Il club delle lettrici compulsive

Grass Kings – Matt Kindt, Tyler Jenkins

Grass Kings Book Cover Grass Kings
Matt Kindt e Tyler Jenkins
Graphic Novel
Mondadori
2020
Cartaceo
448

Il Regno della Prateria è una strana, inquietante enclave della profonda provincia rurale americana: all'apparenza si tratta semplicemente di uno squallido campo caravan sulla riva di un lago nei pressi di Cargill City. Qualcuno dice che ci abiti un serial killer. Ma in realtà è una sorta di terra promessa per ogni specie di disperati e derelitti. E soprattutto è il regno dei tre Grass Kings, i re della Prateria, tre fratelli in lotta da tempo con le istituzioni locali e soprattutto con lo sceriffo di Cargill, Humbert. Il più anziano è Bruce: ex sceriffo della città di Raven, passa le giornate a pattugliare il Regno, ne è diventato la polizia non ufficiale. Robert, suo fratello minore, è il vero sovrano, ma è anche il più solo e infelice: qualche anno prima la figlia Rose è scomparsa nei pressi del lago, e di lì a poco anche della moglie si è persa ogni traccia. Infine c'è Ashur, il fratello più giovane, appena un ragazzo. E poi c'è Maria: è emersa un giorno dal lago, davanti alla porta di Robert, in cerca di rifugio. Lui l'ha accolta, l'ha accudita fino a che Maria non ha recuperato le forze, nell'illusione che quella giovane donna misteriosa possa essere la figlia perduta. Ma forse la sua decisione porterà alla rovina quel misero regno...

Oggi partecipiamo al review party di Grass Kings, una graphic novel creata da Matt Kindt e Tyler Jenkins e pubblicata in Italia da Mondadori nella collana Oscar Ink. Ringrazio Oscar Vault per avermi fatto leggere la graphic novel in anteprima e Tiziana di The Mad Otter per aver organizzato l’evento. Prima di cominciare, vi lascio il banner del review party, in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte.

grass kings

Quest’anno ho deciso di uscire dalla mia comfort zone e di dedicarmi anche a generi che prima non avrei mai letto. Devo ammettere che, nonostante l’ansia iniziale (soprattutto per paura di non rendere giustizia a un’opera magari bella, ma che rischia di essere penalizzata a causa dei miei gusti personali), non sta andando affatto male perché ho scoperto piccoli gioielli tra cui, appunto, Grass Kings.

La storia è ambientata in America. È un’America insolita quella che viene rappresentata qui perché non siamo in una grande città, ma in una sorta di enclave nella prateria nella quale vigono leggi particolari e la violenza è normale routine. Ed è proprio questa la carta vincente di Grass Kings perché ai testi e alla storia dura e senza peli sulla lingua scritta da Matt Kindt si contrappongono i delicati colori dei bellissimi acquerelli disegnati da Tyler Jenkins. Ma andiamo con ordine e vediamolo insieme.

Nel Regno della Prateria le normali leggi non valgono. Ad amministrare la giustizia ci pensano i “re” Robert e Bruce, con la collaborazione di Ashur, il più giovane dei tre fratelli.

Bruce, il vero e proprio re, è un uomo solitario, pieno di rimorsi, con un grosso problema con l’alcol e indurito dai dolori della vita. Robert invece è un ex poliziotto, cacciato dalle forze di polizia per i suoi metodi poco ortodossi e per aver ficcato il naso negli affari di persone ricche e potenti.

Sia Bruce che Robert hanno dei trascorsi non belli con lo sceriffo di Cargill, la città vicina, e lo sceriffo Humbert è in cerca di una scusa per distruggere il sistema su cui si regge il Regno. La scusa per attaccare briga verrà fornita da Maria. Chi è? Non ve lo dico! E quando Robert e Bruce decidono di indagare a fondo su alcune morti sospette e di venire a capo della voce che dice che un serial killer si nasconda tra gli abitanti del Regno, la situazione sembra farsi ancora più tesa non solo con lo stesso sceriffo, ma anche tra chi ha sempre  (o quasi?) vissuto nel Regno in pace.

La narrazione mostra il Regno durante i secoli, utilizzando una serie di flashback più o meno violenti, quasi a voler dimostrare l’influenza di questi avvenimenti del passato sul presente, come se tutto fosse inevitabile perché avvolto da un’aura di negatività.

Non sono un’esperta di graphic novel e mi manca decisamente l’allenamento, quindi ho un po’ faticato all’inizio a capire le varie personalità in gioco, ma una volta capito il meccanismo, la lettura è filata davvero liscia… e ho smesso di incantarmi a guardare i disegni di Jenkins! Non ho le competenze artistiche per andare troppo più in là rispetto a un “Che bello!” o a un “Che brutto!” (anche perché in pratica non so disegnare un cerchio con un bicchiere, quindi…), ma ho visto abbastanza quadri per capire se una cosa mi piace o meno e questa graphic novel mi piace. E anche tanto!

I disegni non sono sempre super dettagliati, ma sono meravigliosi e, secondo me, la mancanza di dettagli definiti, paradossalmente aiuta ancora di più a capire come siano stati caratterizzati i personaggi. Non me ne sono resa conto subito proprio per la mia inesperienza ma, per esempio, i tratti utilizzati per disegnare Humbert sono più marcati e pesanti di quelli utilizzati per Robert o Bruce, come se loro fossero più “leggeri”, non tanto per personalità, badate bene, ma per le azioni commesse. Humbert decisamente non è una brava persona! In certi momenti, i tratti usati per questo personaggio sono addirittura grotteschi!

Se tra di voi c’è qualche esperto che ha letto Grass Kings, mi lasci un commento! Giusto per capire se ci ho visto giusto o se sto dicendo delle sciocchezze 😉

Questo nuovo volume è la raccolta dei singoli volumi usciti. La cosa meravigliosa è che sono state mantenute le copertine di ogni singolo volume e le troverete nel libro (si può dire libro in questo caso? Passatemela!) come “presentazione” dei singoli capitoli.

I temi trattati sono tantissimi, alcuni molto, molto delicati. Si parla di razzismo, di diversità, di violenza domestica, di voglia di libertà, di segreti che farebbero bene a restare sepolti per sempre.
Le indagini condotte dai fratelli sono la scusa per introdurre gli abitanti del Regno e ripercorrere così le loro vite. Beh, c’è un serial killer da acciuffare! Siete pronti? La trama è complessa, ma ben costruita e la tensione narrativa è mantenuta grazie ai cambi di scena, esattamente come in un thriller ben costruito. Devo dire che la parte descrittiva non mi è mancata per nulla, soprattutto perché, in questo caso, ho potuto vedere con i miei occhi quello che gli autori volevano che vedessi. È un modo diverso di approcciarsi a una storia e, secondo me, dovremmo provarci tutti almeno una volta nella vita. Si scoprono tante altre cose interessanti, sapete?

Scusate se non sono stata proprio precisa, ma il fatto è che non ho la più pallida idea di come si faccia la recensione di una graphic novel perché, come vi ho detto in apertura, solitamente non ne leggo (male per me perché ho scoperto che mi piacciono! E male per il mio conto in banca… sempre perché ho scoperto che mi piacciono!).

Spero di essere stata all’altezza e di aver reso l’idea della bellezza di questo libro (dai, è un libro! Con i disegni ma resta un libro!).

Avete letto Grass Kings? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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