Il club delle lettrici compulsive

Sotto la porta dei sussurri – T.J. Klune

Sotto la porta dei sussurri Book Cover Sotto la porta dei sussurri
TJ Klune
Narrativa - Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2022
Digitale - Cartaceo
408
Fornito dalla Casa Editrice
Benedetta Gallo

QUANDO UN MIETITORE va a prenderlo al suo stesso funerale, Wallace comincia a sospettare di essere morto.

E quando Hugo, il proprietario di una singolare sala da tè, si offre di aiutarlo ad “attraversare”, Wallace capisce che, sì, deve proprio essere morto.

Ma Wallace non si rassegna ad abbandonare una vita che sente di avere a malapena attraversato ed è deciso a vivere fino in fondo anche un piccolo scampolo, anche una breve parentesi di esistenza che, se vissuta pienamente, può farsi intera.

Oggi partecipiamo al review party di Sotto la porta dei sussurri, un libro di T.J. Klune pubblicato in Italia da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

Sotto la porta dei sussurri

Alla prima tazza di tè, siamo due estranei.
Alla seconda tazza di tè, sei mio gradito ospite.
Alla terza tazza di tè, siamo una famiglia.

Se avete amato La casa sul mare celeste, non potete non leggere Sotto la porta dei sussurri.

Questo nuovo lavoro di Klune è stupendo, toccante, difficile e facile allo stesso tempo. La mia recensione potrebbe anche chiudersi qui, c’è tutto quello che vi serve sapere, soprattutto perché non me la sento di andare oltre la trama ufficiale perché questo libro è stata una scoperta, pagina dopo pagina.

Si parla di morte. E finalmente un libro felice, eh!

Eh sì, perché Wallace Price è morto stecchito. Morto morto. Più morto di così non si può. Ed è anche un fantasma. Mei è la mietitrice incaricata di portarla da Hugo, il traghettatore che deve aiutarlo ad accettare l’idea della sua morte e a passare oltre. Una Melinda Gordon con la bandana, in pratica.
Ma mica sarà un’impresa semplice. Eh. Wallace è difficile e complesso. Lo era in vita, immaginatevi da morto.
Inoltre, Hugo non fa solo il traghettatore, così come Mei non è solo una mietitrice. Insieme, infatti, mandano avanti una sala da tè. Ironia e dolcezza si alterneranno in numerosi scambi davvero indimenticabili.

«La maggior parte delle piante non maturano prima di tre o quattro anni. Si possono raccogliere le foglie anche prima, ma profumo e sapore ne risentono. Bisogna aspettare e avere pazienza. Se si ha fretta, le piante rischiano di morire e allora si deve ricominciare tutto da capo.»
«È uno di quei momenti in cui sembra che stiamo parlando di una cosa ma in realtà cerchi di dirmi qualcos’altro?» Hugo fece spallucce.
«Io sto parlando delle piante del tè, Wallace. Tu hai qualcos’altro in mente?»
Wallace non era certo di credergli. «Ho molte cose in mente.»

La storia è di una delicatezza incredibile. Klune tocca diversi argomenti, cercando di dipingere la sua visione dell’aldilà, intersecandola con l’aldiquà in un modo nuovo e inaspettato, con molti risvolti atti a donare una sorta di consolazione a chi ha perso qualcuno.

Se seguite il blog e avete letto i miei articoli lo sapete già che sto lottando con diverse elaborazioni di lutti grossi. Non per tutti sono arrivata all’accettazione. A volte penso che non ci arriverò mai… Vi dico solo che sto scrivendo questa recensione dopo aver passato quasi un’ora al telefono con Sally perché ho avuto un attacco di panico di quelli belli tosti… Perché certi libri ti toccano, c’è poco da fare. Certi libri vanno a pungere dove fa male, risvegliano sentimenti che si tenta (inutilmente) di tenere nascosti sotto al tappeto. E Sotto la porta dei sussurri è uno di questi.

Ho pianto. Tanto.
Ho immaginato. Tanto.
Ho sperato. Tanto.
E poi, per non sapere né leggere né scrivere, ho pianto di nuovo. Tanto.

Klune è sempre delicatissimo nei suoi scritti. Questo libro viene definito Storia Gotica. Ma per piacere! Gotica perché c’è un buon numero di spiriti? Secondo me, Sotto la porta dei sussurri è molto di più.

È fantasy, ma è anche un libro di filosofia. È un rosa, ma è anche narrativa pura e potente. È un libro con tantissime sfaccettature, che va a toccare gli argomenti più disparati, anche se il principale resta comunque l’elaborazione del lutto, in tutte le sue fasi.

Ogni scambio, ogni battuta di dialogo, ogni pensiero e ogni gesto di ogni personaggio può aprirvi un mondo, se avrete la sensibilità di leggere tra le righe, di guardare oltre, di ascoltare davvero.
Inutile dire che me ne sono innamorata e che non vedo l’ora che arrivi Natale per regalarlo a destra e sinistra perché Sotto la porta dei sussurri è un libro magico che merita di essere letto.
E, oltre a parlare di lutto, ci ho visto anche una critica alla religione organizzata, mica troppo nascosta, in realtà.

«… e col tuo permesso, le metterei giusto un pochino di veleno nel tè» stava dicendo Mei a Hugo quando entrarono in cucina. Accanto a lei sedeva Apollo, che guardava ora l’una ora l’altro con un orecchio rovesciato. «Non una dose sufficiente a ucciderla, ma comunque abbastanza da essere reato, per il quale, tra l’altro, sono più che disposta ad accettare il carcere. È una proposta vantaggiosa per tutti.»
Hugo inorridì. «Non si può inquinare il tè in questo modo. Ogni tazza è speciale, metterci del veleno rovinerebbe il gusto.»
«Non se il veleno fosse insapore» ribatté Mei. «Sono abbastanza sicura di aver letto da qualche parte che l’arsenico non sa di niente.» […]
«Noi non uccidiamo le persone» disse Hugo, e dal tono non sembrava fosse la prima volta che toccavano l’argomento.
«Possiamo mutilarla, allora.»
«Non facciamo neanche questo» rispose Hugo. Mei incrociò le braccia, imbronciata. 
«Niente ce lo impedisce. E poi sei stato tu a dirmi che dovremmo sempre perseguire i nostri sogni.»
«Non mi riferivo all’omicidio» disse secco Hugo.
«Questo perché non pensi in grande. Amplia i tuoi orizzonti.»

I personaggi sono il suo punto di forza. Ci sono alcuni scambi che assomigliano, forse in modo preoccupante, ad alcune mie chat con le mie amiche…

 Non ci sono molti personaggi, quindi sono tutti ben approfonditi e delineati. Mi auguro che lo leggiate tutti, in modo da farvi catturare dalla dolcezza di Mei (quando non ha in mano un coltello), dal sarcasmo pungente di Nelson, dalla profonda empatia di Hugo e Wallace… Oddio, Wallace!

Basta, mi fermo qui. Per forza! Perché la tentazione di raccontarvelo tutto è troppa!

Se lo avete già letto, fatemi un fischio, soprattutto se avete bisogno di parlarne liberamente con qualcuno.

Avete letto Sotto la porta dei sussurri? Vi aspetto per commentarlo!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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