Il club delle lettrici compulsive

Una brava ragazza è una ragazza morta – Holly Jackson

Una brava ragazza è una ragazza morta Book Cover Una brava ragazza è una ragazza morta
Come uccidono le brave ragazze #3
Holly Jackson
Thriller, Young Adult
Rizzoli
2023
Digitale - Cartaceo
560
Acquisto personale
Paolo Maria Bonora

Sono passati pochi mesi da quando Pip Fitz-Amobi ha risolto il suo ultimo caso, che ancora le toglie il sonno, ed ecco che si ritrova costretta a indagare di nuovo. Uno stalker le manda continuamente messaggi di velata minaccia, ma ancora una volta la polizia non dà peso alle sue segnalazioni e sceglie di non intervenire. Più che mai Pip sente di non poter contare sulla loro protezione ma è assolutamente determinata a trovare il suo personale nemico. Indagando come ha imparato a fare, non ci mette molto a scoprire delle analogie tra il suo stalker e un serial killer locale responsabile di ben cinque omicidi alcuni anni prima. Stavolta è la sua vita a essere in pericolo, e per salvarsi Pip dovrà lottare come non ha mai fatto prima, scegliendo di percorrere una strada che non avrebbe mai creduto possibile...

Oggi vi parlo di Una brava ragazza è una ragazza morta, il nuovo libro di Holly Jackson pubblicato in Italia da Rizzoli.

La serie è così composta:

Esiste anche un prequel, non ancora tradotto in italiano, che si intitola Killjoy, letteralmente “guastafeste”. Prima di cominciare, un avvertimento: non potete leggere questo se non avete letto i due libri precedenti. O meglio, volendo potreste, ma vi mancherebbero dei passaggi fondamentali per capire tutto.

SPOILER ALERT una brava ragazza è una ragazza morta

Attenzione: questo è il terzo volume di una serie. Mentre non ci saranno spoiler su questo libro, inevitabilmente ci saranno riferimenti ai libri precedenti quindi, se non siete in pari con la lettura, procedete con cautela.

Nell’esatto momento in cui ho chiuso Brave ragazze, cattivo sangue, non vedevo l’ora di avere in mano al seguito e finalmente il momento è arrivato. A sorpresa, tra l’altro, perché non me lo aspettavo così presto rispetto all’uscita del secondo volume, quindi grazie, Rizzoli.

Grazie soprattutto perché questo libro è una BOMBA!

Andiamo con ordine, anche se vi dirò pochissimo sulla trama perché questo libro è stato sorprendente da ogni punto di vista.

La storia riprende poco dopo gli avvenimenti del secondo libro. Ritroviamo Pip dall’avvocato per un incontro di mediazione con Max Hastings. Vi ricordate che, alla fine del secondo libro, dopo l’assoluzione di Max al processo che lo vedeva imputato per stupro, Pip aveva pubblicato la registrazione in cui lui ammetteva di aver violentato diverse ragazze dopo averle stordite con il Roipnol? Ecco. Max ha denunciato Pip per diffamazione e ha varie pretese, tra cui una ritrattazione e delle scuse pubbliche, oltre a un rimborso economico per i danni subiti.

Ma Pip non ha intenzione di accettare perché crede fermamente nella giustizia e Max non è innocente. Per nulla.

Pip ha una sindrome post traumatica da stress che, secondo me, Holly Jackson rende benissimo. Gli eventi che hanno coinvolto Pip sono stati difficilissimi da vivere e si stanno rivelando impossibili da superare. E qui c’è, a parer mio, un grosso problema nella gestione medica di tutta la vicenda.

Inserisco una casella spoiler per precauzione, in caso voleste sapere il meno possibile.

Pip sta male. Molto male. Dorme pochissimo e quando lo fa ha incubi tremendi che la costringono a rivivere ancora, e ancora, e ancora, la morte di Stanley. Non è lucida e Holly Jackson è stata semplicemente pazzesca nel descrivere ciò che prova. Avete mai sofferto d’insonnia? Avete mai avuto un pensiero così intrusivo da non riuscire a spegnere mai la mente? Perché è esattamente così che ci si sente. Sarà che ho vissuto questa cosa sulla mia pelle per anni, ma avrei voluto davvero poter abbracciare Pip, consolarla, vegliare su di lei in modo che potesse riposare. Eh. Per me, nella mia mente di lettrice compulsiva, arrivati al terzo libro Pip è saltata fuori dalle pagine ed è diventata reale. È la magia della lettura!

