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Intervista ad Ella Gai

Intervista ad Ella Gai

Oggi ho intervistato per Voi Ella Gai, autrice di Odiare Amare Baciare, edito Newton Compton.
Ella Gai è lo pseudonimo di questa scrittrice di cui abbiamo già letto e recensito Odiare Amare Baciare.

Parlaci di te: chi è Ella Gai come persona e come autore?
Ella Gai è una ragazza di ventinove anni + uno. È una ragazza estroversa piena di fantasia, e anche un po’ pazzarella. Mi reputo una persona semplice e con una grande qualità: la simpatia. Adoro ridere e far ridere, perché credo che non ci sia cosa più bella che sorridere con gli occhi, ma soprattutto con il cuore. Abbiamo una vita troppo breve, per non assaporarla tutta con gioia e divertimento. Se c’è una frase che mi definisce meglio: è quella di non prendermi mai troppo sul serio. Credo che mi rispecchi benissimo. Cerco sempre di ironizzare su tutto, quando mi è possibile. Anche perché la vita è abbastanza triste.

Come nasce l’idea del tuoi libri?
A dire la verità il mio modo di concepire un nuovo libro è abbastanza particolare. Parto sempre da un particolare, da qualcosa che vedo, che mi viene raccontato, da qualcosa che mi ha particolarmente stupito e decido che quello sarà il filo conduttore di tutto la mia storia.
Purtroppo per me, non ho l’abitudine di scrivere una trama, una scaletta, perché è già tutta nella mia testa, quindi accendo il pc, apro il programma di scrittura e inizio a digitare le parole. Sbaglierò quasi sicuramente, ma non m’importa, io scrivo così. E non credo di poter più cambiare il mio approccio alla scrittura.

Qual è il personaggio preferito del tuo libro?
Non ho un personaggio preferito, io li amo tutti, anche quelli cattivi, perché in fondo son sempre figli miei e partoriti dalla mia testa.

Qual è il messaggio che vuoi trasmettere con i tuoi libri?
Dipende sempre dalla trama che decido di creare. Diciamo che tendenzialmente sono portata a trasmettere il messaggio sul libero arbitrio. Io voglio che i miei personaggi abbiano fino alla fine la possibilità di scegliere cosa è giusto e cosa è sbagliato. Voglio che passi il messaggio “nel mio piccolo” che siamo solo noi artefici delle nostre scelte.

Autocitati: la frase del libro che senti più tua.
“Era bastato uno scambio di sguardi, e tutto era scomparso. Non c’era più dolore, né sofferenza, né poca fiducia in me stessa. Ancora una volta sentivo il battito del mio e del suo cuore. Tutto il resto diventò inesistente. E fu allora che mi chiesi: “Perché tu?”
Tratto da Odiare Amare Baciare.

Cosa vuol dire per te scrivere?
È da sempre una passione. Non lo reputo un lavoro, ma un modo di vivere, di essere me stessa.
Cerco sempre di scrivere il più possibile… di giorno, di notte, la mattina presto. Insomma, quando ho del tempo mi dedico a questa passione.

Cosa ti aspetti dal prossimo futuro?
In realtà non ho aspettative. Ho imparato che quando te ne crei qualcuna questa non si realizza mai. Preferisco non averne e camminare sulla strada che sto costruendo, se poi durante il cammino dovessi incrociare un’autostrada ben venga, ma sarei felice lo stesso anche se poi dovessi riprendere a percorrere la mia stradina fatta di ciottoli e dislivelli e tornare a essere self. Di una cosa sono sicura, se mi guardo indietro, so con certezza dove sono caduta e dove mi sono rialzata. Perciò quando cammino, sto ben attenta a dove metto i piedi. (scusate se sono stata un po’ enigmatica).

A cosa stai lavorando attualmente?
Tante, troppe cose. Anche se ammetto, dopo l’uscita del seguito di Odiare Amare Baciare (che non so quando uscirà) mi prenderò un periodo di pausa. È una cosa che sto vagliando da un po’ di tempo. Ho bisogno di staccare la spina e rilassarmi e pensare un po’ a me stessa.

Quali sono gli autori dai quali ti senti maggiormente influenzato a livello artistico?
Non sono autori viventi e non sono autori romantici.
Di sicuro sono stata influenzata da Moravia, un autore che io adoro, da Elsa Morante e tanti autori del dopoguerra italiani. Per non parlare degli scrittori francesi come Flaubert, Maupassant solo per citarne un paio.

Se dal tuo libro fosse tratto un film, chi vorresti come protagonisti?
In realtà è una cosa a cui non ho mai pensato. Sì, dai perché qualcuno dovrebbe volerci fare un film???
In tutta franchezza non lo so, è difficile che mi faccia influenzare dalla bellezza o bravura di qualche attore/attrice nello scrivere i miei libri. È molto raro.
Comunque per rispondere alla tua domanda, se qualcuno dovesse interessarsi a farne un progetto filmico, non avrei pretese, per me l’importante è che gli attori siano bravi e che rispecchino il 50% del personaggio. Perché l’altro 50% sarà fatto della loro interpretazione che darà quel tocco in più a tutto il film.

Grazie per questa chiacchierata, Ella!
Io vi ringrazio per questa intervista!

Ella

 

E noi compulsive ringraziamo te, Ella, per la simpatia e per averci concesso un po’ del tuo tempo.

Vi lascio con il booktrailer di Odiare Amare Baciare. L’avete letto? Fatecelo sapere nei commenti.

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