Il club delle lettrici compulsive

La torre del corvo – Ann Leckie

La torre del corvo Book Cover La torre del corvo
Ann Leckie
Fantasy
Oscar Vault Mondadori
2021
Digitale - Cartaceo
432
Fornito dalla Casa Editrice
Francesca Mastruzzo

PER SECOLI, Iraden è stata protetta dal Corvo, un dio che domina il territorio dall’alto di una torre nella cittadina portuale di Vastai. La sua volontà emana attraverso il Fittavolo, che con il suo tributo di sangue ne tiene in vita il potere. Sotto lo sguardo attento del Corvo, Vastai fiorisce, arricchendosi con i dazi che riscuote dalle navi di passaggio per lo stretto del Mare Interno.

Ma il Corvo si sta indebolendo. Il Fittavolo è scomparso e al suo posto ora siede un usurpatore, mentre ai confini si stanno radunando truppe straniere che hanno stretto alleanze con nuove divinità.

È in questo momento di pericolo che un dio – uno dei leggendari e temutissimi Antichi – vede giungere Eolo, al seguito di Mawat, erede del vero Fittavolo. E comincia a parlare, raccontando una storia che potrebbe aiutare Eolo e Mawat a fare giustizia. Così, mentre assiste il suo signore, Eolo scopre che la Torre del Corvo nasconde un segreto. Nelle sue fondamenta è celata una vicenda oscura che attende solo di essere svelata… e di mettere in moto una catena di eventi che potrebbe distruggere Iraden per sempre.

Oggi partecipiamo al review party di La torre del corvo, un libro che segna l’esordio di Ann Leckie nel mondo del fantasy. In Italia è pubblicato da Oscar Vault Mondadori. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.

La torre del corvo

 Vi lascio alla recensione di Alice.

La statunitense Ann Leckie è meglio nota come autrice di romanzi di fantascienza e, per questa nuova avventura, ha deciso di spostare il suo interesse verso uno stile fantasy con elementi feudali, dal sapore medioevale.

Il Corvo di Iraden, dall’alto della sua Torre nel centro della cittadina portuale di Vastai, è una divinità antica che governa e protegge la città ,avendo stretto un’alleanza con la Divinità della Foresta Silente e con le Madri che ne sono le sacerdotesse. Il suo portavoce nel mondo è il Fittavolo, che vive per prendersi cura dello Strumento del Corvo e mette fine alla propria esistenza nel momento in cui esso perisce, immolandosi alla divinità per rafforzarne il potere.

Per molto tempo questo meccanismo ha fatto sì che Vastai prosperasse, ma adesso tutto sta cambiando perché il Fittavolo in carica è scomparso e il Corvo sta pian piano perdendo il suo potere. Proprio mentre arrivano in città Eolo, di umili origini, e Mawat, figlio ed erede del Fittavolo nonché soldato valoroso al fronte della guerra con i Tel, Hibal prende il potere con l’appoggio di Madre Zezume e di molti consiglieri delle Delegazioni.

Ma qual è la storia che sto raccontando? Ecco una storia che ho sentito: c’erano una volta due fratelli. Uno di loro voleva ciò che l’altro possedeva e ricorse a tutta la sua volontà per ottenerlo, senza curarsi del prezzo che avrebbe dovuto pagare.

Con l’arrivo dei due giovani entra in scena la voce narrante, appartenente a un dio antico e ancestrale, che accompagnerà le indagini dei due e li porterà a oscure scoperte nelle profondità della Torre.

«Dammi retta, Eolo: non perdere il tuo accento. Così qui tutti ti sottovaluteranno.»

 Apparentemente slegata dalla trama, la voce utilizzata da Leckie come narratore risulta spesso piatta e a tratti noiosa. Nonostante i continui salti temporali tra vicende passate e presenti che alimentano l’azione, la storia scorre lentamente ed è totalmente priva di parti descrittive rispetto ai luoghi della vicenda o ai suoi personaggi. Purtroppo non possiamo assaporare a pieno l’universo di Iraden, perché ne sappiamo ben poco; ci viene detto che si tratta di un luogo legato al commercio marittimo, che le case sono in pietra e che vicino troviamo una foresta che ne protegge i confini. Sono pochissime informazioni se pensiamo che la vicenda si svolge interamente in questi luoghi.

Anche la caratterizzazione dei personaggi, ai quali è molto difficoltoso affezionarsi, risulta scarna e incompleta. Di Mawat scopriamo che è irascibile, di Eolo che è scaltro e leale; altri piccoli dettagli li possiamo cogliere leggendo tra le righe, ma a un lettore frettoloso sfuggirebbero la maggior parte di essi. Credo che l’autrice avrebbe dovuto sviscerare meglio i nostri protagonisti, aiutando così il lettore, già messo in difficoltà dalla trama confusionaria e frammentaria.

L’idea di scrivere un fantasy con molti elementi feudali è difficile, perché parte inevitabilmente il confronto con altri scritti precedenti come Il signore degli Anelli o Game of Thrones. Leckie ha il merito di aver variato rispetto ai suoi predecessori, incentrando la trama sul mistero del padre scomparso e sulle numerose divinità di Iraden.

Confesso che, da amante del genere, mi sono trovata in difficoltà al cospetto di queste pagine, per una buona metà del libro avrei voluto cassare la voce narrante che è l’unico “protagonista” ad avermi suscitato una qualche emozione, seppur negativa. Ho sperato fino alla fine di questo fantasy di potermi ricredere su alcuni personaggi tratteggiati come grintosi, ma ho potuto farlo in parte solo nei confronti di Tikaz (non svelerò altro perché lo spoiler sarebbe inevitabile).

Sono rimasta delusa da Eolo, che era a un passo per diventare il mio preferito, ma ho apprezzato molto il colpo di scena finale che mi ha spinta a rivalutare l’intera trama.

La torre del corvo non è un romanzo semplice, perché con il suo ritmo lento risulta di difficile approccio e comprensione. Andrebbero arricchite le descrizioni, così da renderlo più coinvolgente e meno asettico, ma premia il lettore caparbio che si impegna a terminarlo con il suo spettacolare finale!

Tutto passa. La vita umana è breve. Pur se quel giorno fosse stato concesso agli Ardvusktiani di vivere una vita lunga e tranquilla, oggi sarebbero comunque tutti morti. Qual è la differenza? Perché dovrei preoccuparmi se questo o quest’altro essere umano muore adesso o più tardi? Se in guerra o in pace? Non lo so.

 Voi avete letto La torre del corvo? Commentiamolo insieme.

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NdA: il libro mi è stato fornito perché potessi recensirlo. Questo non ha influito sulla mia opinione.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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