Il club delle lettrici compulsive

Harry Potter e la pietra filosofale – J.K. Rowling

Harry Potter e la pietra filosofale Book Cover Harry Potter e la pietra filosofale
Harry Potter
J.K. Rowling
Fantasy
Salani
1998
Cartaceo - Digitale
293

Harry Potter è un predestinato: ha una cicatrice a forma di saetta sulla fronte e provoca strani fenomeni, come quello di farsi ricrescere in una notte i capelli inesorabilmente tagliati dai perfidi zii. Ma solo in occasione del suo undicesimo compleanno gli si rivelano la sua natura e il suo destino, e il mondo misterioso cui di diritto appartiene. Un mondo dove regna la magia; un universo popolato da gufi portalettere, scope volanti, caramelle al gusto di cavolini di Bruxelles, ritratti che scappano. 

 

Harry Potter e la pietra filosofale – J.K. Rowling

Da vera Potterhead, non potevo esimermi dallo scrivere le recensioni dei libri, partendo ovviamente dal primo, Harry Potter e la pietra filosofale. E quindi cominciamo!

«Harry… tu sei un mago».
Nella catapecchia piombò il silenzio. Si sentiva solo il frangersi delle onde e l’ululato del vento.
«Che cosa sono, io?» chiese Harry senza fiato.
«Un mago, chiaro?» disse Hagrid tornando a sedersi sul divano che gemette e si affossò ancora di più. «Anzi, un mago coi fiocchi, direi, una volta che avrai studiato un pochetto. Con un papà e una mamma come i tuoi, che cos’altro poteva venir fuori? Penso proprio che è venuto il momento di leggere quella lettera».

Così Hagrid svela ad Harry Potter, da pochissimo undicenne, quale sia la vera natura delle strane cose che gli capitano in momenti davvero difficili, come ad esempio, l’essersi trovato sul tetto della scuola mentre la gang del cugino Dudley lo insegue o i capelli misteriosamente ricresciuti durante la notte, dopo un taglio particolarmente cruento ad opera di zia Petunia.

Ma andiamo con ordine.

Harry ha quasi undici anni ed è orfano. Lasciato a crescere con gli zii, è sempre stato maltrattato, relegato nel sottoscala dell’ordinaria e ordinata casetta al numero 4 di Privet Drive a Little Whinging, nel Surrey, costretto ad indossare gli abiti smessi del cugino e cresciuto senza conoscere affetto o amore.

A volte capitano cose strane come vetri che scompaiono, capelli che ricrescono, cose che si spostano. Ad Harry sembra quasi una magia ma quella parola, in casa dei Dursley, non può nemmeno essere pronunciata. Ai Dursley non piacciono le faccende bizzarre.

E quando, vicinissimi alla data del compleanno di Harry, iniziano a spuntare strane lettere, ecco che zio Vernon decide di scappare letteralmente dalla tranquilla vita di tutti i giorni. Ma si può scappare dalla magia? No. E non lo si può fare neppure dalle lettere di Hogwarts, la scuola di magia e stregoneria diretta dal professor Albus Silente.

La lettera di Hogwarts
La lettera di Hogwarts nella rappresentazione cinematografica

E così, accompagnato da Hagrid, il Custode della Chiavi e dei Luoghi di Hogwarts, Harry si troverà presto immerso in un mondo completamente nuovo, dove la tecnologia non esiste, dove si comunica via gufo e si vola a bordo di manici di scopa.

Arriva finalmente il momento di partire da Londra. Per arrivare alla scuola, si deve prendere il treno che parte alle 11 in punto del 1° settembre dal binario 9 e ¾ della stazione di King’s Cross. Ma come si arriva al binario? Per fortuna, in soccorso di Harry arriva la signora Weasley, accompagnata da uno stuolo di figli con i capelli rossi. Harry conosce quindi Percy, Fred, George, Ron e la piccola Jinny.

L’amicizia tra Ron ed Harry è praticamente immediata. Ben presto si unirà anche Hermione e insieme formeranno il Golden Trio che ci accompagnerà per tutti i sette libri.

I tre scopriranno che all’interno del castello è conservata, ben nascosta e protetta da numerosi incantesimi, la pietra filosofale, una straordinaria pietra magica che ha il potere di trasformare qualsiasi metallo in oro e produce l’Elisir di Lunga Vita, che dona vita eterna a chi lo beve. Chi sta cercando di rubarla e perché? Che sia un piano di Colui che non deve essere nominato? Sta per tornare? Harry è in pericolo?

Sono tantissime le avventure che aspettano Harry ad Hogwarts, dallo smistamento del cappello parlante, all’incontro con un mostro di montagna, al Quidditch.

Per saperne di più, dovete leggere il libro.

