Il club delle lettrici compulsive

Anteprime della Fazi Editore

Anteprime della Fazi Editore

Compulsive, bentrovate! Eccomi oggi a proporvi le Anteprime della Fazi Editore di maggio.
Una novità assoluta è la nuova uscita prevista per il 26 maggio,  la troverete in versione cartacea al prezzo di 18€. Sto parlando di:

“Figlie sagge” di Angela Carter

La trama:

È il 23 aprile – data di nascita di Shakespeare – e le gemelle Dora e Nora, attrici e ballerine di seconda categoria, si apprestano a festeggiare i loro settantacinque anni. Suonano alla porta: su un cartoncino bianco arriva l’invito alla festa del padre, il celebre attore Melchior Hazard, che nello stesso giorno di anni ne compie cento, e che di riconoscerle non ne ha mai voluto sapere. C’è da decidere cosa indossare!
Così si apre Figlie sagge, la storia di due donne libere ed eternamente giovani che, nate nel lato sbagliato della città, quello più misero, sono sempre state attratte dal bagliore del mondo dello spettacolo. Dall’infanzia anticonvenzionale, alla strampalata carriera, fino ai vibranti settant’anni, la vita delle due gemelle è un susseguirsi di episodi grotteschi: fra identità scambiate, fidanzati presi in prestito, spettacoli improvvisati e feste che culminano in incendi, quello di Dora e Nora è un mondo dove le regole non sono ammesse e la spregiudicatezza regna sovrana. Un mondo popolato di personaggi improbabili, con l’ingombrante presenza di una bizzarra famiglia allargata: una compagine di teatranti dalle alterne fortune, in cui le coppie di gemelli si moltiplicano in maniera inestricabile e spesso incestuosa. Un romanzo dalle mille sfaccettature: un libro intriso di grande letteratura, di amore per l’arte e di un senso dell’umorismo pungente, un’ardita provocazione contro il tabù sessuale e la distinzione fra legittimo e illegittimo, ma soprattutto un inno alla spensieratezza, al piacere, alla gioia di vivere.

Dicono del Libro:

Un libro davvero divertente
Salman Rushdie

Angela Carter:
È nata a Eastbourne, in Inghilterra. Fra le sue opere più note figurano le raccolte di racconti Fuochi d’artificio (1974) e La camera di sangue(1979) e il romanzo Notti al circo (1984). Figlie sagge è il suo ultimo libro, uscito un anno prima della morte.

Talentuosa e fantasiosa scrittrice. L’immaginazione di Angela Carter non ha confini. Ricorda Orlando di Virginia Woolf
Joyce Carol Oates

Una scrittrice raffinata dallo stile bizzarro, originale, barocco
Margaret Atwood

Anteprime della Fazi Editore: Figlie sagge
Anteprime della Fazi Editore: Figlie sagge

 

Un’altra delle anteprime della Fazi Editore  è disponibile dal 12 maggio in versione cartacea al prezzo di 18€:

“Creazione” di Gore Vidal

Informazioni:

Socrate, Buddha, Confucio, protagonisti degli splendori culturali dell’antichità classica, rivivono grazie alla magistrale penna di Vidal in tutta la loro grandezza umana, spirituale e intellettuale. Ciro Spitama, discendente diretto del sacerdote Zoroastro profeta dell’Unico Dio, ambasciatore del re di Persia ad Atene, ormai giunto al crepuscolo dei suoi anni detta le proprie memorie al nipote Democrito. Ecco i Grandi della storia che hanno avuto a che fare con l’anziano ambasciatore come fosse un loro pari: Serse, grande amico dai tempi della comune educazione alla corte di Susa, destinato a sedere sul trono di Persia; la regina Atossa, che ammalia con i suoi racconti, scrigno di tutti i segreti dell’Impero; Buddha, che Ciro Spitama incontra nel folto di un bosco indiano, e Confucio, conosciuto sulle sponde del Fiume Giallo in Catai. Ha viaggiato e visto, Ciro Spitama, al servizio della corte persiana, fino all’approdo ad Atene, allora al massimo del suo fulgore. Ed ecco, ad Atene, Pericle, di cui si guadagna la stima, Anassagora, compagno di desco, ed Erodoto, avversario in schermaglie polemiche. Un giovane e brillante carpentiere di nome Socrate gli ripara il muro della villa con vista sull’Acropoli, e con lui discute di filosofia. E in ogni luogo, a ogni incontro, sono sempre gli stessi interrogativi immortali, nati assieme all’uomo, che dominano la conversazione: com’è stato creato l’universo, e a quale scopo? E perché il male è stato creato insieme al bene? Vidal affronta tali temi senza che la sua sensibilità contemporanea interferisca col rigore storico, offrendoci così un efficacissimo spaccato del pensiero del tempo.

Dicono del libro:

Una fantasmagoria iperbolica di fiabe e visioni, memorie ed epifanie
Silvia Ronchey

Una cavalcata molto godibile, in bilico fra realtà e immaginazione
Walter Mauro

Ambizioso… colto… ci fa vedere la grande storia antica con gli occhi di un suo contemporaneo
The New York Times Book Review

