Il club delle lettrici compulsive

Il piccolo negozio del lieto fine – Ali McNamara

Il piccolo negozio del lieto fine Book Cover Il piccolo negozio del lieto fine
St. Felix
Ali McNamara
Narrativa
Newton Compton
2021
Digitale - Cartaceo
352
Mariacristina Cesa

Kate è al settimo cielo. Tutti i suoi sogni sembrano essersi avverati da quando ha aperto un piccolo negozio di artigianato nell’idilliaca città portuale di St Felix. Arroccata sulle scogliere della Cornovaglia, St Felix è il paradiso in terra. Un giorno, proprio mentre si trova nel suo adorato negozio, Kate fa una scoperta sorprendente: una storia d’amore risalente a decenni prima, raccontata attraverso bellissimi dipinti e intricati ricami. Jack, il proprietario del vicino negozio d’arte, si offre di aiutarla a far luce sul mistero legato a quell’amore. Nel corso delle loro ricerche, però, Jake e Kate si rendono conto che le loro vite hanno alcune inquietanti somiglianze con quelle di Clara e Arty, i due amanti vissuti negli anni Cinquanta… Potrebbero essere forse loro a rimediare a un torto vecchio di decenni? T rovando anche il lieto fine lungo il cammino?

Bentrovatə compulsivə, oggi parliamo di Il piccolo negozio del lieto fine di Ali McNamara!

Ebbene sì, è arrivato quel momento dell’anno.

il piccolo negozio del lieto fine
View della mia casa e di me stessa, attraverso il sempiterno cespuglio di camomilla che cresce per miracolo in cortile. Così non restano dubbi sulla sua esistenza.

Per quanto mi riguarda, lo sapete bene, l’estate non comincia il 21 giugno. Nossignore. L’estate comincia quando finalmente esce in libreria l’ultimo libro di Ali McNamara. Solo allora mi sistemo accanto al sempiterno cespuglio di camomilla (che cresce miracolosamente in cortile senza che io abbia mai fatto niente se non annusarlo in maniera morbosa e anche un po’ inquietante), mi spalmo di crema solare e preparo una caraffa di tè freddo alla menta, sento il mio cuore che fa le fusa, e mi rilasso per la prima volta dalla lettura dell’anno precedente.

Ammetto che quest’anno ho un po’ barato, infatti l’anno scorso ho chiesto alla mia amica Valeria di contrabbandarmi una copia in inglese,

il piccolo negozio del lieto fine
Siete d’accordo con me che le copertine della versione originale siano meravigliose? Sì che lo siete!

con quella splendida copertina ad acquarello, per poterlo leggere in anteprima.

Sorry not sorry!

Il piccolo negozio del lieto fine fa parte della serie di romanzi ambientati nell’immaginaria cittadina di St. Felix, ispirata a St. Ives, nella non tanto immaginaria Cornovaglia. E voi lo sapete che io ho un problema di dipendenza dai romanzi ambientati in Cornovaglia.

A St. Felix sono ambientati anche Il piccolo negozio di fiori in riva al mare e Un’estate indimenticabile.

I protagonisti dei libri precedenti fanno delle brevi comparsate nella storia, ma la protagonista de Il piccolo negozio del lieto fine è Kate, una madre single che si è trasferita in Cornovaglia per sfuggire alle attenzioni indesiderate di un ex fidanzato che non si rassegnava alla fine della loro relazione.

Ha rilevato il vecchio negozio di lane e l’ha trasformato in una graziosa bottega artigiana che vende piccole creazioni originali e materiali  per attività creative. Ecco perché si irrita oltremodo quando scopre, tramite il rigattiere che le regala una vecchia macchina da cucire, che, in fondo alla strada, un bellimbusto sta aprendo un negozio di articoli per le belle arti! Ma come si permette!

Il bellimbusto ha comprato tutto il materiale da pittura che il rigattiere aveva ricevuto dallo sgombero di una vecchia soffitta e adesso si appresta a portare via a Kate tutti i clienti aspiranti pittori che rimangono puntualmente a corto di blu oltremare!

Kate decide di affrontarlo, ma quando lo conosce, scopre che Jack (questo il vero nome dello sfacciato) è una persona molto diversa da quello che si sarebbe aspettata.

Pochi giorni dopo, la magia di St. Felix si manifesta e, tra ricami magici e misteriosi quadri, i due si troveranno coinvolti in una vicenda vecchia di cinquant’anni e a dover rimettere a posto un’ingiustizia.

Il piccolo negozio del lieto fine è, come tutti i precedenti, un romanzo incredibilmente rasserenante che nasconde numerosi livelli di lettura. Mi è piaciuto molto, ovviamente.

Uno dei temi centrali di questo romanzo è quello dell’abilismo, cioè della discriminazione nei confronti delle persone che hanno una disabilità. Jack, infatti, ha perso le gambe quando era nell’esercito, a causa di un incidente con una mina e si rende conto di quanto le persone lo trattino con condiscendenza e compassione a causa della sua condizione.

Il tema è molto caro all’autrice che, a causa di una malattia autoimmune, ha spesso la necessità di usare ausili come la sedia a rotelle o lo scooter. Da quando la McNamara ha ricevuto la sua diagnosi si è impegnata, su tutti i suoi social, a farsi portavoce di chi soffre di malattie autoimmuni e croniche.

Avete letto Il piccolo negozio del lieto fine? Vi è piaciuto? Fatecelo sapere nei commenti!

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