Domeniche da Tiffany
Rosa
Corbaccio
26/10/2010
ebook, cartaceo
258
Jane è una bambina solitaria e sensibile. Sua madre, la potente e cinica Vivienne Margaux è una produttrice teatrale di Broadway e non ha tempo per lei: giusto un bacino ogni tanto e qualche rimprovero per un gelato di troppo. Il padre è stato uno dei molti mariti di Vivienne e solo saltuariamente fa capolino nella vita della figlia, accompagnato dalla nuova – e giovane – compagna. Ma per fortuna c’è Michael: bello, comprensivo, affettuoso, sempre disponibile ad accompagnare Jane a scuola, a portarla a fare merenda al lussuoso Astor Court del St. Regis Hotel, a rimboccarle le coperte la sera. Solo che… Solo che Michael è un amico immaginario, e il compito degli amici immaginari è quello di accudire i bambini fino ai nove anni di età. Dopo dovranno cavarsela da soli. Per fortuna la loro scomparsa non lascia traccia nella memoria. Ma Jane è diversa da tutti gli altri e non ha dimenticato. A trent’anni ancora pensa con rimpianto a Michael. Lavora per la casa di produzione di Vivienne, è sempre lievemente sovrappeso, è sempre sensibile e solitaria, nonostante un bellissimo fidanzato che sta con lei solo per far carriera. E poi un giorno accade l’impensabile: Jane e Michael si incontrano casualmente a New York. Sono passati più di vent’anni, ma lui è identico, perfetto, non è invecchiato di un giorno. Jane pensa di essere impazzita: Michael esiste? È un uomo? Un angelo? In fondo ha importanza? Quel che conta è che Jane è innamorata e che Michael è l’uomo perfetto per lei…
Domeniche da Tiffany: James Patterson
Premesso che questa volta sono andata sul sicuro: dopo aver letto Il Diario di Suzanne e A Jennifer con amore ed essermene innamorata, non avevo dubbi che anche con Domeniche da Tiffany non sarebbe stato diverso.
Infatti…
Ho cominciato a commuovermi dalla prima pagina, dolce e delicato, come l’innocenza di una bambina, Jane, la protagonista e dei suoi sentimenti puri di amicizia per Michael, il suo amico immaginario.
Patterson ci racconta questa amicizia volta a sopperire le rigidità e le frenesie della vita di Jane, figlia di un’importante Viviane Margeaux, produttore cinematografico e teatrale. Rigida, appunto, snob ed egocentrica.
Per Michael, Jane è un incarico, perché lui fa questo: l’amico immaginario dei bambini e li aiuta ad affrontare il mondo reale. Al compimento del nono anno, però, la regola gli impone di salutare per sempre il bambino e di scomparire. Il bambino, dimenticherà tutto al suo risveglio, il giorno dopo. E così doveva succedere anche per Jane, ma quando lei si sveglia l’indomani, dopo che Michael se n’è andato, ricorda ancora tutto, con una grande tristezza nel cuore.
Patterson ci catapulta diretti ventitré anni dopo, dove ci presenta una Jane adulta, ma ancora alle prese con una Vivienne più in forma che mai. Ma il caso vuole che, per un motivo che scopriremo solo alla fine del romanzo, nella vita di Jane ricompaia Michael e che, come quando era bambina, l’aiuterà ad emergere nel mondo reale. Troverà la vera se stessa, nascosta nel profondo della sua anima, le farà provare l’amore, quello vero, fino a portarla a loro lieto fine.
Non vi svelo altro, perché durante la lettura ci saranno dei piccoli indizi che vi devieranno dalla realtà, ed è giusto così. Un finale strepitoso, non originale, ma l’unico che avrei voluto.
Un romanzo divorato, bramato. Ogni pagina era un sospiro, un battito del cuore e una lacrima. Con parole semplici, delicate, Patterson colpisce ancora una volta nel segno. Domeniche da Tiffany è un altro capolavoro di uno dei più grandi scrittori, per me, e anche se lui è specializzato, diciamo così, più che altro in Thriller, io penso che sia un grande anche con i romanzi rosa. Domeniche da Tiffany è uno di quei romanzi che, una volta terminato, ti servono dei giorni per smaltire tutte le emozioni che senti dentro. Fatichi a lasciare andare Jane e Michael.
Se ancora non lo aveste capito: ve lo consiglio caldamente se avete voglia di immergervi in una lettura carica di sentimento ed emozione.
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