Il club delle lettrici compulsive

La ragazza con la macchina da scrivere – Desy Icardi

La ragazza con la macchina da scrivere Book Cover La ragazza con la macchina da scrivere
Desy Icardi
Narrativa
Fazi Editore
2020
Digitale - Cartaceo

Cosa ricordano le dita? Se la memoria scompare, possono gli oggetti aiutare a ritrovare i ricordi?
Sin da ragazza, Dalia ha lavorato come dattilografa, attraversando il ventesimo secolo sempre accompagnata dalla sua macchina da scrivere portatile, una Olivetti MP1 rossa.
Negli anni Novanta, ormai anziana, la donna viene colpita da un ictus che, pur non rivelandosi letale, offusca parte della sua memoria. I ricordi di Dalia tuttavia non si sono dissolti, essi sopravvivono nella memoria tattile dei suoi polpastrelli, dai quali possono essere liberati solamente nel contatto con i tasti della Olivetti rossa. Attraverso la macchina da scrivere, Dalia ripercorre così la propria esistenza: gli amori, i dispiaceri e i mille espedienti attuati per sopravvivere, soprattutto durante gli anni della guerra, riemergono dal passato restituendole un’immagine di sé viva e sorprendente, la storia di una donna capace di superare decenni difficili procedendo sempre a testa alta con dignità e buonumore. Un unico, importante ricordo, però, le sfugge, ma Dalia è decisa a ritrovarlo seguendo gli indizi che il caso, o forse il destino, ha disseminato lungo il suo percorso.
La narrazione alla ricerca del ricordo perduto si arricchisce pagina dopo pagina di sensazioni e immagini legate a curiosi oggetti vintage: la protagonista del libro ritroverà la memoria anche grazie a questo tipo di indizi, che appaiono ogni volta in luoghi inaspettati, in una specie di caccia al tesoro immaginaria, tra realtà e fantasia.
Dopo L’annusatrice di libri, sul senso dell’olfatto e la lettura, un romanzo appassionante sul tatto e la scrittura, un viaggio a ritroso nella vita di una donna sulle tracce dell’unico ricordo che valeva la pena di essere conservato.

Oggi partecipiamo al review party de La ragazza con la macchina da scrivere, l’ultimo libro di Desy Icardi pubblicato da Fazi Editore che ringrazio per avermi permesso di leggere il libro in anteprima.

Prima di cominciare, vi lascio il banner del review party in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte.

la ragazza con la macchina da scrivere

Premessa: ci saranno un sacco di parole che finiscono in issimo in questa recensione perché questo libro è bellissimo. E anche fighissimo. E genialissimo, pure! Ok, la smetto e inizio a parlarvene.

È una verità universalmente riconosciuta che una donna in possesso di una lunga storia abbia bisogno di una memoria adeguata.
Senza memoria, ogni cosa perde di valore e di utilità, come ad esempio l’oggettino insignificante che stringi tra le dita: freddo al tatto, liscio, di forma circolare e senza alcun valore.

Torino, 1994. Dalia ha settant’anni e ha avuto un piccolo incidente di cui non serba memoria. Eppure, l’ictus che l’ha colpita – perché di questo si tratta – si è portato via parte dei suoi ricordi. Nei suoi pensieri c’è un buco grosso come i due mesi che ha dimenticato, ma questo non la ferma, anzi, Dalia è determinata a far luce sui giorni spariti e sul fazzoletto con le iniziali che avvolge un anellino per le tende che ha ritrovato in una tasca. Frugando tra le sue cose, si ritrova davanti alla macchina da scrivere che le ha fatto compagnia per tutta la vita. E ricordando le parole della sua insegnante di dattilografia, Dalia inizia a scrivere una storia. La sua storia.

Dalia ci riporterà con sé nel 1940. L’Italia non è ancora entrata in guerra, ma Mussolini è già al potere. Le leggi razziali sono già state promulgate e hanno già fatto la loro comparsa gli squadristi, anche nei piccoli paesi come Avigliana, nel quale Dalia vive.

