Il club delle lettrici compulsive

La libraia del Cairo – Nadia Wassef

La libraia del Cairo Book Cover La libraia del Cairo
Nadia Wassef
narrativa
Garzanti
9 settembre 2021
cartaceo, e book
240
fornito dalla casa editrice
Bernardo Bernardi

L'8 marzo 2002, con la sorella Hind e l'amica Nihal, Nadia Wassef inaugurava Diwan, la prima libreria moderna e fieramente indipendente d'Egitto. Nata su un'isola nel mezzo del fiume Nilo, alle porte del deserto del Sahara, secondo tanti - soprattutto uomini - era un'impresa destinata al fallimento: nell'intero paese non esisteva a di paragonabile, la cultura faticava a emergere sotto il peso del malgoverno, e i libri erano considerati un lusso e non una necessità. Ma negli anni Nadia e i suoi collaboratori, con la forza di chi non ha a da perdere, hanno trasformato Diwan in un enorme successo con numerose sedi, centocinquanta dipendenti e tantissimi appassionati clienti. Nel raccontare questo viaggio incredibile tra pregiudizi e atti di grande generosità, tenacia e riscatto, "La libraia del Cairo" ritrae tre donne che non si arrendono mai in un paese che corre verso la rivoluzione, e ricostruisce una storia che è una toccante lettera d'amore dedicata alle librerie, ai librai di tutto il mondo, e al potere infinito che hanno i libri.

Bentrovatə compulsivə, oggi parliamo di La libraia del Cairo , di Nadia Wassef, pubblicato da Garzanti! Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi un’idea più completa del libro.

la libraia del Cairo

Leggere, in questo periodo, è la cosa più complicata che io possa fare: appesa alle maniglie dell’autobus alle 7 di mattina o cercando di non addormentarmi alla sera, mentre gli occhi si chiudono e persino la mano che tiene l’ebook reader fa male.

Ecco perché considero un’impresa quasi eroica l’essere riuscita ad arrivare alla fine de La libraia del Cairo!

Ho rischiato innumerevoli cadute rovinose, ho camminato col naso nel libro urtando i turisti contrariati, mi sono procurata numerose occhiatacce e probabilmente più di un malintenzionato ha cercato di frugarmi nello zaino mentre ero distratta, ma sono i rischi del mestiere e, particolare non da poco, nel mio zaino non c’è mai nulla di appetibile! Scacco matto, delinquenti!

La libraia del Cairo è il racconto autobiografico di Nadia Wasser, che, nel 2002, insieme a Nihal e Hind, ha dato vita a un ambizioso progetto imprenditoriale tutto al femminile, in un paese e in un momento in cui l’imprenditoria in rosa non aveva ancora visto la luce.

Nadia spiega come l’Egitto sia un paese di contrasti, sempre sospeso tra la modernità, la tradizione e le vestigia del passato glorioso, ricco di contraddizioni e di bellezza.

Il progetto si chiama Diwan e consiste in una libreria indipendente curata in ogni dettaglio, punto di ritrovo per intellettuali e lettori occasionali, ricca di titoli in arabo, in inglese e in francese, sia in edizione economica che ricercata, capace di far sentire le persone a proprio agio e di offrire un momento di relax nella sua caffetteria.

Diwan è stata concepita come reazione a un mondo che ha smesso di interessarsi alla parola scritta.
È più grande dello spazio che occupa. Accoglie e rispetta gli altri, con tutte le loro differenze. Da buona padrona di casa invita i clienti affezionati a intrattenersi nella sua caffetteria.
Fa incontrare le persone e le idee.

Attraverso le parole di Nadia seguiamo Diwan e le sue fondatrici nell’ideazione e nella crescita del progetto, nella sua espansione e nelle inevitabili cadute, che le tre donne accolgono come opportunità per crescere come donne e come imprenditrici.

La libraia del Cairo apre una finestra su un mondo che per noi è sconosciuto e ci mostra quanto lavoro e quanta determinazione abbiano avuto Nadia, Hind e Nihal nel portare avanti testardamente un progetto che agli occhi di tutti (soprattutto di molti uomini) sembrava essere senza speranza.

Volete vedere con i vostri occhi se avevano ragione? Provate a cercare Diwan su Google!

La libraia del Cairo trasmette un messaggio di speranza e ispira a non arrendersi nel cercare di raggiungere i propri sogni senza essere stucchevole, non c’è magia né poesia, solo il realismo di chi ha dovuto lavorare davvero sodo per ottenere qualcosa di completamente alieno al contesto.

Probabilmente, io, un po’ di quella magia me l’aspettavo, perché in un primo momento sono rimasta spiazzata, ma proseguendo con la lettura mi sono resa conto che il messaggio non era “fatine e unicorni, puoi farcela, andrà tutto bene, stelline e arcobaleni”, ma qualcosa di più simile a “ok, ci sono riuscita, è stata una fatica tremenda e te lo voglio raccontare” e ho finito per apprezzare l’onestà della narrazione.

Diwan è stata la mia lettera d’amore per l’Egitto

Voi avete letto La libraia del Cairo? Fatemi sapere cosa ne pensate!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione finale.
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2 Risposte a “La libraia del Cairo – Nadia Wassef”

  1. Non mi è piaciuto, l’ho trovato noioso e ripetitivo nella narrazione, pur trattandosi di una storia avvincente tutta al femminile. Mi aspettavo di più….. forse una trama intrecciata all’esperienza personale della protagonista, invece c’è solo molta introspezione sulla sua vita privata.
    Non lo consiglio.

     
  2. Sto leggendo con moto interesse questo libro e mi sta incuriosendo oltre che la tenacia di queste donne la storia complessa e variegata del loro paese. L’interesse per questo libro nasce anche dalla mia storia personale sono cresciuta in una famiglia di librai e questo mondo mi affascina sin da bambina. Se un giorno dicessi recarmi in Egitto andrò a fare visita a queste librerie.

     

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