Finché tutto resta nascosto in un cassetto
Narrativa - Saga familiare
Garzanti
2021
Digitale - Cartaceo
176
Fornito dalla Casa Editrice
Sara Arena
Il vecchio comò in legno, con i suoi dieci cassetti colorati, è lì, nel centro della stanza. La donna ne è affascinata da quando era una bambina, ma non ha mai avuto il permesso di toccarlo. Era l'unico segreto di nonna Rita, l'unica cosa che non condividevano. Eppure, ora che l'anziana non c'è più, è lei ad averlo ricevuto in eredità, senza un'apparente spiegazione. Per questo, quando si avvicina alle serrature, sente il coraggio venirle meno, come se qualcosa di speciale stesse per accadere. Ed è così. In ciascun cassetto si cela un oggetto. Un oggetto ordinario che racconta molto più di quello che è. Racconta una storia che le parla della nonna come non l'ha mai conosciuta. Ci sono una medaglietta del battesimo, una chiave, un quaderno di poesie, un atto di nascita, un sacchetto di semi, un foulard azzurro, un biglietto del treno, un barometro e una busta da lettere. Ogni oggetto nasconde una vita intera. Ogni oggetto custodisce un amore profondo, frantumato dalla furia franchista, una donna rimasta sola e incinta che vede la felicità sfuggire sempre più lontano, ma non per questo si arrende. Quella donna era Rita. Solo adesso, lei capisce il vero significato degli insegnamenti della nonna. Solo adesso sa che deve fare in modo che si trasformino in azioni per cambiare la sua vita. Solo adesso decide di avere un suo comò pieno di oggetti importanti, che svelino al mondo la donna che vuole diventare. Perché il monito di Rita abbia un'eco infinita. Ispirandosi in parte alla vita della nonna, Olivia Ruiz ha scritto un romanzo per chi crede che ci sia sempre tempo per dare un passo nuovo all'esistenza, che sono le piccole cose a fare la differenza, che bisogna ridare il giusto valore a ciò che ci circonda.
Oggi partecipiamo al review party di Finché tutto resta nascosto in un cassetto, un libro di Olivia Ruiz pubblicato in Italia da Garzanti. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Finché tutto resta nascosto in un cassetto è un libro breve, ma nelle sue 176 pagine contiene un’intera saga familiare, le storie di più vite che si intrecciano e si modellano le une sulle altre senza quasi soluzione di continuità.
La storia comincia quando la protagonista eredita il comò della nonna, mancata da poco. Il vecchio mobile ha dieci cassetti colorati di varie dimensioni e né lei né i suoi cugini hanno mai potuto curiosarci dentro. Ma ecco che, a sorpresa, il comò le viene recapitato a casa. Inizia così un’avventura che la riporta indietro nel tempo, all’infanzia della nonna che a soli dieci anni ha dovuto abbandonare la Spagna franchista per rifugiarsi in Francia con le due sorelle, ma non solo perché la vita di Rita Monpean Carreras non è stata affatto semplice.
Non voglio entrare nei dettagli, non voglio raccontarvi molto nemmeno sugli oggetti che vengono estratti, uno per uno come i capitoli che compongono i libro, dai cassetti.
Vi dico però perché dovreste leggere questo libro.
Finché tutto resta nascosto in un cassetto è un libro istruttivo, come prima cosa. Non sapendo moltissimo sulla situazione spagnola tra il 1939 e il 1975, sono andata a cercare articoli, commenti e trattati per capire bene come fosse la vita in Spagna sotto la dittatura di Francisco Franco. Non sto a farvi un riassunto. Scavando online potete trovare le stesse informazioni e approfondire la questione. Ovviamente, inquadrare il momento storico mi ha aiutata a capire i motivi dietro le decisioni di alcuni personaggi; decisioni che, come è logico pensare, hanno avuto pesi e conseguenze anche sugli altri. È tutto collegato, come gli anelli di una catena infinita. E tutto finisce in un cassettone colorato…
Come vi ho detto, è una saga familiare che coinvolge un grandissimo numero di donne eccezionali, ognuna per una ragione diversa. E non si possono non amare perché, oltre a essere lo specchio dei loro tempi per forza di cose, sono donne che in un certo modo hanno cercato di migliorare la loro qualità della vita, che hanno lottato duramente per affermarsi, per poter tornare in una Patria libera dalla dittatura, che hanno sofferto ma che non si sono fatte piegare dalla vita. Ci sono, certamente, anche dei personaggi maschili, ma sono le donne al centro della narrazione, con tutto ciò che questo comporta.
Questo libro è anche un monito e lancia un messaggio di speranza: sei solo tu l’artefice del tuo destino. Se qualcosa non ti piace, cambiala. O almeno provaci. Cerca di capire chi sei, chi vuoi diventare e dove vuoi andare e poi tenta il colpo. Magari fallirai, magari cambierai direzione lungo la via, ma non importa. Vivi, non lasciarti scorrere la vita addosso. Sii forte. Sii determinata.
Lo so, vi ho abituati a recensioni più lunghe, ma questo è un libro davvero particolare. Non è dettagliatissimo per certi versi (le ambientazioni restano sempre un po’ sfumate sullo sfondo, per esempio), mentre per altri lo è fin troppo. I vari elementi però si uniscono a formare un libro potente che tocca argomenti importanti come le gravidanze fuori dal matrimonio in un periodo storico in cui le donne venivano ostracizzate per molto meno, l’essere stranieri in un paese straniero che non ti accetta e che ti rifiuta nonostante ne accogli lingua, usi e costumi (è molto attuale, se ben ci pensate), ma soprattutto parla di amore, in tutte le sue forme o quasi. Parla di famiglia e delle sue varie accezioni. Parla di donne forti, bellissime, piene di vita nonostante tutto.
Insomma, mi è piaciuto tanto. L’ho trovato delicato e potente allo stesso tempo. Angosciante e rasserenante.
Vi ho confusə? Benissimo! Leggetelo così ne parliamo!
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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.
