Il club delle lettrici compulsive

Ritorno a Virgin River – Robyn Carr

Ritorno a Virgin River Book Cover Ritorno a Virgin River
Virgin River
Robyn Carr
romance
Harper Collins
20 Dicembre 2021
cartaceo, e book
319
fornito dalla casa editrice
Alessandra De Angelis

L'attesissimo ritorno a Virgin River con una storia inedita su nuovi inizi, nuovi amici e la magia del Natale.
Kaylee Sloan è una scrittrice in crisi di creatività che, decisa a sfuggire le distrazioni ed evitare le festività natalizie, prende in prestito una baita a Virgin River, certa che l'isolamento l'aiuterà a scrivere. Le basta guidare verso nord, tra le montagne e le maestose sequoie, per sentirsi ispirata, finché non si trova davanti alla baita distrutta dalle fiamme. Disperata si dirige al Jack's Bar e lì scopre una comunità pronta ad aiutare chi ha bisogno. Con l'avvicinarsi delle vacanze, Kaylee si scopre piena di meraviglia, perché non c'è posto migliore di Virgin River per trascorrere il Natale e aprire nuovamente il proprio cuore.

Bentrovatə compulsivə! Oggi parliamo di Ritorno a Virgin River, il nuovo romanzo di Robyn Carr, pubblicato da Harper Collins nella collana Harmony. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

ritorno a virgin river

Il Natale si avvicina pericolosamente e io sono, come ogni anno, preda della disperazione più nera perché non ho avuto la presenza di spirito di cominciare a pensare ai regali ad agosto come una certa Sara di nostra conoscenza. Quindi mi sembra giusto immergermi in un nuovo romanzo.

Più che logico.

Un romanzo di Natale però! Quindi posso dire a me stessa di averlo fatto per entrare meglio nello spirito. Ci crediamo tuttə, vero?

Ritorno a Virgin River comincia con una scrittrice (che strano), Kaylee, che cerca rifugio nella tranquilla Virgin River dopo aver perso sua madre e l’ispirazione per il suo romanzo. Non capisco perché le scrittrici dei romanzi che leggo siano sempre convinte che ritirarsi in un eremo sia la soluzione perfetta per il loro blocco dello scrittore, ma tant’è.

Kaylee ha preso in affitto la bellissima casa di alcuni amici di famiglia, in cui ha passato spensierate estati quando era più giovane, ma quando arriva la trova letteralmente ridotta in cenere. Che fortuna, eh? Un ritiro che inizia sotto i migliori auspici, proprio.

Se qualcunə di voi ha già dimestichezza con la serie (tramite i romanzi precedenti o la nota serie tv) saprà che c’è un solo posto dove rifugiarsi a Virgin River: il ristorante di Jack! Ed è lì che va Kaylee, sperando in un aiuto che, ovviamente, non tarda ad arrivare.

Jack e Mel si mettono subito a disposizione per ospitarla nella loro dependance, ma Kaylee ha bisogno di un posto in cui stabilirsi fino a Natale, e qui entra in gioco Landry, artista e addestratore di cani part time che, manco a dirlo, vive da solo nella vecchia casa di suo padre e le mette a disposizione la casa che aveva costruito per sé. Naturalmente c’è tutta una storia dietro, ma non sarò certo io a raccontarvela, altrimenti non ci sarebbe gusto a leggere il romanzo.

Il Natale in arrivo è, per la nostra protagonista, un momento difficile, visto che è stato proprio il giorno di Natale dell’anno precedente quello che le ha portato via la madre, gravemente malata.

La sofferenza minaccia di sopraffarla, il dolore tenta di annientarla e di prendere il sopravvento, ma a Virgin River nessuno ha il permesso di affondare da solo, e la comunità le si stringe discretamente intorno per sostenerla e, forse, per cambiarle la vita.

Io non ve lo dico quante volte ho pianto, nelle poche ore che mi sono occorse per leggere Ritorno a Virgin River, sì perché credo di aver battuto tutti i miei record di velocità di lettura, credo che l’ebook reader facesse fumo per lo sforzo, che il mio povero fidanzato mi abbia detto innumerevoli cose importanti che non ricordo di aver ascoltato, e di essermi svegliata dalla trance solo alla parola fine. Dopo aver fatto fuori un sacco di fazzolettini. Uno spettacolo edificante, non c’è che dire.

Ma è stato catartico e, alla fine, nello spirito del Natale ci sono entrata davvero, realizzando di colpo che non avrei potuto più perdere nemmeno un minuto nella mia corsa alle festività e che, in ogni caso, non sarebbe stato importante  cosa avrei regalato e a chi.

Voi avete letto Ritorno a Virgin River? Commentiamolo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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