La mia vita non proprio perfetta
Romanzo
Mondadori
2017
Digitale - Cartaceo
345
Una commedia agrodolce che gioca con grande arguzia sul tema dell'apparire. Quante persone al mondo cercano di dare un'immagine di sé che non corrisponde affatto a quella vera, soprattutto sui social?
«Il mio cappotto è bello caldo, anche se l'ho pagato 9 sterline e 99 al mercatino delle pulci. Aveva l'etichetta "Christian Bior", ma l'ho staccata appena sono arrivata a casa.
Non si può lavorare dove lavoro io e avere un cappotto con l'etichetta "Christian Bior". Si può avere un autentico Christian Dior vintage. O qualcosa di giapponese. O magari nessuna etichetta perché ti fai i vestiti da sola utilizzando stoffe retrò che scovi al mercato dell'antiquariato.
Ma non "Christian Bior".»
Katie è una ragazza di campagna di ventisei anni il cui sogno è diventare una londinese con la L maiuscola. Adora la vita della grande metropoli scintillante, ma il punto è che non se la può permettere. Come tante persone della sua età fa fatica ad arrivare alla fine del mese, anzi della settimana, tra stage mal pagati e lavori a termine è sempre a corto di soldi, vive in uno spazio minuscolo in coabitazione con altri ragazzi con cui non va esattamente d'accordo, si veste solo con abiti presi al mercato, mangia come un uccellino, ma nonostante tutto ciò resiste. Katie fa credere a tutti di avere una vita fantastica postando su Instagram foto patinate e modaiole, ma la verità è tristemente un'altra. Lei vorrebbe diventare come Demeter, anzi essere Demeter, la sua responsabile nella famosa agenzia di marketing in cui ora lavora, una quarantenne realizzata nella professione e nella vita, piena di glamour, sicura di sé e molto egocentrica. Ma quando improvvisamente Katie rimane di nuovo senza lavoro, è costretta a tornare a vivere dai genitori nel Somerset. Mortificata, vede svanire il suo sogno di carriera, ma ancora non sa che la partita è tutta da giocare. Ancora una volta Sophie Kinsella dimostra un talento e una sensibilità ineguagliabili nel raccontare storie con grande empatia e ironia.
Ho fatto i salti di gioia quando ho avuto tra le mani La mia vita non proprio perfetta, il nuovissimo romanzo di Sophie Kinsella, edito in Italia da Mondadori.
Il libro non fa parte di una serie (purtroppo, perché ha dei personaggi bellissimi e mi piacerebbe ritrovarli un giorno) ed è fresco, romantico al punto giusto senza essere smielato e tocca temi che, bene o male, nell’epoca dei social riguardano un po’ tutti.
Vediamolo insieme!
Katie arriva a Londra dal Somerset. Ha sempre desiderato lasciare la noiosa vita di campagna per inseguire il suo sogno: diventare qualcuno nel ramo del branding e del marketing a Londra. Nonostante il parere contrario del padre, Katie di trasferisce a Londra. Londra è una delle città più care del mondo e non è facile per Katie mantenersi: è costretta a condividere la casa con altra gente ed è lontanissima dal suo luogo di lavoro, cosa che le provoca non pochi disagi.
Al lavoro, si occupa di “ricerche” di mercato e non partecipa attivamente al lavoro creativo, ma freme perché ha tante idee e le piacerebbe poter fare di più, ma ha soggezione del suo capo Demeter, una donna dalla vita in apparenza perfetta.
Demeter ha una vita perfetta: un marito perfetto, figli perfetti, una casa perfetta, un lavoro perfetto.
E Katie? Katie cerca di inventarsi una vita, postando foto su instagram di attimi rubati ad altri.
Tutto sembra procedere per il meglio, ma un giorno, all’improvviso, viene licenziata ed è costretta a tornare nel Somerset, alla fattoria del padre che, nel frattempo, ha aperto un campeggio glamour per ricchi ospiti. Grazie ad un complicato castello di bugie, Katie riesce a non raccontare cosa è veramente successo a Londra, ma il destino è sempre in agguato… e Demeter si presenta per una settimana di vacanza proprio alla fattoria.
E qui mi fermo. Per saperne di più, dovrete leggere La mia vita non proprio perfetta.
Il sogno di Katie è conquistare Londra. Arriva a cambiare il suo aspetto, il suo soprannome e addirittura perde il suo accento pur di spacciarsi per una londinese D.O.C. e mente a tutti, anche alla sua migliore amica, pur di non ammettere di avere qualche difficoltà. Racconta la sua vita attraverso foto ritoccate su instagram. Ed è proprio questo il tema centrale del libro: quanto c’è di vero in quello che vediamo ogni giorno sui social?
Sono davvero così perfette le vite che vediamo in quelle foto? Attraverso quegli scatti ammirati da tanti, chi pubblica racconta una parte della sua storia… ma sarà tutto vero?
Niente è come sembra e le vite che da fuori possono apparirci perfette, forse non lo sono davvero. Direi che c’è tanto su cui riflettere, no?
La storia è raccontata dal punto di vista di Katie e lo stile è fluido e scorrevole. I vari personaggi che incontra sono ben delineati e coerenti, tanto da sembrare veri. La mia preferita è Biddy, cuoca sopraffina e compagna del padre di Katie. È una figura delicata che si muove quasi in punta di piedi nelle vite di Katie e suo padre, rispettando il legame fortissimo che c’è tra loro, senza imporsi, ma aiutandoli nel momento del bisogno.
Nello stile Kinsella, c’è una storia d’amore, ma come dicevo in apertura, non è smielata o “ingombrante”, ma è un tenero contorno che fa risaltare ancora di più le caratteristiche dei personaggi.
Ci sono anche alcune scene talmente divertenti da avermi fatta ridere rumorosamente, quindi, se leggete in mezzo alla gente, in treno, in coda in posta … ricordatevelo!
Se fosse possibile, darei a La mia vita non proprio perfetta 6 stelline! La Kinsella non si smentisce mai e La mia vita non proprio perfetta ha centrato perfettamente l’obiettivo, toccando con delicatezza e intelligenza temi importanti e regalandomi qualche ora di svago puro.
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Grandiosa l’idea di cercare una foto del Somerset! Anche a me il libro è piaciuto tantissimo!