Il club delle lettrici compulsive

La cena – Herman Kock

La cena Book Cover La cena
Herman Koch
Narrativa
BEAT
2010
Digitale - Cartaceo
255
Giorgio Testa

Due coppie sono a cena in un ristorante di lusso. Chiacchierano piacevolmente, si raccontano i film che hanno visto di recente, i progetti per le vacanze. Ma non hanno il coraggio di affrontare l'argomento per il quale si sono incontrati: il futuro dei loro figli. Michael e Rick, quindici anni, hanno picchiato e ucciso una barbona mentre ritiravano i soldi da un bancomat. Le videocamere di sicurezza hanno ripreso gli eventi e le immagini sono state trasmesse in televisione. I due ragazzi non sono stati ancora identificati ma il loro arresto sembra imminente, perché qualcuno ha scaricato su Internet dei nuovi filmati, estremamente compromettenti. Paul Lohman, il padre di Michael, si sente responsabile. Si riconosce nel figlio perché hanno molto in comune, non ultima l'attrazione per la violenza. Non può lasciare che trascorra la sua vita in galera. Serge, il fratello di Paul, è il padre dell'altro ragazzo, il complice. Secondo i sondaggi Serge Lohman è destinato a diventare il nuovo Primo ministro olandese. Se l'omicidio verrà rivelato, sarà la fine della sua carriera politica. Babette, la moglie di Serge, sembra più interessata ai successi del marito che al futuro del proprio ragazzo. Claire, la moglie di Paul, vuole proteggere il figlio a ogni costo. Ma quanto sa di ciò che è realmente accaduto? Due coppie di genitori per bene durante una cena in un bel ristorante. Cosa saranno capaci di fare per difendere i loro figli?

Oggi Alice ci parla di La cena, un romanzo scritto dall’olandese Herman Koch e pubblicato in Italia da Beat.

Il punto fermo di questo romanzo, narrato in prima persona, è la cena tra Paul Lohman, insegnante disoccupato, e il fratello Serge, politico di successo, con le rispettive mogli Claire e Babette. I quattro si sono riuniti per discutere del futuro dei propri figli adolescenti, entrambi quindicenni, Michel (figlio del protagonista) e Rick (figlio di Serge).

Tutta la conversazione ha il ritmo scandito dalle varie portate della cena, dall’aperitivo seguito dall’antipasto, il secondo, il dessert, il digestivo e si conclude con la mancia ma non segue una linearità temporale, in quanto sono presenti numerosi flashback.

Un appuntamento fissato per il prossimo futuro è l’anticamera dell’inferno; l’inferno vero e proprio arriva con la cena.

Ci troviamo di fronte alla contemporaneità fra il problema di cui i genitori discutono e numerosi pregressi relativi a episodi che hanno coinvolto Paul e la sua famiglia, che ci aiutano a capire meglio l’intera vicenda.

 Ho avuto la sensazione, e non era la prima volta, di assistere a qualcosa che aveva a che fare solo marginalmente con la realtà. Almeno con la nostra, la realtà di due coppie, due fratelli e rispettive mogli, che erano usciti insieme a cena per discutere dei problemi dei loro figli.

Michel e Rick, i nostri co-protagonisti poco presenti, sono adolescenti leggermente incoscienti che una sera, dopo un’uscita fra cugini alla quale ha partecipato anche Beau (figlio adottivo di Serge), si fermano al bancomat per prelevare e si imbattono in un barbone che si è messo a dormire proprio accanto allo sportello. Nonostante si rendano conto che la persona maleodorante davanti a loro sia una donna, niente li ferma nel maltrattarla a livelli a dir poco esagerati.

Non avevano, nell’euforia del momento, fatto i conti con la videosorveglianza del posto e nemmeno con chi si divertirà a caricare le immagini on line, che però non li incriminano in quanto sfocate. La spinosa questione diventerà: la coscienza genitoriale che si risveglia farà sì che i due giovani vengano puniti o i genitori si spingeranno ben oltre la legge per proteggerli?

Devo ammettere che i quattro personaggi seduti al tavolo sono pessimi, quasi fin dal primo momento. Paul è un acuto osservatore abituato a risolvere i propri problemi con la violenza e Serge, politico in carriera, è solito mentire pur di salvarsi la faccia. Non sono da meno le mogli Babette che, vivendo di luce riflessa grazie al marito, non vuole perdere i privilegi della classe altolocata alla quale appartiene e Claire, bella e intelligente, che finge di non vedere i problemi del suo adorato Paul.

Fino a che punto un genitore può spingersi per il bene di suo figlio? Purtroppo la violenza e il bullismo fra i giovani (e non solo) sono un problema attuale di cui si parla spesso senza trovare soluzioni concrete. Questo thriller ci mette davanti agli occhi quanto possa esser facile zittire il rimorso morale per un “bene superiore” egoistico, come la carriera o simili.

Koch è davvero bravo a delineare i personaggi, la loro storia e le loro emozioni contrastanti durante tutta la cena, ci tiene con il fiato sospeso fin dopo il dessert con efficienti colpi di scena che smascherano le paure dei quattro al tavolo. Se i figli vengono quasi scusati dietro alla spiegazione della giovane età, o così parrebbe leggendo tra le righe, i genitori, dietro al perbenismo di questa cena “istituzionale”, portano con loro una carica di odio, violenza e rancore che farebbe ribollire anche un santo!

In una società che finge di non vedere le problematiche che le si presentano nitide davanti al naso, Koch aggiunge quattro genitori falsi anche tra loro… perché la mancanza di comunicazione è un’arma potentissima nelle mani di chi non vuol vedere la realtà dei fatti. Forse, se come me arriverete alle fine con la voglia di denunciare non solo i ragazzi ma anche i loro genitori, rimarrete stupiti quando, in mezzo a tutto questo disgusto, qualcuno vi stupirà!

Avete già letto La cena? Commentatelo con me!

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Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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