Il club delle lettrici compulsive

Le figlie del guardiano del faro – Jean E. Pendziwol – Review Party

Le figlie del guardiano del faro Book Cover Le figlie del guardiano del faro
Jean E. Pendizwol
Narrativa
Garzanti
2019
Digitale - Cartaceo
304

Sei mia sorella. Niente può separarci. Ma ogni isola nasconde un inganno.

In lontananza risuonano gli strilli dei gabbiani e lo sciabordio delle onde. Elizabeth ha sempre vissuto vicino al mare e quell’immensa distesa, per lei, è piena di ricordi. Ora che è anziana, però, le immagini sono sempre più lontane, confuse e indefinite. Come il tempo che trascorre in casa di riposo. Per fortuna c’è la giovane Morgan che, a volte, passa le giornate con lei. Anche se sono solo due estranee, quando stanno insieme Elizabeth riscopre un sorriso che credeva perduto. Fino al giorno in cui Morgan vede i disegni che Elizabeth custodisce con cura sin da quando era bambina. Sono delle libellule dalle grandi ali colorate che volano leggere. La ragazza sa chi le ha disegnate, sa di chi è quello stile inconfondibile. Appartiene all’uomo che l’ha cresciuta. Lo stesso che anche Elizabeth ha incontrato anni prima. E infatti le basta sentire il suo nome perché i ricordi riprendano a sgorgare inarrestabili. Le sembra di essere di nuovo nel faro di cui il padre era il guardiano. Con lei, come sempre, c’è la sorella gemella Emily. La fragile e timida Emily. Il passato riaffiora vivido in ogni particolare e, con lui, tutti i misteri rimasti irrisolti, tutte le domande che non hanno mai avuto risposta. Forse Morgan potrebbe averle. Forse i loro destini sono legati, come mai avrebbero immaginato. Ma a volte è meglio che i segreti rimangano sepolti nel passato. Perché hanno ancora molto da dire. Hanno una lunga eco che sembra non finire mai. Come il volo di una libellula.
Le figlie del guardiano del faro è un caso editoriale straordinario. Venduto in tutto il mondo, ha scalato le classifiche. Un romanzo unico che unisce un’ambientazione affascinante alla forza del mistero del passato. Una storia in cui due protagoniste riscoprono sé stesse percorrendo a ritroso la loro vita. Perché non si può andare avanti senza conoscere i segreti che nasconde la strada che si è fatto fino ad allora.

Quando la mia amica Raffaella del blog The Reading’s Love mi ha proposto di partecipare al review party de Le figlie del guardiano del faro, ho subito accettato senza riserve perché ho imparato che lei ha davvero occhio per i libri e mi ha sempre proposto letture bellissime che, senza la sua imbeccata, non avrei magari preso in considerazione. E anche questa lettura si è rivelata all’altezza delle aspettative.

Quindi, cominciamo!

Siamo in Canada. La storia si dipana attraverso i diari del guardiano del faro di Porphyry Island, ritrovati su una barca che si è arenata dopo una burrasca e riportati all’unica parente in vita. Elizabeth è ormai un’anziana signora che vive alla Boreal Retirement Home, una casa di riposo con stanze disponibili anche per chi non ha esigenze mediche ma ha comunque bisogno di aiuto per le cose di tutti i giorni. Elizabeth è cieca e, quando si ritrova con i diari del padre tra le mani, non sa bene come muoversi.

In suo soccorso, suo malgrado, arriva Morgan. Morgan è una ragazzina rimasta sola al mondo. È stata affidata a una famiglia che accoglie ragazzi e bambini in difficoltà, ma la spessa corazza che ha eretto intorno a sé, impedisce all’affetto dei genitori affidatari far breccia. È disincantata. Troppo, per essere così giovane. Dopo essere stata beccata a graffitare la staccionata della casa di risposo, viene condannata ai lavori socialmente utili: dovrà ripulire ciò che ha sporcato. Passando davanti alla camera di Elizabeth, nota dei disegni incorniciati sulla sua cassettiera e ne resta colpita perché anche lei ne ha alcuni simili… Perché quell’anziana signora sembra essere un collegamento con la sua famiglia d’origine?

Le figlie del guardiano del faro è una saga familiare. Scritto per gran parte in prima persona, cambia spesso il punto di vista. I capitoli, infatti, si alternano tra Elizabeth e Morgan, le protagoniste del romanzo. Sono due donne diversissime per età, esperienze, amore nei confronti della vita. Eppure si ritrovano improvvisamente a essere legate da qualcosa che sembra andare oltre ai disegni.

L’autrice incatena il lettore alle pagine del libro con i continui salti temporali che ripercorrono la storia di Elizabeth, Emily, la sua gemella con grossi problemi di comunicazione, e della loro famiglia.

Elizabeth deve trovare un modo per far pace con il suo passato e cerca le risposte alle domande che non ha mai avuto il coraggio di porre. Morgan deve capire chi è per riuscire a dare un senso alla sua vita e a imboccare la strada giusta.

La determinazione è la caratteristica che accomuna queste due protagoniste così diverse che si soccorrono a vicenda senza nemmeno saperlo perché ognuna ha le risposte alle domande dell’altra.

Le figlie del guardiano del faro non è solo narrativa: è una storia piena di mistero, di colpi di scena, di cose non dette, di segreti da scoprire oppure da lasciare dove sono, in quel passato lontano che ha segnato tante vite in tanti modi diversi.

Ho amato alla follia il rapporto che si crea tra Elizabeth e Morgan. È come se entrambe fossero in cerca di qualcuno di cui fidarsi completamente e ciecamente (ok, Elizabeth è cieca per davvero. Potete tornare seri per un attimo? Sally, ti vedo ridere!), quasi a essere un rimedio per le cose mai dette o dette male, per le posizioni mai prese, per i rimpianti che non hanno età. È un libro toccante sotto tanti aspetti diversi. Le scelte che uno compie nel corso della vita, inevitabilmente segneranno il futuro sia di chi le compie che di chi gli sta accanto. Come si convive con certe decisioni?

Elizabeth e Morgan sono talmente realistiche che sembrano quasi staccarsi dalle pagine e sono riuscita a immaginare le loro voci come se fossero qui, con me, a farmi compagnia nella giornata di pioggia che ho dedicato loro.

Come sempre, quando chiudo un libro appassionante come questo, pieno anche di luoghi meravigliosi da visitare, ho iniziato a organizzare il mio prossimo viaggio… Porphyry Island esiste davvero. E anche il suo faro esiste.

Il faro di Porphyry Island nel 1950 ©Library and Archives Canada 

Se siete curiosi di scoprire di più sulla storia del faro, oltre a ciò che la Pendziwol racconta in chiusura del suo libro, potete cliccare qui.

Avete letto Le figlie del guardiano del faro? Vi aspetto per commentarlo insieme!

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NdA: Il libro mi è stato fornito dalla casa editrice perché potessi recensirlo. Questo non ha influito in alcun modo sulla mia valutazione del romanzo.

 

Pubblicato da Sara Emme

Sono Sara e sono una lettrice compulsiva. Ho vissuto in Cina dal 2009 al 2017. Oltre ai libri, amo i viaggi, la fotografia, i gatti e la buona cucina. Appassionata di Harry Potter e del magico mondo creato dalla Rowling, passo la vita trascinando il mio povero marito (sant'uomo!) per i parchi a tema sparsi per il mondo.

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