Il club delle lettrici compulsive

La meraviglia di un gesto gentile – Jane Riley

La meraviglia di un gesto gentile Book Cover La meraviglia di un gesto gentile
Jane Riley
Narrativa
Garzanti
2021
Digitale - Cartaceo
342
Fornito dalla Casa Editrice
Elisabetta Valdrè

Oliver Clock ha trentanove anni e una vita che più prevedibile non si può: lavora per le pompe funebri di famiglia, ha un cassetto con le calze in ordine di colore e il frigorifero pieno di piatti pronti. Eppure, dietro un'apparenza di goffaggine e timidezza, nasconde un'anima da sognatore ottimista. Ogni sera, su un taccuino giallo, appunta le idee per una vita migliore e più frizzante: a metà mattina concedersi una seconda colazione, trovare il tempo per andare al cinema, viaggiare e scoprire luoghi sconosciuti. Il fatto è che queste idee restano solo vacue intenzioni. Perché Oliver non trova mai il coraggio di trasformarle in azioni concrete. Finché nella sua quotidianità compare Edie, che è la sua perfetta antitesi: vitale, eccentrica, euforica, intrepida, originale. Quando decide una cosa, la fa, convinta che non abbia senso rimandare. E poi ha un lavoro stravagante ma geniale: produce candele in cui racchiude il profumo delle persone per sentirle sempre vicine. Bastano un sentore di coccole o le note calde della dolcezza per rivivere momenti indimenticabili con chi si ama. E per convincere Oliver a entrare in affari con Edie. Ma, giorno dopo giorno, quella che inizia come una semplice collaborazione diventa qualcosa di totalmente diverso. Un'amicizia tra cultori della vita e una fonte di ispirazione per Oliver che proverà, forse per la prima volta, a mollare gli ormeggi e a lasciarsi trasportare dalla corrente del destino. Perché imparare a vivere significa anche accettare che non sempre ciò che accade ha una ragione precisa e che l'amore è uno splendido caos.

Oggi partecipiamo al review party di La meraviglia di un gesto gentile, un libro scritto da Jane Riley e pubblicato in Italia da Garzanti. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

La meraviglia di un gesto gentile

Siamo in Australia. Il protagonista del libro è Oliver, trentanove anni, che lavora nell’agenzia di pompe funebri ereditata dal padre. Oliver è un personaggio sorprendente, molto strano, che per certi versi mi ha ricordato Eleanor Oliphant e per altri Bridget Jones. Sì. lo so, è strano paragonare un personaggio maschile a ben due personaggi femminili, ma leggendo sono proprio gli esempi che mi sono venuti in mente.

Oliver, in un certo senso, è prigioniero del suo lavoro. Lo fa con passione ed è anche molto bravo, ma da quando il padre non c’è più, porta tutto il peso sulle sue spalle e, come se non bastasse, non può nemmeno decidere di fare modifiche all’attività di famiglia perché la madre, Doreen, è una presenza ingombrante che si oppone strenuamente a tutte le novità che lui cerca di apportare.

Oliver si avvale di diversi collaboratori, tra cui Marie, la fioraia di cui è segretamente innamorato da tanti anni e alla quale non ha mai avuto il coraggio di confessare il suo amore, nonostante se lo dia spesso come “buon proposito” da rispettare.

«Sai, Oliver, a volte la vita ha uno strano modo di dimostrare che tiene a noi. E forse la cosa più difficile da fare è accettarlo». 

Lo sappiamo, la vita sa essere sorprendente, purtroppo a volte anche in negativo e Oliver, ben presto, si ritroverà a dover fare i conti con la concorrenza, sempre più spietata e agguerrita, una grande perdita, il suo imminente quarantesimo compleanno e la sua sensazione di essere “rimasto al palo” mentre la vita dei suoi coetanei procede spedita lungo binari ben prestabiliti.

Gli argomenti trattati in La meraviglia di un gesto gentile sono tantissimi e non sono nemmeno “facili”, ma Railey riesce a toccare temi complessi con una leggerezza tale per cui anche il lettore si sente rinfrancato e quasi consolato.