Ogni personaggio del libro è solido, ben costruito e ben caratterizzato. Sono favolosi anche i cattivi! Ho adorato la prima lezione di pozioni tenuta da Piton che è uno dei personaggi meglio riusciti secondo me, con quella sua ambiguità per cui tu non sai mai se sia buono o meno.

[…] Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte…

Harry Potter e la pietra filosofale è veramente un libro magico, adatto a tutte le età. L’atmosfera è unica e leggendolo, si rimane davvero a bocca aperta e vi dirò, i personaggi del film sono esattamente come me li ero immaginati. Ovviamente, nel libro troviamo personaggi che nel film non sono stati presi in considerazione (perchééééééé!?!?!) come il poltergeist Pix ed altri, che conoscerete in futuro, leggendo i libri successivi della saga.

Nella storia si alternano momenti divertenti e momenti toccanti e questa è una caratteristica che ritroveremo anche nei prossimi libri.

«Lei che cosa vede, quando si guarda in quello specchio?»
«Io? Mi vedo con in mano un paio di grossi calzini di lana».

Harry Potter e la pietra filosofale esiste in due traduzioni diverse. La prima è quella che ho letto io al momento dell’uscita del libro in Italia mentre la seconda è una rivisitazione della precedente versione, con alcune modifiche di traduzione.

Personalmente io rileggo ogni anno la prima versione perché con la nuova traduzione non mi sento a mio agio (Tassofrasso al posto di Tassorosso lo vivo come un vero e proprio affronto personale). Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere nei commenti.

A fine 2015, è uscita una ulteriore riedizione di Harry Potter e la pietra filosofale, sempre edita da Salani, ma questa volta totalmente illustrata. Ve ne parlerò più avanti, mostrandovi qualche illustrazione perché merita davvero un approfondimento.

Chiudo (perché tendo a diventare un pochino logorroica quando parlo dei miei libri preferiti, non so se avete notato) con una delle mie scene preferite, sia nel libro che nel film:

«Salve» disse Harry imbarazzato.
«Ah, si» disse l’uomo. «Sì, sì, sì, ero sicuro che l’avrei conosciuto presto. Harry Potter». Non era una domanda. «Ha gli occhi di sua madre. Sembra ieri che è venuta qui a comperare la sua prima bacchetta magica. Lunga dieci pollici e un quarto, sibilante, di salice. Una bella bacchetta per un lavoro d’incanto».
Il signor Olivander si avvicinò a Harry. Quest’ultimo avrebbe dato chissà che cosa per vedergli abbassare le palpebre. Quegli occhi d’argento gli facevano venire la pelle d’oca.
«Suo padre, invece, preferì una bacchetta di mogano. Undici pollici. Flessibile. Un po’ più potente e ottima per la trasfigurazione. Be’, ho detto che suo padre l’aveva preferita… ma in realtà, è la bacchetta a scegliere il mago, naturalmente».
Olivander si era fatto talmente vicino da toccare quasi il naso di Harry, che si vedeva riflesso in quegli occhi velati.
«Ed è qui che…»
Olivander toccò con un dito lungo e bianco la cicatrice a forma di saetta sulla fronte di Harry.
«Mi spiace dire che sono stato io a vendere la bacchetta che ha fatto questo» disse con un filo di voce. «Tredici pollici e mezzo. Sì. Una bacchetta potente, molto potente, nelle mani sbagliate… Bene, se avessi saputo che cosa sarebbe andata a fare per il mondo…»

La pietra filosofale originale usata nel film. La foto è stata scattata da me in occasione della mia visita ai Warner Bros Studio a Leavesden, in U.K.
La pietra filosofale originale usata nel film. La foto è stata scattata da me in occasione della mia visita ai Warner Bros Studio a Leavesden, in U.K.

Della saga fanno parte:

Harry Potter e la Pietra filosofale
Harry Potter e la camera dei segreti
Harry Potter e il prigioniero di Azkaban
Harry Potter e il calice di fuoco
Harry Potter e l’ordine della fenice
Harry Potter e il principe mezzosangue
Harry Potter e i doni della morte

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

2 Risposte a “Harry Potter e la pietra filosofale – J.K. Rowling”

  1. Questo libro, come tutti quelli della serie, oltre ad essere avvincente ed immergere il lettore in un mondo magico fino ad ora inimmaginabile, è anche educativo perché esalta i valori dell’amicizia e della lealtà . Il libro mi è stato regalato in un momento tristissimo della mia vita e mi è servito a rasserenarmi un po’. Da allora sono diventata Potter dipendente, anche se sono negli anni …anta…

     
    1. Hai proprio ragione, Daniela! Io li rileggo quando ho bisogno di rasserenarmi un po’ 🙂
      È proprio un mondo magico.

       

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