Il primo caffè del mattino
Narrativa
Sperling & Kupfer
2014
ebook e cartaceo
288
Massimo ha poco più di trent'anni, è il proprietario di un piccolo bar nel cuore di Roma e non si è mai innamorato davvero. In fin dei conti sta bene anche da solo, continua a ripetersi. Fino al giorno in cui una ragazza con le lentiggini, gli occhi verdi e l'aria sperduta di una turista straniera entra improvvisamente nel bar, e Massimo rimane folgorato. Il problema è che non riesce a farsi capire in nessuna lingua, e nel giro di cinque minuti lei se ne va spazientita, lasciandolo con qualcosa dimolto simile a un cuore spezzato. Ma tornerà presto, perché un segreto inconfessabile la lega proprio al bar di Massimo. Che potrà così corteggiarla con le armi che conosce meglio: caffè, cappuccini e il fascino di Roma.
Il primo caffè del mattino di Diego Galdino
Il primo caffè del mattino, un libro tenero e romantico, dove Roma, città che adoro, fa da cornice e numerosi personaggi fanno la loro apparizione, tra cui un giro di clienti caratteristici del bar, citati oltre che con il loro nome anche con il caffè che sono soliti bere. Questa cosa mi ha fatto sorridere e mi ha incuriosita e al termine del libro la mia curiosità è stata soddisfatta. Infatti Diego Galdino dice:
“Come la personalità di un uomo, il caffè può essere classificato per comodità o divertimento in diverse categorie, ognuna con il proprio nome, ma la verità è che in fondo ogni singola tazzina è una storia a sé“.
Il protagonista della storia è Massimo, un trentenne d’altri tempi, dolce e sensibile, dedito al suo lavoro e proprietario di un bar, il “Tiberi”, nel cuore di Roma e precisamente a Trastevere. Massimo non si è mai innamorato, ma un bel giorno conosce l’amore, che si presenta nelle vesti di Geneviève, una turista francese, che non spiccica una parola di italiano e che capita nel suo bar per caso. Purtroppo però lei se ne va dal suo bar arrabbiata, ma ci ritornerà prestissimo, perché un segreto la lega a quel bar.
All’istante Massimo si innamora di lei, occhi verdi e viso spruzzato di lentiggini, per poi scoprire che Geneviève è in Italia perché ha ereditato la casa di Maria, quasi una seconda mamma per Massimo e deceduta da poco.
Il primo caffè del mattino è un libro delicato, che entra in punta di piedi nella mente del lettore e che ti catapulta in una storia d’amore pulita e dal sapore antico, rara di questi tempi.
A far da sfondo a questo tenero romanzo c’è una Roma romantica, bellissimo e caratteristico è stato il giro delle fontanelle che Massimo ha fatto fare a Geneviève in uno dei loro appuntamenti, un bar nel cuore di Trastevere, uno dei quartieri più caratteristici di Roma e un ragazzo timido, d’altri tempi, che ancora si emoziona per le piccole cose e il cui cuore batte anche per un semplice bacio.
Una delle frasi che Galdino sente più sua, presa da una sua intervista fattagli da noi Lettrici compulsive è:
“Quelli ad occhi aperti sono i sogni migliori perché sei tu a decidere quando farli finire“.
Mai frase più vera e da cui traggo ispirazione orni giorno. Si può vivere di soli sogni?
Io sono una sognatrice nata e spesso lo faccio ad occhi aperti, volando con la fantasia e con l’aiuto dei tanti libri che divoro… ecco questo libro ti fa sognare e ti fa riscoprire valori antichi, come quello della famiglia, della fratellanza, dell’amicizia vera e dell’amore puro, valori purtroppo che stanno scomparendo.
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