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Un giorno di sole a Parigi – Julie Caplin

Un giorno di sole a Parigi Book Cover Un giorno di sole a Parigi
Julie Caplin
romance
Newton Compton
Digitale - Cartaceo
384
Fornito dalla Casa Editrice
Chiara Mancini

Avere quattro fratelli maggiori non sempre è un vantaggio. Nina Hadley per tutta la vita si è sentita amata e protetta dalla sua grande e rumorosa famiglia, ma ormai non è più una bambina, e non ne può più di avere costantemente accanto qualcuno che le dice cosa fare. Per questo, quando riceve una straordinaria offerta di lavoro a Parigi, non ci pensa due volte e accetta con entusiasmo! Per i successivi mesi dovrà aiutare a gestire un corso per pasticceri. Praticamente il lavoro dei suoi sogni. C’è solo
un problema: il proprietario della pasticceria è Sebastian Finlay, il migliore amico di suo fratello Nick. nonché l’uomo per cui Nina ha una cotta sin da quando era piccola. I pasticcini deliziosi e gli incantevoli macaron sono una tentazione da nulla in confronto al fascino irresistibile di Sebastian. Ma Nina ha deciso: non può permettersi distrazioni, deve concentrarsi sul lavoro e avere in mente solo le cose importanti. Anche se diventa ogni giorno più difficile.

Bentrovatə compulsivə, oggi parliamo di Un giorno di sole a Parigi, di Julie Caplin, pubblicato in Italia da Newton Compton! Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più completa del libro.

Un giorno di sole a Parigi

L’estate avanza a grandi passi, rovente, umida ed estenuante ( avete fatto caso che con l’avanzare dell’età l’estate diventa faticosa?) e, ovviamente, io mi sono trasferita in pianta stabile a Genova per non dover sopportare tutto questo prigioniera della pianura e delle zanzare. Il fatto che nel frattempo abbia anche un nuovo lavoro in città non guasta affatto. Per un po’ mi troverete arrampicata sui ponteggi a restaurare cose. Non fateci caso e, se passate da Genova, guardate in alto! Questo per dire che, purtroppo, non ho potuto affrontare questo romanzo né abbandonata mollemente sulla sabbia in riva al mare, né appollaiata sul mio scoglio preferito a forma di chaise longue in mezzo al mio torrente preferito. No, questo romanzo ha illuminato i miei quotidiani viaggi in autobus verso il centro, vestita come una scappata di casa e in equilibrio precario appesa agli appositi sostegni!

Nina, invece, non ha bisogno di prendere l’autobus per andare a lavorare, visto che il ristorante in cui fa la cameriera ha chiuso per ristrutturazione. E lei è a spasso, di nuovo.

Non che sia un grosso problema, la sua ingombrante famiglia è già in movimento per trovarle un altro lavoro, che lei lo voglia oppure no.

L’irritazione raggiunge il parossismo quando il migliore amico di suo fratello racconta in viva voce di aver bisogno di un aiuto, ma al suggerimento di prendere in considerazione Nina quasi si mette a ridere.

Dopo essersi accorto della gaffe, Sebastian si ricrede e decide di dare a Nina una possibilità, dopotutto lui è bloccato a letto da una brutta frattura e deve tenere un corso di pasticceria a Parigi, non può farcela da solo.

Nina è determinata a godersi l’esperienza: ha sempre sognato di passare dalla fattoria di famiglia nella campagna inglese alla Ville Lumière e, soprattutto, vuole imparare di più sui dolci! Potrebbe essere la sua vera strada, giusto?

Sebastian, però, non è più il ragazzo spensierato che conosceva e, complice il dolore e il nervosismo per l’immobilità forzata, è a dir poco intrattabile. Nina si ritrova a dover organizzare tutto in fretta e furia, in una vecchia pasticceria che ormai ha rinunciato da anni ai suoi fasti e al suo fascino, ricordati dal maître Marcel e da una sola cliente affezionata, Marguerite.

Nel corso dei preparativi, Nina convince Marguerite e Maddie, una studentessa inglese, a iscriversi al corso, portando a ben CINQUE il numero dei partecipanti al corso.

Il gruppo si consolida immediatamente, nonostante le resistenze di Sebastian che è determinato a trasformare la pasticceria in un moderno bistrot appena dopo la fine del corso e, con il passare delle settimane, quello che sembrava un modo per passare il tempo diventa un punto di riferimento sia per i corsisti che per la stessa Nina, che sfuggendo alla sua famiglia finisce col crearne una nuova, fatta di amici che si aiutano l’un l’altro, di affetto, di solitudini che si incontrano e fioriscono.

Un giorno di sole a Parigi è un bel romanzo gradevole, in cui si affrontano un numero notevole di problemi che vengono superati grazie alle reti di solidarietà, all’impegno comune, alla fiducia e all’amicizia. E all’amore, ovviamente! Non crederete mica che manchi la sfumatura rosa!

Mio malgrado è anche un’incontenibile tentazione, perché ruota tutto intorno al cibo! Si descrivono meravigliose torte, golosi pasticcini, fragranti bignè e creme vellutate, credo di aver preso almeno due chili! Questo romanzo finisce dritto tra i libri della serie l’appetito vien leggendo!

Ne vale la pena, perché è un’iniezione di energia positiva e zuccheri che non fa mai male, ma è sconsigliato in caso di dieta!

Io vi ho avvertitə, eh!

Tra le altre cose, ho deciso di cimentarmi con gli éclaire alla nocciola e cioccolato, ne ho letto troppo per non provarci! (Presto vi mostrerò il risultato, se riesco a non dare fuoco alla cucina!)

E voi, avete letto Un giorno di sole a Parigi? Fateci sapere cosa ne pensate nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

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