho visto l’uscita di Poe: la Nocchiera del tempo non ho potuto esimermi dal leggerlo. 

E immediatamente mi sono immersa in questo nuovo mondo fantastico, al fianco di Poe, la nuova eroina, anche lei coraggiosa, sfrontata, determinata, forte e indomita. 

La storia non è semplice da riassumere in poche parole, è una storia molto articolata, complessa, con millemila personaggi e millemila mondi ma, come al solito, Licia riesce a narrare senza mai far perdere il filo al lettore, senza mai generare un minimo di indecisione e confusione in chi legge.

Poe, la protagonista, è una giovane donna che, condannata a morte sulla Terra, scopre di poter viaggiare attraverso il multiverso, una sorta di universo costellato da mondi diversissimi tra loro. Per passare da un mondo all’altro, i nocchieri come Poe devono passare attraverso i pozzi, una sorta di portali. Non tutti riescono a farlo, molti muoiono durante il passaggio, molti subiscono delle menomazioni più o meno gravi. Solo pochi escono indenni, o quasi, e vengono subito accaparrati dai Cercatori, che li usano per missioni pericolose tra un mondo e l’altro. 

Il “capo” di Poe è Dhanab, un essere asessuatǝ e pericolosissimǝ, che assegna a Poe missioni sempre più difficili e pericolose. Durante una di queste, viene affiancato alla ragazza Damyan, un giovane Elysio, abitante di Mechanica, un mondo ultratecnologico, in cui vivono due specie, gli Elysi e gli Erebos, i secondi schiavi dei primi, a causa di un’arma genocida, che viene utilizzata per ridurre in schiavitù gli Erebos. 

Durante la loro avventura, Poe e Damyan incontrano tanti personaggi, più o meno amichevoli, e il lettore viene guidato attraverso questo mondo fantastico, dove non c’è un attimo di tregua. 

Quello che caratterizza infatti il romanzo è il ritmo serrato con cui la vicenda viene narrata, i continui colpi di scena, le continue battaglie che si susseguono e che non lasciano al lettore nemmeno un attimo di respiro.

La protagonista, come ho già accennato, è fantastica! Dura e scontrosa all’apparenza, in realtà nasconde un animo buono e un passato fatto di sofferenza e di abbandono. Adora la sorella Imogen, da cui è costretta a separarsi. Ha un forte senso della lealtà, anche se è portata a fidarsi poco degli altri. Ed è disposta a sacrificarsi pur di salvare chi le è vicino. 

L’altro protagonista è Damyan, giovane, simpatico, sempre sardonico, pronto a una risata, ma anch’esso leale e coraggioso. Nonostante la grande diversità con Poe, i due si legano l’un l’altro e diventano una squadra, improbabile ma invincibile.

Non serve che vi riveli quanto ho amato questi due giovani, quanto volte ho tremato per le loro avventure sempre sul filo del rasoio, e quante volte avrei voluto abbracciare Poe, soprattutto nei flashback grazie ai quali il lettore ha potuto conoscere il misterioso passato della ragazza e cosa l’ha costretta a diventare una nocchiera.

Da notare come l’autrice usi il carattere ǝ, a indicare l’inclusione di ogni genere e razza. Il romanzo, inoltre, vuole essere anche una sorta di denuncia di quello che sta accadendo realmente nel mondo, guerre, virus, disastri ambientali, e l’autrice quasi profetizza un domani in cui il nostro mondo non sarà più come lo conosciamo, ma in cui l’aria non sarà più respirabile e in cui il cibo non sarà più disponibile.

Io adoro la Troisi, l’avevo adorata dopo le Cronache, le Guerre e le Leggende del Mondo Emerso, dopo la Ragazza Drago, dopo Nashira e dopo Pandora e non potete capire come mi ha reso felice vederla di nuovo in libreria con questo suo ultimo romanzo che niente ha da invidiare ai precedenti. Anzi, se possibile, l’ho trovato ancora più coinvolgente, più al cardiopalma e l’ho divorato in pochi giorni. 

Ora, come al solito, proverò un grande senso di vuoto, senza Poe e senza Damyan. Mi mancheranno tantissimo, fino alla prossima avventura, che spero arrivi presto.

Due piccole note, come avrete senz’altro capito, il nome Poe è un omaggio a Edgar Allan Poe, che viene anche nominato nel romanzo quando la ragazza racconta che la madre leggeva le storie di Poe alle due bambine. 

La seconda nota riguarda la copertina. Ma avete visto che meraviglia? Sono rimasta a rimirarla e a accarezzarla, perché la figura di Poe è proprio come me la immagino, bella, sfrontata, ma con un senso di tristezza e malinconia che le vela lo sguardo. Ma voi non notate una vaga somiglianza con l’autrice? 

Avete letto Poe: la Nocchiera del tempo? Vi aspetto per commentarlo insieme!

Resta connessə. Segui la nostra pagina Facebook e il nostro profilo Instagram, in modo da non perderti nemmeno una novità.

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.