Il portale degli obelischi
La Terra spezzata #2
Fantasy
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
444
Vincitore del Premio Hugo 2017. Miglior romanzo.
La Stagione della fine si fa sempre più buia, mentre la civiltà sprofonda in una notte senza termine. Essun ha trovato un luogo dove rifugiarsi, ma soprattutto ha trovato Alabaster, sorprendentemente ancora vivo; ha inoltre scoperto che è stato lui, ormai in procinto di trasformarsi in pietra, a provocare la frattura nel continente e a scatenare una Stagione che forse non terminerà mai. E ora Alabaster ha una richiesta da farle: deve usare il suo potere per chiamare un obelisco. Agendo così, però, segnerà per sempre il destino del continente Immoto. Nel frattempo, molto lontano, anche Nassun, la figlia perduta di Essun, è forse approdata in un luogo dove sentirsi a casa, dove coltivare la sua straordinaria dote di orogenia, per diventare sempre più potente. Ma anche Nassun dovrà compiere scelte decisive, in grado di mutare il futuro del mondo intero.
Torna N.K. Jemisin con il secondo volume della trilogia La terra spezzata. Il portale degli obelischi è infatti il seguito de La Quinta Stagione. Siete pronti a scoprirlo insieme a noi e alle altre bravissime blogger che hanno preso parte al review party? E allora ecco il banner!
Il portale degli obelischi è stato decisamente più scorrevole rispetto a La Quinta Stagione… o forse ero io in una diversa disposizione d’animo, chi lo sa! Come sempre, la recensione sarà un susseguirsi di puntini di sospensione perché non voglio rivelare più di tanto su cosa accade, sui personaggi e la loro evoluzione e compagnia bella perché Il portale degli obelischi è un libro da scoprire piano piano, una pagina alla volta, assaporando le varie sfumature che la Jemisin ha voluto regalare ai suoi lettori.
Intanto vi lascio un bel bannerozzo di spoiler alert che male non fa perché inevitabilmente si parlerà di ciò che è accaduto in La Quinta Stagione, quindi, se non lo avete letto forse vi conviene fermarvi qui.
Se siete arrivati a leggere fino a qui nonostante gli avvisi… beh, peggio per voi 😀
La cosa che più mi aveva colpita della narrazione de La Quinta Stagione è che tutte le protagoniste sono la stessa persona in varie fasi della vita. E anche questo è un argomento gigante che viene trattato magistralmente dalla Jemisin anche ne Il portale degli obelischi. Perché se ci pensate bene, ognuno di noi cambia nel corso della propria vita. Sono gli eventi, le cose che ci succedono, le persone che incrociano il nostro cammino che lo segnano inevitabilmente e inesorabilmente, anche.
Essun deve fare i conti con il suo passato che torna… beh, letteralmente, vista la presenza di Alabaster a Castrima. Essun dovrà digerire numerose notizie di cui ovviamente non vi parlerò, ma posso anticiparvi che ci sono abbastanza shock da stendere chiunque!
E finalmente compare anche Nassun! Che tipa tosta! Come sua madre, del resto, nonostante non voglia ammetterlo. E come tutte le donne magnifiche di cui scrive la Jemisin.
È sorprendente quanto questo ti rincuori. Essere giudicati per ciò che si fa, non per ciò che si è.
La discriminazione è sempre presente, anche se in misura minore rispetto a La Quinta Stagione, almeno nelle scene in cui compare Essun. Questo perché Castrima ha un funzionamento molto particolare e gli immoti non possono permettersi di perdere gli orogeni. Bel ribaltamento, eh? Ma se pensate che questo faciliti la vita di Essun… beh, no. Proprio no.
«[…] Ma se restate, nessuna parte di questa com potrà decidere se un’altra parte della com è sacrificabile. Non si vota su chi ha il diritto di essere una persona.»
Perché c’è sempre qualcuno che pensa di poter sacrificare gli altri per il proprio tornaconto, per avere un barlume di sicurezza…
Il tema di base, oltre al razzismo e alla discriminazione contro gli orogeni, ovvero coloro che possono sensire la terra e i suoi movimenti, è proprio lo sfruttamento della Terra stessa. La Terra, qui rappresentata da un padre e non da una madre come siamo abituati, vuole eliminare gli esseri umani per punirli. Per cosa? Non ve lo dico! Che domande! Ormai dovreste saperlo! Però ho amato il modo in cui la Jemisin è riuscita a rappresentare il cambiamento climatico e devo dire che mi ha spaventata moltissimo (anche se visto il periodo, non ci vuole più tanto a terrorizzarmi. Chissà che non si arrivi davvero a un cambiamento!).
La fine è davvero un peccato? La fine delle meschinità, dei conflitti, dei potenti che cercano di affossare i più deboli… Però un modo per salvare il mondo di Essun esiste e la risposta è in Alabaster.
Alabaster, con la sua infinita e profonda conoscenza dell’orogenia, ha un’ultima, importantissima lezione da insegnare. È un personaggio davvero strano, che forse non sono riuscita a capire fino in fondo, ma so che resterà per sempre nel mio cuore, nonostante i suoi indizi fumosi e i suoi atteggiamenti strani.
Lo stile della Jemisin è a tratti complicato perché si addentra spesso in spiegazioni che non sono semplicissime da seguire. Inoltre, la storia è scritta a tratti in seconda persona… e mentre nel primo ho capito chi stesse parlando, per Il portale degli obelischi ho un paio di dubbi. Temo in un finale doloroso per questa trilogia fantasy a tratti distopica!
La Jemisin, in ogni caso, lascia dei messaggi che sono potenti come pugni alla bocca dello stomaco e vale davvero la pena leggere i suoi libri! Nonostante la fine di questa trilogia mi faccia molta paura perché temo per la sicurezza dei miei personaggi preferiti, non vedo l’ora di sapere cos’ha in serbo per noi l’autrice. Lo so che mi farà piangere!
E so anche che sono stata parecchio vaga, ma come avrete senza dubbio capito, è davvero difficile scrivere una recensione senza anticipare nulla su ciò che avviene in questo libro potente, evocativo e
Avete letto Il portale degli obelischi ? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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