Non voglio entrare di più nei dettagli perché questo libro è un piccolo gioiello da scoprire pagina dopo pagina. Non avevo mai letto nulla della Icardi, che per Fazi Editore ha già pubblicato L’annusatrice di libri e che ho subito aggiunto nella mia lista dei libri da leggere, perché il suo stile è strepitoso. Scorrevole, fresco, mai noiosa o pesante anche quando alcune situazioni lo richiederebbero. Riesce a catturare l’attenzione del lettore e a trascinarlo con sé tra passato e presente, in un vortice di emozioni.

«Ricorda sempre chi sei!»

Uno degli argomenti trattati è proprio questo. Il ricordo. Nella vita di ognuno di noi ci sono attimi destinati a rimanere impressi nella nostra memoria. Sono i grandi eventi della vita: i matrimoni, i figli, i dolori, le grandi perdite. Ma spesso, ci sono ricordi che non sappiamo nemmeno più di avere e che ci tornano alla memoria evocati da un odore, da una parola o da un oggetto che per il resto del mondo può sembrare insignificante ma che a noi apre un intero universo. La memoria di Dalia è vincolata alla sua macchina da scrivere che conosce così bene da riuscire a dattilografare un testo al buio. Attraverso i tasti della sua Olivetti portatile, Dalia recupera ben più di semplici scorci di vita. Recupera se stessa, la donna che è stata e che l’ha portata a essere quello che è nel suo presente.

In La ragazza con la macchina da scrivere incontriamo tanti personaggi e sono tutti caratterizzati alla perfezione. Oltre a Delia, la protagonista indiscussa del romanzo insieme alla sua Olivetti MP1 rossa, non si possono non amare il ragionier Borio, Maria Girola, Germana, Ester e tutta la famiglia Levi, l’avvocato Ferro, Ughin… Davvero, è impossibile non affezionarsi ai personaggi nati dalla penna della Icardi!

L’avvocato Ferro non calcolava il tempo in ore, giorni o settimane, bensì in libri letti.
Una consulenza legale?
Due libri in meno che avrebbe letto.
Un processo?
Dai dieci ai venti libri.
Un ricorso?
Non meno di trenta titoli.

Nella mia lunga carriera di lettrice, mi è capitato di entrare in empatia con tantissimi personaggi, ma quasi nessuno è riuscito a suscitare in me tanto affetto e tanta simpatia come l’avvocato Ferro. Da lettrice compulsiva, non posso non ammirarlo! Non voglio raccontare oltre, ma quando avrete letto La ragazza con la macchina da scrivere, tornate a dirmi se ha mosso in voi gli stessi sentimenti!

Tra l’altro, è la prima volta che mi capita di leggere un libro scritto in seconda persona, ovvero con il narratore che si rivolge direttamente al protagonista del libro. C’è un motivo, che ovviamente non vi spiego, e quando ho realizzato, mi sono sentita ancora più legata a Dalia e alla sua storia. I capitoli in seconda persona sono quelli che si riferiscono alle situazioni del 1994, il presente per Dalia, mentre il suo passato viene raccontato in terza persona. Questo cambio repentino di tempo e di soggetto mantiene la tensione narrativa alle stelle, tanto che, una volta cominciato a leggere, non sono riuscita a smettere fino a che non ho terminato il libro.

La Icardi ci regala uno spaccato di storia amara e triste del nostro Paese, senza appesantirlo con descrizioni strazianti, ma mostrandocelo come potrebbe fare una ragazza che in quel periodo tremendo, si è ritrovata sotto le bombe inglesi o a fare i conti con la scarsità di viveri ma, ciononostante, è ancora in grado di provare amore per la vita e per le persone accanto a lei.

La ragazza con la macchina da scrivere è pronta a raccontarvi la sua storia. E anche se non amate la narrativa, questo potrebbe essere il libro giusto per farvi fare pace con il genere.

Avete letto La ragazza con la macchina da scrivere? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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