Il club delle lettrici compulsive

La banda degli invisibili – Fabio Bartolomei

La banda degli invisibili Book Cover La banda degli invisibili
Fabio Bartolomei
Narrativa
E/O
2013
Digitale - Cartaceo
202

A ottantasette anni si dovrebbe avere di meglio da fare che brigare per un amore irraggiungibile, impegnarsi in azioni di disturbo alle auto blu in corsia preferenziale e studiare un piano per rapire... Silvio Berlusconi. Ma Angelo è un ex partigiano che tendeva agguati ai convogli della Wehrmacht, che sopravvive con la pensione minima, che non riesce più a far valere i propri diritti nemmeno con un impiegato del comune e che lotta quotidianamente contro una società che fa di tutto per farlo sentire inutile. E così, proprio quando sarebbe lecito disinteressarsi del mondo e pensare solo a trascorrere serenamente gli ultimi anni di vita, Angelo decide di reagire e di ottenere dall'uomo più potente del Paese ciò che secondo lui gli spetta di diritto. Insieme ad alcuni amici del centro anziani metterà a punto un piano incruento e geniale, che però sembra non tenere conto di una questione fondamentale: come possono sperare dei vecchi malconci di riuscire a rapire uno degli uomini più scortati al mondo?

La banda degli invisibili è il secondo romanzo di Fabio Bartolomei, edito da E/O edizioni.

Mi sono imbattuta in questo romanzo per caso, dietro suggerimento di un gruppo di lettura che frequento da un paio di anni e che ora, con il Covid, è diventato “digitale” e ho voluto provare a buttarmi nonostante inizialmente fossi scettica.

Angelo, il protagonista, è un arzillo ultrasettantenne brontolone, con gli acciacchi della sua età e che non ha mai dimenticato il suo fiero passato da partigiano. Come ben si confà agli anziani “di paese” è solito trovarsi con gli amici di lunga data, Osvaldo, Ettore e Filippo, per ricordare i vecchi tempi e confrontarsi sull’attuale stallo delle loro vite. Nessuno chiede loro aiuto o consiglio e questo li rende inquieti e infelici.

Costretti a vivere delle pensioni misere, dimenticati (il più delle volte) dai parenti, i nostri amici si riuniscono anche per combinare guai, piccoli dispetti che rallegrano le loro giornate senza davvero recare danno a chi li subisce. Questo senso di frustrazione verso l’abbandono progressivo della società nei loro confronti però, si scoprirà rivolto soprattutto verso Silvio Berlusconi quindi… perché non rapirlo per fargli capire cosa succede realmente in Italia?

Combattevo un esercito e sapevo cosa fare. Adesso è diverso, il nemico è subdolo, si presenta in giacca e cravatta e parla forbito. Come si combattono questi? Come si reagisce quando uno t’insulta nascosto dentro un televisore privandoti codardamente del tuo diritto di rispondergli? Siamo vecchi ma non così rimbambiti da ascoltare in silenzio certe assurdità.

Mi ricordo poco di mio nonno paterno, perché è mancato quando ero piccola, ma l’immagine indelebile di lui che racconta di esser stato un partigiano è ben impressa nella mia mente e mi sono rivista nelle parole di Angelo, nel suo spirito di lotta nonostante la società sembri far di tutto per abbandonarli a loro stessi…

Un partigiano è e sarà sempre un partigiano.

In moltissimi passi del romanzo ci si trova a sorridere degli scherzi che i quattro amici fanno ai danni dei proprietari ineducati dei cani che fanno i loro bisogni per strada, spedendo loro per posta proprio i regalini lasciati sul marciapiede!

Più forte è l’impatto che lascia il mal sopportare la sgarbatezza e i modi bruschi che gli impiegati pubblici riservano loro, dimenticandosi che proprio “qualche anno prima” questi signori hanno salvato l’Italia dal nazifascismo. Angelo se lo ricorda come fosse ieri e ruota tutto attorno a questo suo senso di appartenenza, a questo ideale che sta pian piano svanendo nella società contemporanea.

Per questo motivo Angelo e i suoi amici si arrabbiano, loro hanno dato tutto il loro coraggio ed ora, anche se gridassero la loro solitudine e il loro disagio, la società non li ascolterebbe… Le pensioni sono basse, quasi inesistenti, tanto che si aiutano l’un l’altro in modo velato pur di non urtare l’orgoglio altrui… Gli invisibili, coloro i quali hanno posto le basi della nostra spensierata quotidianità, ora sono nascosti dagli anni che sono passati. Anche i parenti, che dovrebbero averli a cuore, troppo spesso li lasciano soli.

Bartolomei ha una sensibilità unica nell’affrontare un tema così attuale e delicato come quello della terza (o quarta) età; lo fa con ironia, gentilezza, tenerezza e un pizzico di disillusione che ci lascia un sapore dolce amaro in bocca, quando realizziamo che spesso anche noi abbiamo commesso uno degli “sbagli” che evidenzia con gli occhi dei nostri protagonisti.

La banda degli invisibili è un racconto che sembra un viaggio, potente, profondo, maturo… sicuramente ci apre gli occhi su un tema importante e che tocca o toccherà ognuno di noi.

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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