Gore Vidal:
Nato nel cuore della vita politica statunitense, da bambino ha vissuto a lungo con il nonno Thomas Pryor Gore, senatore, che in seguito sarebbe stato un oppositore di Franklin Delano Roosevelt. Dopo aver militato nel Pacifico settentrionale come volontario durante la Seconda Guerra Mondiale, debuttò con Williwaw (1946), che raccontava esperienze belliche (come ben riassume presentandosi come personaggio inL’’età dell’’oro), cui fece seguito un’’opera simile, In a yellow wood. La sua notorietà esplose però con The city and the pillar del 1948, intitolato successivamente nelle varie versioni italiane La città perversa, Jim e La statua di sale. La storia di Jim Willard, marchetta e maestro di tennis, ossessionato da un amore romantico e irraggiungibile, che per la prima volta presentava l’’omosessualità negli USA in chiave realistica, senza sottolineature comiche, né tanto meno con il facile ricorso al melò, fece scalpore e determinò la fisionomia dell’’autore nel mondo delle lettere e della politica americana, dove ha sempre avuto il ruolo di strenuo oppositore del conservatorismo. Dopo la pubblicazione, che suscitò reazioni violente, ma che gli procurò estimatori autorevoli (tra cui Christopher Isherwood e Thomas Mann, che parla a lungo del romanzo nei suoi Diari), passò quindi a lavorare in teatro, in televisione e nel cinema, dove firmò sceneggiature importanti, tra l’’altro, notoriamente, per Ben Hur e in seguito per Improvvisamente l’’estate scorsa di Joseph Mankiewicz e per Parigi brucia? di René Clement. Due i percorsi fondamentali nella sua opera narrativa: da un lato il contributo notevole e determinante a una nuova concezione del romanzo storico con il ciclo in sette libri della “storia dell’’impero americano”, da Washington D.C. del 1967 fino a L’’età dell’’oro del 2001, che parla di Pearl Harbor e di Roosevelt, passando per Burr del 1974, che resta forse il titolo più notevole della serie, dedicato al personaggio più controverso della storia USA, Aaron Burr, di cui disegna uno straordinario ritratto. L’’altro filone fondamentale è quello che lo presenta come attento osservatore del costume e dei way of lives americani ed europei e qui, sulla linea di The City and the Pillar, sono da citare senz’’altro l’’incantevole “trans-commedia” Myra Breckinridge del 1968, che ebbe grande successo di pubblico e critica, Due sorelle del 1970 e Duluth del 1983; infine va citato un dittico di opere dedicate a una riflessione su temi spirituali declinati in forme peculiari: Kalki (1978) e soprattutto In diretta dal Golgota (1992). Straordinario saggista e polemista, ha sempre svolto un ruolo di testimone scomodo della vita americana, come ricostruisce nell’’autobiografia Palinsesto e come ben dimostrano anche i saggi raccolti ne Le menzogne dell’’impero, tratti per lo più dalla silloge The Last Empire; da segnalare infine la sua carismatica presenza come “performer”, ribadita in infiniti dibattiti nel corso delle campagne elettorali sue o a sostegno di altri (di cui resta memorabile il celebre scontro televisivo del 1968 con Buckley) e non va dimenticata la sua sporadica carriera come attore cinematografico, di cui è notevole esempio il bel cameo come senatore liberal in Bob Roberts di Tim Robbins del 1992. Amante dell’Italia, che ha sempre considerato una seconda patria, ha vissuto tra Los Angeles e Ravello, sulla costiera amalfitana.

Anteprime della Fazi Editore: Creazione
Anteprime della Fazi Editore: Creazione

Ed infine, troviamo l’ultima delle Anteprime della Fazi Editore pubblicata in cartaceo il 12 maggio al prezzo di 18 €

“Una storia comune” di Ivan Gončarov

Trama:

Una storia comune racconta le vicende di Aleksandr Aduev, un giovane romantico e sognatore che si trasferisce dalla provincia, dove la madre lo ha sempre coccolato, a San Pietroburgo a casa dello zio Pjotr, un pragmatico capitalista sposato con Lizaveta Aleksandrovna, una bellissima donna molto più giovane. Aleksandr crede nell’amore eterno, nell’amicizia indissolubile e soprattutto si reputa un grande poeta. Lo zio, uno dei caratteri più indimenticabili della letteratura di sempre, cerca di orientarlo verso una visione più realistica della vita.
Il romanzo è una vicenda umoristica travolgente, una narrazione serrata intorno allo scontro di due mondi che sembrano in apparenza irriducibili. Il registro di Gončarov è la comicità: un’intelligenza che nasce da Puškin e continua in Gogol’ e negli altri grandi del suo tempo. Gončarov è il maestro di una verità che spesso dimentichiamo: la vita deve continuare a nutrirci con qualcosa di intangibile, qualcosa che soltanto il riso sa conservare nell’assurda idiozia delle nostre azioni. Scritto in prosa e versi e pubblicato nel 1847, è il primo libro di una trilogia (a cui seguono il celebre Oblomov e Il burrone). Dimenticato per oltre un secolo a causa della sua mancanza di impegno politico e sociale, il libro viene oggi riscoperto come un grande capolavoro della letteratura russa dell’Ottocento, al pari dei grandi Tolstoj, Dostoevskij, Leskov e Gogol’.

«Solo con se stesso l’uomo si vede come in uno specchio: soltanto allora impara ad avere fede nella grandezza e nella dignità umana».

Una delizia, leggetelo tutti
Lev Tolstoj

Ivan Gončarov:
È uno dei più grandi scrittori russi dell’Ottocento. Figlio della classe mercantile, la sua tranquilla esistenza di irriducibile scapolo e moderato conservatore fu interrotta soltanto da un avventuroso viaggio per mare in Estremo Oriente. Nella narrativa esordì nel 1847 con Una storia comune, accolto con favore dalla critica e dal pubblico, a cui seguirono nel 1859 Oblomov e nel 1869 Il burrone.

Anteprime della Fazi Editore: Una storia comune
Anteprime della Fazi Editore: Una storia comune

 

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Pubblicato da ballentines

Mi sono avvicinata alla lettura da giovanissima e da allora non l'ho più lasciata andare. Alcuni romanzi mi hanno aiutata a crescere e mi hanno fatto compagnia durante momenti particolari della mia vita ed io semplicemente, li adoro. Non posso stare senza leggere, è parte di me.

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