Il club delle lettrici compulsive

Alita: Angelo della battaglia – Pat Cadigan

Alita: Angelo della battaglia Book Cover Alita: Angelo della battaglia
Alita #1
Pat Cadigan
Distopico, Scifi
Sperling & Kupfer
2019
Digitale - Cartaceo
368

UNA SOLA RAGAZZA PUÒ CAMBIARE IL MONDO UN'AVVENTURA EPICA DI SPERANZA E CORAGGIO.
OGNI BATTAGLIA CONTRO UN MONDO INGIUSTO HA BISOGNO DEL SUO ANGELO.

26° secolo. La Città di Ferro è un luogo senza speranza. Nella discarica di rottami, una giornata sta per terminare come tutte le altre quando il dottor Ido trova il corpo semidistrutto e apparentemente senza vita di una ragazza cyborg, costruito con una tecnologia sofisticatissima ormai perduta nella notte dei tempi. La convinzione che in lei risiedano l'anima e il cuore di una combattente dal passato straordinario spingono il dottore a cercare di riportarla in vita donandole un nuovo corpo e un nome: Alita. Al risveglio, la ragazza non ha alcuna memoria del suo passato e non conosce nulla del suo presente, anche se sente dentro di sé una forza immensa che preme per esplodere. Il dottor Ido lo sa e, proprio come un padre, cerca di proteggere Alita non solo dalla violenza, dall'ingiustizia e dalla corruzione che imperversano nella Città di Ferro, ma anche dalla stessa potenza distruttrice che la ragazza nasconde in sé. Ma il passato non si può dimenticare e, grazie all'amore per il ribelle Hugo, Alita ritrova la sua vera identità e decide di impiegare tutta la sua potenza per combattere il male. Come un Angelo della Battaglia, pronto a vegliare sui giusti e a lottare al fianco dei più deboli per un mondo migliore.

E dopo aver partecipato al blog tour di Alita: Angelo della battaglia, eccoci qui con la recensione.
Il libro mi è stato mandato dalla Sperling&Kupfer che ringrazio di cuore.

Nella tappa di presentazione del blog tour, che trovate qua, vi ho parlato di come questo libro sia stato scritto in funzione della sceneggiatura del film, a sua volta ispirata ad un manga scritto ed illustrato da Yukito Kishiro nel 1990.

Ma vediamo bene il libro.

Alita: Angelo della battaglia

La storia è ambientata in un futuro post-apocalittico, circa 300 anni dopo una guerra sanguinosa che ha quasi portato alla distruzione dell’umanità.
I sopravvissuti vivono nella Città di Ferro.

La vita è triste e dura. Gran parte degli abitanti lavora per la Fabbrica, producendo beni di sostentamento che vengono spediti a Zalem, l’ultima delle città sospese.
La città sospesa è un miraggio irraggiungibile. Visibile perfettamente da tutta la Città di Ferro, sta lì a ricordare a chiunque la guardi quanto è misera la condizione in cui sopravvive la popolazione del suolo.

L’unico svago è il Motorball, uno sport violentissimo dove due squadre si sfidano su “pattini a rotelle” per il possesso di una palla meccanica.

Ah, dimenticavo! I partecipanti non sono del tutto umani.

Eh sì, perché in questa realtà, la tecnologia ha fatto passi da gigante e quasi tutti hanno almeno un pezzo di ricambio robotico: un braccio, una gamba, gli occhi… fino ad arrivare agli RT, ovvero i Rimpiazzi Totali che di umano hanno ben poco.

Il primo personaggio che conosciamo è Dyson Ido, un cyber-chirurgo. Ido è sempre alla ricerca di pezzi di ricambio da utilizzare nella sua clinica e quindi lo incontriamo mentre scava nella discarica direttamente sotto Zalem. Un luccichio attira la sua attenzione ed ecco che emerge Alita tra i rottami.

alita: angelo della battaglia
Alita: Angelo della battaglia -Un’immagine tratta dal fumetto. Per i credits, clicca qui.

Non voglio dilungarmi perché è un romanzo tutto da scoprire.

All’inizio non si capisce benissimo dove voglia andare a parare e i passaggi sono talmente rapidi da sembrare strani, soprattutto per quanto riguarda i rapporti interpersonali tra i personaggi. Però, mentre la storia procede, subentra la curiosità perché ci sono tanti piccoli dettagli che suscitano un sacco di domande e, ve lo dico fin da ora, non tutte troveranno una risposta in questo volume.

La storia lascia decisamente aperto il finale, pur concludendo il filone principale (quindi leggetelo tranquillamente).

Pane e circo

Questo è uno degli argomenti principali che vengono trattati nel libro. Vi è familiare questa frase, vero? Spesso, i tiranni, nel corso della storia, hanno fatto ricorso a questo stratagemma: dare un diversivo che occupi i pensieri per distrarre l’attenzione dalle cose serie, importanti e, magari, anche vitali. Per fortuna, non tutti si lasciano distrarre…

In questo caso la distrazione è proprio il Motorball. Le descrizioni degli incontri che scrive la Cadigan sono magiche. Non ho ancora visto il film, ma tutto è estremamente chiaro nella mia testa grazie alla scrittura vivida di questa autrice pluripremiata.

La tecnologia

Nel mondo supertecnologico di Alita: Angelo della battaglia, vediamo all’opera i cyborg. Se state pensando a Terminator, beh, dimenticatevelo perché i cyborg, qui, hanno mantenuto la propria umanità. A volte fin troppo perché, incapaci di sostenere il peso emotivo di una sconfitta, della perdita dello status, alcuni di questi RT sono diventati drogati, alcolizzati, folli e violenti, perdendo così ciò che restava dell’essere umano.

Altri RT invece sono ancora in grado di amare perché, anche se hanno perso parte del loro corpo fisico, non hanno perso loro stessi in un mondo fatto di apparenza. Perché poi, alla fine dei giochi, il tema principale del libro è l’amore in tutte le sue forme: l’amore tra due amici, l’amore tra due persone, l’amore di un padre per la propria figlia perduta.

Tra i personaggi che compaiono in questo primo volume, ho adorato Gerhad, l’infermiera di Ido. Pur essendo un personaggio secondario, lei è lì, solida e stabile, sempre a disposizione anche quando è sconvolta dalla stanchezza o preoccupata da morire. Spero che abbia più spazio nel seguito perché è davvero un bel personaggio.

La Cadigan non si perde in troppe descrizioni, ma con poche parole riesce a caratterizzare perfettamente i personaggi a cui ha dato vita. Non credo sia un lavoro semplice tradurre in parole un fumetto e una sceneggiatura, quindi tanto di cappello per la bravura perché si percepiscono la tristezza e la solitudine di Ido, l’irritazione e la voglia di fare di Alita, il dramma interiore che sta vivendo Hugo.

Per ora non sappiamo granché di Zalem, dei suoi abitanti, del motivo per cui sia lì, sospesa a dominare l’umanità sottostante. Spero di non dover aspettare molto per poter leggere il seguito perché sono proprio curiosa di capire. Non posso entrare nei dettagli per non spoilerare, ma se avete letto Alita: Angelo della battaglia sapete esattamente a cosa mi sto riferendo. E ho anche diverse teorie. Vi aspetto per parlarne insieme!

Curiosità: come di certo saprete,Alita: Angelo della battaglia è nelle sale cinematografiche proprio in questi giorni. Beh, il creatore del fumetto l’ha già visto cinque volte e ne è entusiasta. Per saperne di più, cliccate qui.

Vi lascio un altro trailer del film, ma ricordate: sempre prima il libro!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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