Il club delle lettrici compulsive

Il Piccolo Principe – Antoine de Saint-Exupéry

Il Piccolo Principe Book Cover Il Piccolo Principe
Antoine de Saint-Exupéry
Narrativa
Bompiani
2005 - Edizione Illustrata
Digitale - Cartaceo
126
Nini Bompiani Bregoli

Il Piccolo Principe, celebre libro di Antoine de Saint-Exupéry, conta all’attivo numerose pubblicazioni nonché un film d’azione per tutta la famiglia.

Benché venga sempre più spesso proposto come lettura per ragazzi, nel contesto scolastico è gettonatissimo, non è un romanzo di facile approccio o da sottovalutare in termini di messaggio veicolato.

Il Piccolo Principe è un’opera fortemente autobiografica. Pilota di aerei l’uno proprio come lo fu il suo autore, il protagonista viaggia di pianeta in pianeta incontrando l’uomo d’affari ricco e avido, l’uomo che ha bisogno del controllo assoluto, il geografo, l’uomo che accende i lampioni, il vanitoso egoista che pensa solo a sé, il mercante e il re di cui tutti sono sudditi.

Ogni personaggio citato è un modo di essere e tutti hanno in comune, tranne l’ubriacone che beve per dimenticarsi della vergogna di esser un bevitore, una peculiarità dell’animo umano ovvero agire solo per il proprio tornaconto personale. L’avarizia e la vanità in primis sono l’emblema dell’umanità arida che è incentrata solo sul proprio ego.

L’unico amico del protagonista è il pilota incontrato nel deserto, al quale parla apertamente del pianeta d’origine (asteroide B612) e della sua passione per il disegno, che è ormai latente in quanto non ha avuto modo di svilupparla e l’ha perciò abbandonata.

«Le spine a cosa servono?»
«Le spine non servono a niente, è pura cattiveria da parte dei fiori.»
«Non ti credo! I fiori sono deboli. Sono ingenui. Si rassicurano come possono. Si credono terribili con le loro spine…»

Il personaggio principale, oltre al Principe, è la sua rosa. Esigente e vanitosa, indimenticabile per quanto irraggiungibile e inafferrabile nel profondo. Lui la cura in ogni aspetto, nonostante le spine.

Devo ammettere che non ho mai amato questo libro, benché questa sia la mia terza lettura. Ogni volta che mi approccio alle pagine famosissime e colme di metafore, e che leggo di questo bambino ingenuo e che pone domande molto profonde, troppo per la sua età e sicuramente non dettate dalla semplice curiosità fisiologica, provo irritazione.

Capisco perfettamente l’intento dell’autore nella disamina delle caratteristiche umane, ma trovo frustrante usare un’immensa metafora per poterne parlare!

Perché tu possa conservare per sempre un po’ del bambino meraviglioso che sei!

Come puoi fare una dedica del genere scrivendo un cotale esempio di libro tedioso che un bambino non potrà mai capire a pieno? Come si può obbligare dei ragazzini a leggerlo e spremer loro le meningi su questi concetti quando a malapena gli adulti riescono a capirli?

Io credo ci siano molti modi di educare l’animo umano alla tolleranza e all’accettazione, di sensibilizzare il prossimo all’autoanalisi per uscir fuori da quel grande guscio di egoismo che affligge l’umanità… Ciò che non credo è che questo romanzo riesca a smuovere questo tipo di atteggiamento in maniera massiva come pare dal gradimento ottenuto (ammesso che non sia un dire “mi piace” solo perché i più lo dicono, magari senza averlo nemmeno letto!).

Avete letto Il Piccolo Principe? Vi aspetto per parlarne!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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