La vedova riluttante
Regency - Giallo
Astoria
2021
Digitale - Cartaceo
288
Fornito dalla Casa Editrice
Anna Luisa Zazo - Cecilia Maria Vallardi
Convinta di prendere servizio come governante, la giovane Elinor Rochdale deve fronteggiare un'incredibile vicenda: al termine di un lungo viaggio che dovrebbe condurla nella dimora della temibile signora Macclesfield, si trova invece in una casa signorile ma decadente, al cospetto di un elegante gentiluomo, lord Carlyon, che le chiede di sposare il cugino Eustace. Elinor capisce presto di essere arrivata nella casa sbagliata e teme di essere in presenza di un pazzo. Ma così non è. Grazie all'irresistibile fascino e alla lucida logica di lord Carlyon e alla sventatezza del suo giovane fratello Nicholas, Elinor si sorprende a diventare sposa e vedova nel breve corso di una notte e a trovarsi al centro di una singolarissima vicenda di documenti segreti, agenti inglesi al servizio di Napoleone, spie e assassini. Una rocambolesca trama gialla e gli immancabili colpi di fulmine ci regalano una Heyer al suo meglio.
Oggi partecipiamo al review party di La vedova riluttante, un libro di Georgette Heyer pubblicato in Italia da Astoria, che ringrazio di cuore per la copia cartacea. Prima di cominciare, vi lascio il banner dell’evento in modo che possiate recuperare le recensioni delle altre bravissime blogger che vi hanno preso parte e farvi così un’idea più completa del libro.
Georgette Heyer è la regina del regency. Quando si apre un suo libro si viene catapultati in un mondo lontano, fatto di balli, inviti per il tè, calessi e passeggiate con chaperon al seguito. La vedova riluttante non fa eccezione.
Elinor ha avuto una vita sfortunata: nata in una famiglia agiata, si ritrova a dover lavorare come governante perché il padre ha perso tutte le sue sostanze giocando d’azzardo. Il suo suicidio, poi, non ha contribuito a elevare la posizione sociale della ragazza rimasta sola al mondo.
Però lei non è tipo da abbattersi e fa di necessità virtù. Per questo, si reca nel Sussex per prendere servizio come governante presso la famiglia Macclesfield. All’arrivo in stazione, trova ad attenderla una carrozza che però non la conduce dalla donna che la aspetta per darle un lavoro.
La vita di Elinor è destinata a essere stravolta in questo libro che non è solo un regency in senso stretto ma che, allo stesso tempo, è anche un giallo e una sorta di commedia degli equivoci.
Mi sono divertita un sacco leggendo La vedova riluttante anche se ci sono state alcune cose che mi hanno spiazzata e di cui non ho ben afferrato il senso.
Sicuramente mi sono persa dei dettagli perché ho dovuto per forza di cose dilatare la lettura su più giorni (arriveranno le ferie, vero?), quindi di certo lo rileggerò, ma nella casella spoiler vi lascio le domande che per me restano senza risposta.
APRITELA SOLO SE AVETE GIÀ LETTO IL LIBRO PERCHÉ CI SONO SPOILER ANCHE SUL FINALE!
I personaggi di Georgette Heyer sono schematizzati ma ben resi e sono coerenti con il periodo storico in cui sono calati. Non sono tantissimi, ma ognuno incarna delle qualità ben specifiche. Elinor è senza dubbio la protagonista, mentre i fratelli Carlyon si contendono il ruolo di co-protagonista. Ognuno a suo modo, vi assicuro che vi conquisteranno.
Il compassato Ned mi ha ricordato un po’ Sherlock Holmes, con la sua arguzia, che a volte arriva a sembrare cattiveria, e la sua intelligenza sopraffina.
Più istintivo invece è il fratello John, che non fa mistero dei suoi sentimenti e delle sensazioni che prova.
A portare leggerezza in tutta la misteriosa (e sanguinosa) vicenda, è Nicky, il fratello minore di Ned. Il giovane scapestrato è anche quello che metterà in moto la vicenda che cambierà per sempre la vita di Elinor.
Elinor, nonostante le comprensibilissime paure e gli ovvi timori, non si tira indietro e, seppur con una buona dose di riluttanza, si lascia trascinare in un’avventura che potrebbe anche avere conseguenze disastrose.
Ci sono altri personaggi ovviamente, come la signorina Beccles, amica fidata di Elinor, i coniugi Barrow, vari esponenti della famiglia Cheviot (e sono quasi tutti elementi tremendi, ben peggiori di Eustace). Ognuno di questi contribuisce in modo determinante a rendere La vedova riluttante un romanzo perfetto per il gran caldone di questi giorni nello specifico.
In generale, questa storia mi ha proprio appassionata, per questo non ho apprezzato al 100% il finale, a parer mio un po’ troppo frettoloso.
Ho riso e mi sono emozionata. Ho cercato di individuare tutti i meccanismi messi in moto dalla morte di Eustace e in parte ci sono riuscita. Se cercate un libro leggero che vi trasporti indietro nel tempo e che vi diverta, allora dovete leggere La vedova riluttante.
Georgette Heyer è sempre una garanzia! Grazie Astoria per averla riportata in libreria!
Avete letto La vedova riluttante? Vi aspetto per commentarlo!
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