«Il dolore assume molte forme. È come il cielo: un minuto è avvolto da burrascose nubi temporalesche e pioggia, l’attimo dopo è luminoso e disseminato di cumulonembi…»
Papà diceva proprio così alle persone che erano perlopiù troppo annientate per badare a quello che stava dicendo o per domandare cosa fossero i «cumulonembi». Mi prendevo io la briga di spiegarlo se assumevano un’espressione interrogativa. Sussurravo: «Nuvole dense e soffici», mentre papà continuava con la sua analogia. Quando rilevai l’azienda, ignorai l’introduzione considerandola troppo infarcita di termini meteorologici, ma adesso capivo quanto fossero vere le sue parole. Proprio in quel momento mi sentivo ammantato di nuvole basse e grigie che incombevano su di me.
«…ma a lungo andare le nubi si alzeranno e si dissolveranno per mostrare un cielo azzurro spazzato da qualche nuvoletta.»

Avevo paura di affrontare questa lettura perché per me, in questo momento della mia vita, non è facile parlare di lutto perché, per dirla con un eufemismo, ne sto giusto affrontando qualcuno. Mi sono però ritrovata più volte nelle parole di Oliver, quando ricorda suo padre per esempio, una presenza importante venuta mancare troppo presto.
Credo però che il bello di queste letture sia proprio questo: potersi immedesimare fino a trovare consolazione. Ok, ovviamente ho pianto e neanche poco… Ma ci sta e il fatto che Riley sia riuscita a toccare corde così sensibili in una maniera così tanto delicata me la fa apprezzare enormemente e non vedo l’ora di leggere qualche altro suo libro.

Non c’è solo il lutto in La meraviglia di un gesto gentile. Fondamentalmente, il libro parla di una presa di coscienza con la quale, prima o poi, tutti dovremo confrontarci.

Oliver va in crisi perché sta per compiere quarant’anni. Chi di voi ci ha già passato sa benissimo che i quaranta sono una sorta di giro di boa, durante il quale si tirano le somme della propria vita. E non sempre il bilancio lascia soddisfatti.

Oliver, oltre tutti i vari problemi legati al lavoro, è single perché è imprigionato in un amore impossibile. Tuttavia il suo desiderio più grande è riuscire a uscire dalla sua comfort zone e di dare una botta di vita alla sua esistenza. Nonostante questo però, lo sapete benissimo, il cambiamento spaventa e non è sempre facile affrontarlo perché nella comodità dell’abitudinarietà ci si adagia e spesso ci si dimentica che, al di fuori delle nostre quattro pareti, c’è un mondo tutto da scoprire… E non è sempre un brutto posto!

Credetemi, Oliver è davvero un bel personaggio. Era da tanto tempo che non mi trovavo così in sintonia con una persona di carta ed era tanto che non ridevo così leggendo un libro.

Eh sì, nonostante si parli di lutto, per forza di cose visto il lavoro di Oliver, non mancano i momenti divertenti. Alcuni sono proprio spassosi e sono più che altro riferiti ai pensieri dello stesso Oliver che, in alcune circostanze, si ritrova in difficoltà e a dover gestire all’improvviso persone troppo esuberanti per la sua natura, che cercano di forzarlo, confondendolo, e situazioni che lo mettono a disagio. Sì, forse anche un po’ dello Sheldon Cooper di The Big Bang Theory, soprattutto perché è metodico e ordinato… e stira anche le mutande.

A stravolgere del tutto l’equilibrio già precario del povero Oliver arriva Edie. Edie è la persona che ci vuole per dare la scossa Oliver, senza contare che la sua idea delle candele che richiamano i profumi di chi non c’è più è geniale.
Non voglio anticiparvi nulla perché La meraviglia di un gesto gentile è un libro che va letto e che va scoperto pagina dopo pagina. Se volete uscire anche voi dalla vostra comfort zone, allora non potete perdervelo.

Avete letto La meraviglia di un gesto gentile? Fatecelo sapere nei commenti!

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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