La torre dell'alba
Il trono di ghiaccio
Fantasy - Young Adult
Mondadori
2020
Digitale - Cartaceo
672
Chaol Westfall e Nesryn Faliq sono giunti nella sfolgorante città di Antica per stringere un’alleanza con il khagan del Continente meridionale: le sue possenti armate sono l’ultima speranza per l’Erilea. Ma questo non è il loro unico scopo: nella famosa Torre Cesme cercheranno una guaritrice che possa far tornare Chaol a camminare. Una come Yrene Towers, sopravvissuta agli orrori delle persecuzioni di Adarlan contro chi, come la sua famiglia, usava la magia per curare. Yrene non ha alcun desiderio di aiutare il giovane un tempo nemico. Tuttavia ha giurato di assistere chi ha bisogno, e onorerà la sua promessa. Stretti tra gli intrighi del khaganato, Chaol, Nesryn e Yrene stanno per ottenere le risposte di cui sono in cerca. Risposte che potrebbero salvare il loro mondo. O distruggerlo.
Oggi partecipiamo al review party di La torre dell’alba, un libro di Sarah J. Maas pubblicato da Oscar Vault. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
La Torre dell’Alba è un libro della serie Il Trono di ghiaccio che è così composta:
- Il trono di ghiaccio
- La corona di mezzanotte
- La corona di fuoco
- Regina delle ombre
- L’impero delle tempeste
- La torre dell’alba
- Kingdom Of Ash (inedito in Italia)
Ho un rapporto un po’ conflittuale con questa serie… L’ho ripresa e mollata più volte e da quando ho letto il primo libro sono passati talmente tanti anni che i ricordi sfumano un po’… Visto che modo elegante per dire che non mi ricordo come sia cominciata? E allora! Se stavate cercando una memoria di ferro, avete sbagliato blogger. Decisamente. In ogni caso, bando alle ciance e veniamo al libro.
Il protagonista è Chaol. Lo incontriamo mentre si sta dirigendo verso sud, via mare, in compagnia di Nesryn. Chaol è su una sedia a rotelle. Si è salvato per magia ma è rimasto paralizzato, cosa che cozza con la sua nuova occupazione: Mano del Re. Nesryn invece, ha preso il posto di Chaol come capitano della guardia reale.
Dorian ha inviato Chaol insieme a Nesryn a sud, nel khaganato, per una missione diplomatica, ma non solo. La speranza è quella di far guarire Chaol dalle ferite riportate in modo che possa tornare a camminare.
Questo perché ad Antica ci sono i migliori guaritori del mondo conosciuto. L’accoglienza riservata a Chaol e al nuovo capitano delle guardia non è tra le più calorose, anzi, tutto suona come vagamente minaccioso.
Tuttavia, una visita inaspettata da parte di uno dei principi mette Chaol in una posizione di vantaggio. E non voglio aggiungere altro sulla trama perché succedono un sacco di cose e non voglio togliere a nessuno il gusto di scoprirle piano piano, così come la Maas le ha pensate.
Come sempre la Maas non ha il dono della sintesi. Molte parti descrittive forse si sarebbero potute evitare, tuttavia la sua capacità evocativa quando descrive situazioni, ambienti, e personaggi, è davvero ammirevole. Sembra quasi di trovarsi nei luoghi che scrive, di essere al cospetto dei personaggi che tratteggia con maestria.
La guarigione auspicata di Chaol non è una guarigione soltanto fisica. Lo ritroviamo in un momento di crisi profonda perché non è più l’uomo che era un tempo a causa delle ferite riportate.
La torre dell’alba è un libro che si discosta dalla serie principale ma è un libro che approfondisce aspetti che mai avremmo immaginato su personaggi che sì avevano un ruolo importante nei primi libri, ma che qui diventano i veri protagonisti.
Lord, davanti al suo nome quel titolo gli sembrava ormai una presa in giro. Una menzogna che Dorian si era ostinato a perpetrare nonostante le proteste di Chaol.
Lord Chaol Westfall, Mano del re.
Come lo detestava. Più del rumore delle ruote. Più di quel corpo che dalla vita in giù non riusciva a sentire e la cui immobilità lo lasciava ancora di stucco, nonostante le tante settimane ormai passate.
Lui era Lord di Niente. Lord dei Giuramenti Infranti. Lord dei Bugiardi.
Quello che come sempre mi colpisce nei libri della Maas è la sua capacità di creare un mondo complesso, forse troppo a volte, con personaggi stratificati, realistici, che sembra debbano balzare fuori dalle pagine da un momento all’altro.
E sinceramente, anche se la storia è un po’ “telefonata”, cattura il lettore e lo trascina con sé in un mondo duro, difficile dove gli intrighi, i giochi politici, i tradimenti sono all’ordine del giorno, dove tante volte ci si limita a sopravvivere tenendo un profilo basso.
Uno dei miei personaggi preferiti è Yrene, la guaritrice. La sua storia personale è straziante. E anche se è passata oltre, anche se si è fatta una posizione, anche se ha avuto l’opportunità di studiare e di diventare ciò che era suo destino diventare, si percepisce la sua sofferenza. Il passato è un peso ma lei non si lascia fermare dal dolore che diventa la sua spinta al cambiamento.
Mi piacciono sempre molto i personaggi femminili forti, capaci di autodeterminarsi senza aspettare necessariamente che ci sia il principe azzurro a salvarle. E questa è una caratteristica che ho notato non solo leggendo La torre dell’alba ma anche negli altri libri della Maas e, considerando il pubblico a cui sono rivolti, quindi persone molto giovani e influenzabili, trovo che sia un messaggio positivo: ragazze, avete tutte le possibilità del mondo. Non dovete necessariamente aspettare che sia un uomo a tirarvi fuori di impaccio, a decidere per voi, a guidarvi. Siete voi le artefici del vostro destino, siete voi che avete potere sulle vostre vite e nessun altro.
Lo stile della Maas è facilmente riconoscibile. Come vi dicevo in apertura, non ha sicuramente il dono della sintesi, eppure i suoi libri sono tutti pura magia.
Avete letto La torre dell’alba? Vi aspetto per commentarlo insieme!
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