Chi cercherà te quando sarai tu a scomparire?

Quando Pip inizia a ricevere messaggi inquietanti su Twitter, tra i commenti e sulla mail collegata al suo podcast, non ci fa caso. Derubrica la faccenda a incidente di percorso perché si sa che internet è pieno di troll, no? Ma poi iniziano a succedere cose ancora più preoccupanti e quindi si rivolge alla Polizia. Parla direttamente con Hawkins che, diciamolo apertamente, non è un fulmine di guerra e che minimizza, dicendole chiaramente che è stanca e stressata perché Charlie Green è ancora latitante e vede cose che in realtà non esistono.

Come no.

La tensione narrativa è alle stelle. Sempre. In Una brava ragazza è una ragazza morta non c’è mai un minuto di tregua, un attimo di pace, una pausa, né per i lettori né per Pip.
“Chi cercherà te quando sarai tu a scomparire?”, una frase ricorrente che acquisisce di pagina in pagina un significato sempre più sinistro.

Salvare se stessa per salvare se stessa.

 Pip cerca un modo per uscire dal tunnel di autodistruzione in cui si è infilata, ma finirà per scontrarsi con una realtà terrificante.

 «Ma almeno si saprebbe la verità, e Naomi»
«La verità non ha importanza» ribatté Pip, piantandosi le unghie nella coscia. La se stessa di un anno prima oggi non si sarebbe riconosciuta. Quella ragazza dallo sguardo vivace, con il suo progetto scolastico, che si aggrappava ingenuamente alla verità, drappeggiandosela attorno come un lenzuolo. Invece la Pip seduta lì era una persona diversa, più consapevole. La verità laveva scottata troppe volte: di lei non ci si poteva fidare.

La Pip di Una brava ragazza è una ragazza morta è una Pip invecchiata di colpo di cent’anni, che si ritrova a portare sulle spalle dei pesi impossibili e che ha perso fiducia nella verità e nella giustizia. Che senso ha dire la verità se poi nessuno ti crede? Che senso ha combattere per la giustizia se poi questa ti viene negata in nome del privilegio e dei giusti agganci sociali?

A volte in quella città capitavano cose belle, ricordò Pip a se stessa, spostando lo sguardo su Ravi e stringendogli la mano sotto il tavolo. Gli occhi luminosi di Jamie e il sorriso fiero di Nat. Connor e Cara che battibeccavano sul cappuccino alla zucca. Era questo che voleva, no? Solo questo. Una vita normale. Persone, da elencare sulle dita, che tenevano a te tanto quanto tu a loro. Le persone che ti avrebbero cercata se mai fossi scomparsa.

Una brava ragazza è una ragazza morta è la degna conclusione di una trilogia pazzesca. È un libro straordinario, ben costruito. Adrenalinico, se dovessi definirlo con una sola parola.

Davvero! Era da tantissimo tempo che non mi capitava di fare le 3 del mattino leggendo e mi sono dovuta costringere a posare il libro per dormire almeno qualche ora, in modo da non essere totalmente rimbambita il giorno dopo (con scarsissimi risultati, lasciatemelo dire).

Holly Jackson ha saputo costruire un libro che si incastra perfettamente nei due volumi precedenti e che regala una scarica di adrenalina a ogni pagina.
Grazie a Holly Jackson per questa meraviglia! Uno dei libri più belli di questo 2023, per me, al momento.

Potrei continuare a scrivere per ore (e a parlarne ancora più a lungo) perché ci sono tantissimi aspetti dei quali bisognerebbe parlare (entrando nel campo dell’etica su vari livelli) quindi direi che chiudo qui la recensione e lascio a voi la parola.

Avete letto Una brava ragazza è una ragazza morta? Vi aspetto per commentarlo!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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